Giurista (n. Arezzo - m. Ferrara 1465 circa). Prima fu magistrato; poi insegnò nell'univ. di Ferrara e per breve tempo in quella di Bologna. Ebbe fortuna un suo commentario alle Istituzioni di Giustiniano [...] e ancora più un Tractatus de maleficiis (stampato nel 1472). Scrisse inoltre un trattato De criminibus (stampato nel 1476), un trattato De testamentibus (stampato nel 1486) e numerosi consilia ...
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Pittore italiano (Ferrara 1890 - Appiano Gentile 1972). Direttore dell'Accademia di Brera fino al 1960. Dopo aver aderito al Futurismo, nel 1922 fu tra i fondatori del gruppo Novecento e tra i più coerenti [...] sostenitori del ritorno alla pittura classica (Venere innamorata, 1928, Milano, Galleria d'arte moderna). Ha eseguito grandi decorazioni a fresco (Palazzo Comunale di Ferrara, 1934-37) e musive (Roma, S. Pietro). ...
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Giurista e patriota (Ferrara 1804 - ivi 1887): fu esperto avvocato, alto magistrato, prof. di diritto a Ferrara e a Bologna. Opere princ.: Il contratto di enfiteusi (1850-52); Codice di commercio del Regno [...] d'Italia annotato (2 voll., 1868-69); Commentario del codice civile italiano (4 voll., 1871-81); Il codice italiano di procedura civile annotato (4 voll., 1878-82) ...
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Astronomo (n. Ferrara o Bologna, vissuto nel sec. 15º). Insegnò astronomia a Ferrara; autore di tavole astronomiche, pubblicate nel 1495, e poi, nel 1526, da Luca Gaurico. Fu in rapporti con G. Purbach [...] e in tarda età accolse in quella città il Regiomontano. Ci sono pervenute alcune lettere scambiate nel 1464 con il Regiomontano, di grande interesse per la storia delle matematiche (ritrovamento a Venezia ...
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Umanista (Ferrara o Cremona 1430 - ivi 1485), scolaro di Teodoro Gaza, prof. dal 1456 nello studio di Ferrara, fu a Bologna nel 1465-66. Scrisse in latino versi d'amore, orazioni, sette dialoghi. In volgare [...] lasciò una traduzione di Sallustio e una raccolta di Facezie (tra il 1466 e il 1471). Gli scritti del C., di scarso valore letterario, furono lodati dai contemporanei ma pressoché dimenticati dai posteri; ...
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Pittore (Ferrara 1465 circa - Cremona 1525). Lavorò a Genova (1495), Cremona (1497), Milano, Ferrara (1500 circa), e di nuovo a Cremona. Fu sensibile all'influsso dell'arte ferrarese rivelando pure influenze [...] umbre, nordiche e venete, nonché, nella fase più inoltrata della sua arte, della pittura romana e toscana. I suoi capolavori sono lo Sposalizio di s. Caterina (Venezia, Accademia) e alcuni affreschi della ...
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Letterato (Ferrara 1450 - ivi 1508); figlio di un altro Niccolò, signore di Correggio, e di Beatrice, figlia illegittima di Niccolò III d'Este, visse a lungo presso gli Estensi partecipando a numerose [...] diplomatiche; prigioniero dei Veneziani (1482) fu poi (1490-98) alla corte di Milano. Di lui restano alcune liriche, un poemetto in ottava rima (Fabula Psiches et Cupidinis, 1491) e un dramma (Fabula di Cefalo) rappresentato a Ferrara nel 1487. ...
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Scultore (Ferrara 1497 - Bologna 1537). Continuatore della tradizionale arte emiliana della terracotta, modellò le prime opere con accentuato realismo (Busti degli Evangelisti, Ferrara, Duomo) per poi [...] orientarsi, nella più matura produzione bolognese, a un deciso gusto classico (Ercole, Palazzo comunale) che mostra evidenti riferimenti a Raffaello, soprattutto nello scenografico gruppo del Transito ...
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Letterato (Ferrara 1525 circa - Parma dopo il 1576). Prof. di leggi a Ferrara (1552), amico di G.B. Pigna, ebbe dai duchi varî incarichi di fiducia. Fu costretto a esulare per motivi non chiari (1576) [...] e si stabilì a Parma, dove furono pubblicate (1591) un'ediz. della Gerusalemme liberata, con annotazioni anonime a lui fondatamente attribuite, e l'opera sua maggiore, Historia della città di Parma, in ...
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Domenicana (Narni 1476 - Ferrara 1544); della famiglia Brocadelli, dopo drammatiche vicende matrimoniali con un conte Pietro milanese, lasciata libera dal marito, entrò nel terzo ordine domenicano a Narni [...] (1494). Passata a Roma (1495) e dopo un anno a Viterbo, ricevette le sacre stimmate (1496). Chiamata a Ferrara dal duca Ercole d'Este (1499) per curare l'educazione di nobili fanciulle, vi fondò un monastero (1501). Culto permesso nel 1710 da ...
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ferrarista
s. m. e f. [der. di Ferrari, casa automobilistica italiana famosa per le sue vetture da corsa] (pl. m. -i). – 1. Appassionato di automobili Ferrari; persona che possiede e guida spec. tali vetture. 2. Chi, nei gran premi automobilistici,...
ferrarese
ferrarése agg. e s. m. e f. – Della città e provincia di Ferrara, in Emilia; abitante, originario o nativo di Ferrara. Come s. m., il dialetto emiliano parlato a Ferrara e, per lo più con iniziale maiuscola, il Ferrarese, il territorio...