RUSSO, Vincenzo
(Vincenzio).
Anna Maria Rao
– Nacque a Palma (provincia di Terra di Lavoro), nel Regno di Napoli, il 16 giugno 1770, da don Nicola e da Mariangiola Visciano, secondogenito di otto figli [...] . I giornali giacobini, a cura di M. Battaglini, Roma 1988, ad ind.; G. Galasso, La Memoria di V. R. sull’abolizione della feudalità nel 1799, in Id., La filosofia in soccorso de’ governi, 1989, pp. 623-631; A. Iannaco, La Memoria del cittadino V. R ...
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Filangieri, Gaetano
Pensatore politico (Napoli 1752-Vico Equense 1788). Fu avviato alla carriera militare, che però abbandonò per dedicarsi agli studi. Nel 1780 cominciò a pubblicare la Scienza della [...] (8 voll., 1780, 1783, 1785, 1791), opera in cui propugna riforme in materia di procedura penale, combatte la feudalità, auspica un sistema di educazione pubblica d’ispirazione platonico-rousseauiana, pone l’esigenza di una codificazione delle leggi ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] come indagini su oggetti in gran parte diversi fra loro, qualunque sia stata la genesi empirica della trasposizione del termine 'feudale' dall'uno all'altro ambito. Qui occorre perciò la trattazione articolata non già di un tema unico, bensì di temi ...
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. Nome dato anticamente a colui che caricava e scaricava bombarde (v.). Quando non si usarono più tali bocche da fuoco il nome rimase, per qualche tempo ancora, ai soldati che maneggiavano artiglierie [...] in genere; poi si cambiò in quelli di cannoniere e artigliere.
Nell'epoca della feudalità, dei comuni, e poi delle repubbliche e dei principi sovrani, sempre nel Medioevo, le macchine da guerra, i mangani, le grandi baliste e gli onagri ecc., erano ...
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PIGNATELLI, Vincenzo
Renata De Lorenzo
PIGNATELLI, Vincenzo. – Nacque a Napoli l’8 febbraio 1777. Patrizio del ramo dei Pignatelli di Monteleone, era figlio di Salvatore, principe di Strongoli, e di [...] Mastrilli, figlia del duca di Marigliano e di Giovanna Caracciolo Capriglia.
Il padre, esponente della più dinamica feudalità calabrese, aveva lasciato la carriera militare per dedicarsi agli studi e all’amministrazione del patrimonio, nell’ottica ...
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Venuto meno nel 911 il ramo dei Carolingi tedeschi con Lodovico il fanciullo, fu eletto re Corrado, duca di Franconia, figlio del conte di Franconia, Corrado di Lahugan, e di Glismut, figlia di Arnolfo [...] imperatore. L'elezione di Corrado, dovuta alla grande feudalità, ebbe subito anche l'approvazione del clero: il 10 novembre egli fu unto e incoronato re. Ma il suo governo, che sembrava unire in accordo l'elemento nobiliare e l'ecclesiastico, fu ...
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SATSUMA, Rivoluzione di
MarcelIo Muccioli
Fu l'ultimo, disperato sforzo del conservativismo aristocratico giapponese per opporsi alla marea del progresso di occidentalizzazione del paese, dopo la restaurazione [...] di Satsuma (parte dell'odierna prefettura di Kagoshima), dove essa ebbe il suo focolare. L'abolizione della feudalità, l'uguaglianza sociale nei diritti civili e politici, con la conseguente scomparsa delle caste, il servizio militare obbligatorio ...
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ADENOLFO da Cuma (Cumanus)
Mario Del Treppo
Napoletano di nascita, nel 1329, nominato professore di diritto civile all'università di Napoli (ma è dubbio che egli vi abbia effettivamente insegnato), fu [...] della Provenza per Roberto d'Angiò, che, proprio in quell'anno, nel corso della sua lunga lotta con la feudalità piemontese, gli affidava l'incarico (insieme con Giovanni Acquabianca e Giovanni Cabassole) di trattare dinanzi a Giovanni XXII la ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] inediti dei duchi e marchesi di Tuscia, cit., cfr. i commenti relativi ai documenti citati; N. Grimaldi, La contessa Matilde e la sua stirpe feudale, Firenze 1928, pp. 92 s., 100 s., 108 s., 110, 113 s., 115 s., 123 ss., 127, 129, 132 ss., 140, 145 s ...
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Abate di Cluny (n. circa 962 - m. Souvigny 1049). Di nobile famiglia, fu prima canonico: fattosi poi monaco a Cluny (991) vi fu abate dal 994. Dotato di grandi capacità organizzative e di infaticabile [...] la riforma cluniacense, scontrandosi con l'episcopato, ostile all'esenzione papale di cui godeva Cluny, e con la feudalità laica, desiderosa d'appropriarsi dei grandi beni che costituivano la base della ricchezza e della potenza cluniacense. O ...
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feudalita
feudalità s. f. [der. di feudale]. – 1. Natura feudale, l’essere feudale: la f. d’un possesso. 2. a. Feudalesimo: le caratteristiche della f. in Sardegna. b. La classe dei feudatarî nel suo complesso.
feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...