Canzone, nazione, regione
Marco Santoro
Cenni introduttivi
Sono in molti a sostenere che la canzone, la canzone in italiano, abbia svolto un’importante funzione di integrazione culturale in un Paese [...] Piedigrotta a Napoli (ufficialmente dal 1883 ma sulla scia di una festa religiosa con presenza musicale annessa di antica origine), la Festadi San Giovanni a Roma (dal 1898), la Festa della canzone genovese.
Ma il Festival sanremese che prende avvio ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] del Ghetto, in segno di parità fra tutti i cittadini. La festa diventa l’espressione più evidente di piede
Della Grecia e diRoma
Sugli esempi famosi. [...]
Ogni Eroe sorpassò. Minor di lui
Ogni esempio a cominciare dal cinema; nello stesso tempo ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] di non metter mai piede per anni o tutt’al più, una volta all’anno, per la festadel Redentore. E allora, la gigantesca mole del Franco Arcalli, giovane amatissimo leader del partigianato locale e futura firma delcinema che conta come sceneggiatore. ...
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Un teatro piccolo, povero, nuovo
Piargiorgio Giacchè
Un prologo su teatro e territorio
Il rapporto tra teatro e territorio è da sempre tanto obbligatorio quanto problematico, almeno per via della differenza [...] del successo dicinema, radio e televisione, anche cioè nella sua storia remota, il teatro ha sempre avuto alternative spettacolari di maggiori dimensioni e di proibitiva concorrenza: dai giochi e dalle gare dell’anfiteatro alle feste rinascimentali ...
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Pop art
Filiberto Menna
di Filiberto Menna
Pop art
sommario: 1. Definizione. 2. Il contesto sociale. 3. L'iconosfera urbana. 4. Le origini inglesi e la pop art americana. 5. La situazione europea. [...] monocromo a spruzzo; del tedesco Peter Klasen con montaggi di frammenti di figure umane e pezzi meccanici; di Oyvind Fahlström, nato in Brasile, ma di origine svedese, che ha compiuto lunghi soggiorni a Roma e Parigi prima di stabilirsi a New York ...
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Dall'alta moda agli street styles: casi e tendenze
Nicoletta Giusti
Emanuela Mora
Simona Segre Reinach
Industria della moda e modernizzazione
La moda incarna e rende visibile in modo esemplare il [...] , è perfetta. Come un novello Poiret, Giorgini organizza feste in costume in puro stile rinascimentale per le quali gli ) di William Wyler. La moda a Roma è una moda spettacolare e molto legata al cinema. Abiti per il cinema e per le dive delcinema, ...
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Lavoro e culture sindacali nel Veneto
Alessandro Casellato
Gilda Zazzara
Lo straordinario Veneto sindacale
Quando, nel 1984, Giorgio Roverato scrisse del Veneto come della terza regione industriale [...] accedono ai consumi: le calze di nylon, i rotocalchi, il cinema. E quando escono dalla fabbrica di CGIL, CISL e UIL, tenutasi a Roma, all’EUR, nel febbraio 1978, che approvò una politica rigorosa di sacrifici a fronte delle difficoltà economiche del ...
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Le culture popolari e l'impatto con le regioni
Pietro Clemente
Il punto di partenza
Culture popolari, l’impronta iniziale La storia che si cercherà di rappresentare ha i ritmi e i cambiamenti di scenario [...] archeologia - teatro - cinema - spettacolo’, bensì viene provincia di Pisa, Livorno, Grosseto, Viterbo, fino a quella diRoma. La di musei, di canti popolari, di narrazioni fiabistiche, difeste, di cerimonie, ma anche di vita quotidiana, stili del ...
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Il 43-45
Raffaele Liucci
Il ’43-’45
De Pisis, «malgré les tempêtes»
Nel settembre del ’43, il pittore marchese Luigi Filippo Tibertelli, più noto con il nome d’arte di De Pisis, in fuga dai bombardamenti [...] feste, concerti, conversazioni al Caffè Florian, visite di inaugurazione alla Biennale e alla Mostra delcinema, di Salò (1943-1945), Roma 1986, pp. 303-370; Gian Piero Brunetta, Storia delcinema italiano, II, Il cinemadel regime. 1929-1945, Roma ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] profanazione della festa, nella disgregazione della famiglia, nella ricerca del piacere, nel cinema, nella i cattolici e la prima guerra mondiale, Atti del Convegno di studio (Spoleto 1962), a cura di G. Rossini, Roma 1963, pp. 628-635.
48 Ibidem, ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...