FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] feudi, proposta dal F. nel secondo libro, era un grave errore politico, poiché avrebbe portato alla distruzione del sistema feudale e alla totale rovina del baronaggio e ciò si sarebbe ripercosso sulla stessa istituzione monarchica. Il F. si rifiutò ...
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ADELAIDE del Vasto
Ernesto Pontieri
Figlia di Manfredo del Vasto, fratello e vassallo di Bonifacio, "il marchese d'Italia" per antonomasia, il quale possedeva il nucleo maggiore dei suoi domini feudali [...] dominio in Calabria e in Sicilia, regioni per civiltà così diverse fra loro, allentando non solo il legame di dipendenza feudale di questa sua contea dal ducato di Puglia, ma portandola anche ad una posizione di vera preminenza rispetto agli altri ...
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CARAFA, Diomede
Carla Russo
Nacque nel 1520 da Giovanni Tommaso conte di Cerreto e da Dianora Caracciolo dei signori di Pietralcina. Rimasto orfano del padre, che era stato ucciso in duello, egli ebbe [...] tutore il nonno Diomede, alla cui morte, nell'anno 1536, gli successe nei possedimenti dei conti di Maddaloni. Il complesso feudale, le cui entrate erano state valutate intorno ai 4.000 ducati al tempo della morte di Giovanni Tommaso, era costituito ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] e G. de Mably; ma più urgente gli parve stabilire, mentre dilagava la polemica sui falsi di Vella e il "modello feudale" attribuito a Ruggero, il fondamento storico della monarchia meridionale che aveva avuto a Palermo la prima sede. Agli alunni del ...
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Nome di più duchi. Il primo, della stirpe dei conti di Rezia, appare già al principio del sec. 10º con il titolo di margravio e talvolta anche di duca. Ucciso nel 911, i suoi figli furono esiliati. Il [...] ritornò e lottò con discreto successo contro Corrado I, raggiungendo un grado di quasi indipendenza, poi dovette però prestare omaggio feudale ad Enrico I. Nel 926 scese, per la val di Susa, in Italia, chiamato dal genero Rodolfo di Borgogna; giunse ...
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Pensatore e pubblicista (Mosca 1806 - Pietroburgo 1856). Di tendenza liberale in gioventù, divenne poi uno degli esponenti dello "slavofilismo". Il saggio O charaktere prosveščenija Evropy i o ego otnošenii [...] la civiltà russa", 1852), in cui al razionalismo è contrapposta la fede, si risolve in un'apologia della Russia feudale e ortodossa. Ricordiamo ancora O neobchodimosti i vozmožnosti novych načal dlja filosofii ("Della necessità e della possibilità di ...
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LECA, Raffaele da
Riccardo Musso
Nacque intorno al 1415, primogenito di Rinuccio di Nicolò e di una dama della casata Della Rocca di cui si ignora il nome; ebbe numerosi fratelli, tra legittimi e illegittimi.
Il [...] 1416 e il 1440, il più organizzato e solido Stato feudale isolano incentrato sui castelli di Sia, Leca e Cinarca e costretto a sottomettersi al governatore papale. Solo fra tutti i signori feudali a non riconoscere il dominio della S. Sede fu il L ...
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Figlio (n. 1144 circa - m. San Giovanni d'Acri 1205) di Ugo VIII di Lusignano conestabile del regno di Gerusalemme (1179), procurò al fratello Guido la mano di Sibilla, sorella ed erede di Baldovino IV [...] ) gli successe nella signoria di Cipro che più tardi (1195) divenne regno e che organizzò successivamente in uno stato feudale simile a quello di Gerusalemme, nel 1198 fu incoronato re di Gerusalemme avendo sposato Isabella sorella di Sibilla; lottò ...
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BARRIS (Barre), Guglielmo de
Ingeborg Walter
Milite, consigliere e familiare di Carlo I d'Angiò, fu nominato nell'ag. 1272 "capitaneus generalis in partibus Achaye" con l'incarico di sostituire il maresciallo [...] Beaumont, il quale nel febbraio dello stesso anno aveva condotto le prime truppe angioine in Grecia per tutelare la sovranità feudale sul principato di Acaia, ottenuta da Carlo I nel trattato di Viterbo (1267) dall'imperatore latino Baldovino II, e ...
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Criminalista (Alessandria 1525 - Cartagena 1575); studiò diritto a Pavia e a Bologna, dove ascoltò A. Alciato, N. Belloni e I. Alba. Podestà a Cremona dal 1559 al 1561, da Filippo II fu nominato membro [...] d'Italia in Madrid. La sua opera maggiore, Sententiae receptae (1555-59), tratta nei primi quattro libri il diritto civile e il feudale, e nel quinto, cui il C. deve soprattutto la sua fama, la materia criminale. L'opera ebbe molte edizioni fino al ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
feudalita
feudalità s. f. [der. di feudale]. – 1. Natura feudale, l’essere feudale: la f. d’un possesso. 2. a. Feudalesimo: le caratteristiche della f. in Sardegna. b. La classe dei feudatarî nel suo complesso.