CARLO di Tocco (K., , Ka., , Kar., , Karolus)
Giuliana D'Amelio
Glossatore civilista e longobardista, vissuto tra la seconda metà del XII e il principio del sec. XIII. L'appellativo di Tocco, paese del [...] gl. voluerit, Lomb.II, 18, 3, sugli status personali, la gl. de aliorum, Lomb.II, 34, 8, sulla giurisdizione feudale).
Anche la fortuna dell'opera longobardistica di C. seguì la posizione del diritto longobardo nel particolarismo giuridico del Regno ...
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CAROLINA (Maria Annunziata) Bonaparte Murat, regina di Napoli
Fiorella Bartoccini
Nacque ad Aiaccio il 25 marzo 1782, da Carlo e da Letizia Ramolino, settima degli otto figli viventi. Aveva appena undici [...] linee di sviluppo e di trasformazione del paese. Tipico era stato il suo atteggiamento contrario alla opera eversiva della feudalità, da lei attaccata in difesa della ricchezza, della presenza e dell'appoggio della nobiltà, vista, come già a Parigi ...
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BALSAMO, Paolo
Francesco Brancato
Nato a Termini Imerese il 4 marzo 1764, fu dai genitori avviato agli studi letterari e alla vita ecclesiastica, che cominciò entrando nel seminario arcivescovile di [...] , il Sergio e il De Cosmi, sulle gravi conseguenze causate alla vita sociale ed economica del paese dai tradizionali vincoli feudali ancora vigenti nei rapporti di produzione. Il B. avvertì l'importanza del credito, reso in Sicilia difficile ed esoso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Michelangelo Schipa
Luigi Mascilli Migliorini
Michelangelo Schipa può considerarsi il rappresentante più significativo di una scuola storica che nel Mezzogiorno ereditò la passione civile della generazione [...] napoletane»: Rovine di guerra in Napoli. Se, perciò, gli studi del periodo precedente il conflitto –I primordi della feudalità calabrese (1922), Il regno normanno (1933), Il tramonto del baronaggio siciliano (1943) – si segnalano per la forza ...
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MALASPINA, Spinetta (Spinetta il Grande di Fosdinovo)
Franca Ragone
Membro di spicco della stirpe feudale della Val di Magra, le cui origini si fanno risalire alla frammentazione del ceppo obertengo [...] E. Gerini, Memorie storiche dell'antica e moderna Lunigiana, Massa 1829, II, pp. 100-107; E. Branchi, Storia della Lunigiana feudale, III, Pistoia 1898, pp. 447-464; U. Dorini, Un grande feudatario del Trecento: S. M., Firenze 1940 (con l'indicazione ...
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CASTANIA, Blasco Lanza barone di
Roberto Zapperi
Nacque a Catania nel 1466.
Secondo una tradizione inaugurata dallo stesso C. e rivendicata poi tenacemente dai suoi discendenti che la fecero accreditare [...] di Sicilia, a cura di V. La Mantia, Palermo 1900, pp. XLIV, CLIV; G. Sorge, Mussomeli dall'origine all'aboliz. della feudalità, II, Catania 1912, pp. q-iz; M. Catalano Tirrito, L'istruz. pubblica in Sicilia nel Rinascimento, in Arch. stor. per la ...
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GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] pontificio, del cardinale Giovanni Vitelleschi, nonché a cercare una soluzione presso gli esponenti più importanti della feudalità baronale, gli unici concreti interlocutori capaci di determinare la risoluzione del conflitto dinastico in atto. In ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] un dibattito nel quale il suo insegnamento sarà fondamentale, sollecitando nella seconda edizione delle Lezioni l’abolizione della feudalità. Non ‘legge agraria’, tuttavia, ma creazione di un libero mercato, in grado di diffondere fra i contadini la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] von der Antike bis ins 19. Jahrhundert, 1974). In quanto scelto dai sette elettori che ‘rappresentano’ la feudalità tedesca, il sacro romano imperatore (erede degli imperatori romani in base alla teoria della translatio imperii nella sua versione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] si affermano la «potenza e il valore infinito dell’uomo», la libertà e l’autonomia della ragione, si abbattono la feudalità, i privilegi di nascita e le corporazioni.
Il Rinascimento è dunque il momento più alto della storia intellettuale italiana ...
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feudalita
feudalità s. f. [der. di feudale]. – 1. Natura feudale, l’essere feudale: la f. d’un possesso. 2. a. Feudalesimo: le caratteristiche della f. in Sardegna. b. La classe dei feudatarî nel suo complesso.
feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...