Jordan, Neil
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e scrittore irlandese, nato a Sligo il 25 febbraio 1950. Caratterizza il suo cinema lo slittamento progressivo da una situazione realistica a dimensioni [...] a un afflato antieroico e insieme idealistico risolto in un furente impatto visivo. Con The butcher boy (1997), premiato nel 1998 al FestivaldiBerlino con l'Orso d'argento per la migliore regia, J. ha ripreso alcune sue ossessioni e con un tono più ...
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Preminger, Otto (propr. Otto Ludwig)
Marco Pistoia
Regista e produttore cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 5 dicembre 1906 e morto a New York il 23 aprile 1986. Tra [...] Anatomy of a murder (1959; Anatomia di un omicidio); nel 1955 vinse l'Orso di bronzo al FestivaldiBerlino e il Grand prix al Festivaldi Locarno con Carmen Jones (1954).
Figlio di un importante avvocato di religione ebraica, rivelò ben presto un ...
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Wajda, Andrzej
Serafino Murri
Regista cinematografico polacco, nato a Suwałki il 6 marzo 1927. Ha rappresentato una delle voci più significative del cinema dell'Est europeo nel periodo del 'disgelo' [...] ). Per il conributo dato al cinema ha ricevuto nel 1996 l'Orso d'argento al FestivaldiBerlino e nel 2000 l'Oscar onorario.
Figlio di un militare di carriera, durante la guerra si arruolò nelle formazioni partigiane non comuniste. Dopo la guerra si ...
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Simon, Michel (propr. François Michel)
Daniela Angelucci
Attore cinematografico svizzero, nato a Ginevra il 9 aprile 1895 e morto a Bry-sur-Marne il 30 maggio 1975. Tra i più popolari interpreti del [...] 1967 vinse l'Orso d'argento come miglior attore al FestivaldiBerlino per la sua interpretazione nel film Le vieil homme et l'enfant (Il vecchio e il bambino) di Claude Berri.
Di famiglia modesta, nel 1911, giovanissimo, si trasferì a Parigi, dove ...
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Demy, Jacques
Vittorio Giacci
Regista cinematografico francese, nato a Pontchâteau (Loire-Atlantique) il 5 giugno 1931 e morto a Parigi il 27 ottobre 1990. In un periodo in cui il cinema sembrava andare [...] o una strada sbagliata possono indirizzare l'esistenza verso un differente futuro. D. ottenne nel 1956 un premio al FestivaldiBerlino con il cortometraggio Le sabotier du Val de Loire, con il quale aveva esordito come regista, mentre nel 1964 ...
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Fábri, Zoltán
Silvana Silvestri
Regista e scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 15 ottobre 1917 e morto ivi il 24 agosto 1994.
Considerato il più autorevole rappresentante della cinematografia [...] da Peter Bacsó e a lungo censurato. Continuò a lavorare negli anni Ottanta e il suo Requiem venne premiato al FestivaldiBerlino nel 1981 per il soggetto e la sceneggiatura.
Bibliografia
N. Hibbin, Eastern Europe, London 1969, pp. 63-65; A. White ...
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Piccoli, Michel (propr. Jacques Daniel Michel)
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Parigi il 27 dicembre 1925. Interprete singolare dalla lunga e ricca carriera (ha recitato [...] e nel 1982 ha vinto l'Orso d'argento al FestivaldiBerlino per Une étrange affaire (1981; Gioco in villa) di Pierre Granier-Deferre.
Appartenente a una colta famiglia borghese di origine italiana (i genitori erano entrambi musicisti), P., non appena ...
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Tavernier, Bertrand
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese, nato a Lione il 25 aprile 1941. Critico interessato alla rivalutazione del cinema di genere statunitense, [...] familiari e creano torbide atmosfere in cui si rintracciano debiti espressivi nei confronti del noir statunitense degli anni Quaranta. Al FestivaldiBerlino ha vinto il Premio speciale della giuria per L'horloger de Saint-Paul (1974; L'orologiaio ...
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Szabó, István
Daniela Angelucci
Regista cinematografico ungherese, nato a Budapest il 18 febbraio 1938. Tra gli autori più conosciuti e premiati del suo Paese, rappresentante del nuovo cinema che si [...] nel 1982 a Mephisto (1981), ha vinto nel 1967 il Gran premio al Festivaldi Mosca con Apa (1966; Il padre) e ha ricevuto per due volte l'Orso d'argento al FestivaldiBerlino, con Bizalom (1979, Fiducia) e con Édes Emma, drága Böbe (1992; Dolce Emma ...
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Boorman, John
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 18 gennaio 1933. B. si ricollega alla tradizione, che affonda le radici negli anni del muto, del talento visionario europeo [...] nelle forme espressive del cinema statunitense. Affermatosi con Point blank (1967; Senza un attimo di tregua, Orso d'argento al FestivaldiBerlino), è autore di un cinema pervaso da un profondo simbolismo: i suoi film sono spesso viaggi iniziatici ...
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morettizzare
v. tr. Adeguare alle caratteristiche e allo stile di Nanni Moretti. ◆ «Ragazzi, guardate che sono cose che succedono nella vita». Nanni Moretti vuol tagliar corto sulla scena del sesso in «Caos Calmo», dall’8 febbraio in 300 copie...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...