CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] del fratello di Giacomo II, Federico, luogotenente del re d'Aragona nell'isola, doveva ottenere l'assenso del papa quale signore feudale della Sicilia.
Durante il viaggio di ritorno dalla Francia Carlo II si fermò a Perugia dal 21 al 29 marzo 1294 ...
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INNOCENZO X, papa
Olivier Poncet
Giovanni Battista Pamphili nacque a Roma il 7 maggio 1574 da Camillo e da Flaminia Del Bufalo.
Nei secoli XIV e XV la famiglia Pamphili, originaria di Gubbio, divideva [...] . Incorporando per devoluzione anche i feudi dei due rami dei Malatesta, I. X liquidò l'ultimo grande residuo di autonomia feudale nello Stato pontificio.
Alla morte del papa il disavanzo dello Stato ammontava alla gigantesca cifra di 48.000.000 di ...
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FORMOSO, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di Leone, nacque intorno all'816 probabilmente a Roma, dove venne educato. Nell'864 il pontefice Niccolò I lo nominò vescovo di Porto in luogo di Rodoaldo, [...] Haller, Das Papsttum. Idee und Wirklichkeit, II, Basel 1951, pp. 107, 140, 143, 145, 157, 179, 190-194, 545 s.; C.G. Mor, L'età feudale, I, Milano 1953, pp. 28-46, 48 s., 65 s., 92, 94-97; J. Duhr, Humble vestige d'un grand espoir déçu. Episode de la ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] Beccadelli, vicario del vescovo Marcello Cervini. Tra il 1543 e il '44 il D. ottenne la cura della riscossione del sussidio feudale e dei censi di Roma, nonché l'ufficio più impegnativo di tesoriere pontificio. Il 2 apr. 1544 gli venne affidata la ...
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MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] società dopo il Mille, nel passaggio dall'alto al pieno Medioevo. Un clima di fermenti cominciò a incrinare il mondo feudale, pur giunto a quell'epoca (XI e XII secolo) alla sua massima affermazione: rinascita vigorosa delle città, deciso enuclearsi ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] dell'Europa occidentale e rivendicava l'autorità esclusiva di conferire legittimità ai sovrani secolari. L'eredità della sovranità feudale esercitata sugli Stati dell'Italia centrale ha conferito al papato le prerogative di un potere statale, e ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] servizio dello Sforza), Giovan Battista, Marino e Francesco Savelli, che erano stati privati dal Vitelleschi dei loro possedimenti feudali per aver aiutato Antonio da Pontedera; i Colonna ebbero il permesso di riedificare Palestrina rasa al suolo dal ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] di accettare la cura d’anime del Sud della penisola. Quando, nel corso del Seicento, il controllo vicereale sulla violenza feudale si fece più blando, poteva capitare che il vicario della diocesi di Nusco venisse accoppato e che il titolare chiedesse ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] sancita nei nuovi statuti di Roma, elaborati dal giurista Luca Peto e approvati dal pontefice nel 1580.
La revisione dei titoli feudali, decisa da G. XIII il 1° giugno 1580, non andava nel senso del rafforzamento del potere centrale a spese del ...
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BONIZONE
Giovanni Miccoli
Nulla di effettivamente certo si sa delle origini di B.: sconosciuta la famiglia, sconosciuto il luogo e l'anno di nascita.
Dal suo parlare, soprattutto nel Liber ad amicum, [...] parte arbitrario ma così consueto nella storiografia moderna, che vede nella riforma una lotta contro la Chiesa "feudale", trova in queste pagine di B., meccanicamente tradotte in una raffigurazione di tendenze economico-sociali tra loro contrapposte ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
feudalita
feudalità s. f. [der. di feudale]. – 1. Natura feudale, l’essere feudale: la f. d’un possesso. 2. a. Feudalesimo: le caratteristiche della f. in Sardegna. b. La classe dei feudatarî nel suo complesso.