Scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico italiano (Melfi 1927 - Roma 1986). Dopo aver collaborato, in qualità di sceneggiatore, con registi come M. Bolognini, D. Risi, L. Visconti (Rocco e i [...] , Il ladrone (1980) e La ragazza di Trieste (1982), in cui alla padronanza del mestiere si unisce una inconsueta curiosità intellettuale. Al lavoro letterario si è dedicato con minore alacrità, e soprattutto nell'ultimo periodo, conseguendo tuttavia ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] ), che s'incontrano e si scontrano mentre la festa continua, e nel farlo confondono se stessi e il più appassionata nel valorizzare il regno tradizionalmente ''femminile'' dellavoro fatto a mano: sostituì la pittura con monumentali assemblaggi ...
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SVIZZERA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Giovanni Busino
Giulia Baratta
Walter Schönenberger
Piero Spagnesi
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 73; App. I, p. 1041; II, [...] periodo non si sono verificate spinte derivanti dal costo dellavoro tali da compromettere la stabilità dei prezzi o valanga (1965), La festadel ringraziamento (1972) stanno sul versante regionalistico, mentre Il giuoco del Monopoly (1980) lo porta ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] e moderno, alla continuità e omogeneità dellavoro di palcoscenico e al rigore interpretativo necessario 1978. Per le componenti italiane più manieristiche e neobarocche della Regia-Festa-Gioco del Mondo, cfr. F. Quadri, Il rito perduto. Saggio su L ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] avvertiva qualcosa di diverso: per es., in quella grande festa visiva e sonora che è la merenda sull'erba di storia di un giovane che si appresta a entrare nel difficile mondo dellavoro e alla tenera amicizia con una sua coetanea. Un motivo, quello ...
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Cinema
Gianni Rondolino
sommario: 1. Le nuove scuole nazionali degli anni sessanta. 2. La fine di Hollywood e la rinascita del cinema americano. 3. Il cinema europeo dell'ultimo trentennio. 4. Il cinema [...] bionda, 1965), Jan Němec (O slavnosti a hostech, La festa e gli invitati, 1966), Evald Schorm (Každý den odvahu, richiamato alla lezione del free cinema - con un'attenzione particolare alle questioni sociali, al mondo dellavoro, alle difficoltà della ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] le vie di Parigi) ritornò al tema della festa collettiva, in un'esaltazione populista della semplicità, mentre evasiva, coniugando poesia e identità nazionale all'insegna di un'elegia populista dellavoro in Lumière d'été (1943) e Le ciel est à vous ...
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Giappone
Donatello Fumarola
CinematografiaDalle origini alla Seconda guerra mondiale
di Dario Tomasi
Il cinetoscopio di Thomas A. Edison fu introdotto in G. nel novembre del 1896. Nel febbraio dell'anno [...] 1936, Il signor Grazie). Dal canto suo, la Nikkatsu poteva avvalersi dellavoro di un regista di primo piano come Uchida Tomu, di cui suo film d'esordio, Kichiku daienkai, 1997, La grande festadel diavolo), e Kawase Naomi, autrice di un cinema in ...
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URSS
Mino Argentieri
Cinematografia
Alla definizione data da Lenin del cinema come l'arte di maggior rilievo per i comunisti si deve se intenti conoscitivo-propagandistici e creatività artistica non [...] le evoluzioni del sistema economico e industriale, liricizzando lo slancio dellavoro e talvolta quali è uno scherzo anticlericale (Prazdnik svjatogo Jorgena, 1930, La festa di San Jorgen), cui sarebbero seguiti nel 1936 Bespridanica (Senza ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...