BIANCHI, Mosè
Luciano Caramel
Nacque a Mairago presso Lodi, l'11 nov. 1836, da Giuseppe e da Caterina Coppini. Studiò pittura dapprima a Lodi e successivamente a Milano, dove frequentò i corsi di F. [...] e a Lodi. Fra il 1865 e il 1868 - anche grazie ad una borsa di studio offertagli dal comune di Lodi - si recò a Ferrara, ove compose una Francesca da Rimini, e a Firenze. Qui dipinse alcune vedute della città (come Costa de' Magnoli alla Porta S ...
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BARBIERI, Paolo Antonio
Anna Maria Carlevaris Luzietti
Fratello del Guercino, nacque a Cento, presso Bologna, nel 1603. Dotato di una oculatezza che si univa ad una grande rettitudine e ad una naturale [...] Amorini, Vite dei pittori e artefici bolognesi, V, Bologna 1843, pp. 248 S.; G. Baruffaldi, Vite de' pittori e scultori ferraresi, I, Ferrara 1846, pp. 477 s.; G. Atti, P. A. B.,in L'Album, XIX (1852), pp. 132 s.; G. Campori, Gli artisti italiani ...
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Orafo, scultore e scrittore d'arte (Firenze 1500 - ivi 1571). Di natura irrequieta e violenta, ebbe una vita avventurosa, segnata da contrasti, passioni, delitti, per i quali fu spesso costretto all'esilio [...] lo rese presto famoso: lavorò a Roma per un lungo periodo (1519-40, interrotto da brevi soggiorni a Firenze, Mantova, Ferrara, Venezia), protetto da Clemente VII, per il quale elaborò sigilli, monete, medaglie ecc. In Francia (1540-45), per Francesco ...
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DELLA VALLE, Filippo
Vernon Hyde Minor
Figlio di Francesco, nacque a Firenze il 26 dic. 1698. Notizie sul suo apprendistato e sulla sua carriera di scultore sono contenute nelle biografie di Francesco [...] lo educò allo stile fiorentino dell'inizio del Settecento: sebbene derivante in ultima analisi dalla scultura di E. Ferrara (maestro del Foggini), questa accezione stilistica, come era praticata dal Foggini, era caratterizzata da unwinaniera ben più ...
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PICCOLPASSO, Cipriano
Carmen Ravanelli Guidotti
– Nacque nel 1524 a Casteldurante (Urbania), piccolo centro delle Marche dove da tempo si esercitava l’arte ceramica. Era il maggiore di cinque figli [...] probabilmente grammatica, poi legge e medicina a Bologna dove risiedevano alcuni parenti, e fece molti viaggi, visitando Venezia, Foligno, Ferrara, Faenza, Gubbio, Verona, Rimini e Genova.
A Padova, entrò in contatto con Pietro Bembo e fu paggio del ...
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BARTOLOMEO da Bologna
Lucio Grossato
Figlio di Tonunaso, ne è ignota la data di nascita; le prime notizie risalgono 1420, anno nel quale è documentata la sua presenza a Padova. E pure a Padova lo dichiarano [...] La basilica di S. Antonio di Padova, I, Padova 1852, pp. 122, 123, 124, 125, 193; L. N. Cittadella, Notizie relative a Ferrara, Ferrara 1864, p. 78; A. Moschetti, B. da Bologna orefice del sec. XV e il grande Tabernacolo del duomo di Padova, in Boll ...
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Nome con cui è nota una famiglia di architetti e scultori attivi nei secc. 15º-16º principalmente a Venezia, il cui vero cognome era però Solari. n Pietro (Carona, Lago di Lugano, 1435 circa - Venezia [...] 'antico. Altra opera è il grande camino (ora in parte a San Pietroburgo) per Alfonso I d'Este, a Ferrara. n Girolamo detto Girolamo da Ferrara (1504 circa - 1590 circa), figlio di Antonio, seguì gli esempî dei due Sansovino. Spesso la sua attività si ...
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COCITO, Ferdinando
Luciano Tamburini
Figlio del conte Cesare, ufficiale di cavalleria, e della nobile Rosina Martinazzi de Ambrosis, nacque a Vigevano il 7 febbr. 1854. Compì gli studi a Torino, dove [...] d'esproprio ferroviario e sposò la marchesa Maria Gritta. Dopo avere curato nel 1878 l'ammodernamento del teatro Comunale di Ferrara, nel 1879 ottenne, con un saggio sull'acustica delle sale da spettacolo, la menzione speciale dell'Istituto veneto di ...
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BALDINI, Vincenzo
Francesco Santi
Nacque a Perugia il 20 ott. 1809. Allievo in patria di V. Monotti, fu insegnante di geometria, architettura e prospettiva all'Accademia di Belle Arti dal 1850; eseguì [...] , secondo il Lupattelli), che eseguì (spesso con il condiscepolo A. Angelini) per i teatri di città italiane (Perugia, Bologna, Ferrara, Genova, Milano, Pisa, Torino; a Roma ed a Napoli collaborò con P. Vernier) e straniere (Valencia, Atene, Corfù ...
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Miniatore della prima metà del sec. 16º. Gli si attribuiscono, tra l'altro, un libro di preghiere (Genova, Pal. Bianco) e un Messale del card. D. Della Rovere (Torino, Mus. Civico), già riferito a G. F. [...] Salviati, è da altri ritenuto Giovanni Marco Cinico, pittore alla corte aragonese a Napoli. L'autore è un pittore di raffinata eleganza, ricco di inventiva nella decorazione del libro, in cui si rivela strettamente legato alla scuola di Ferrara. ...
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ferrarista
s. m. e f. [der. di Ferrari, casa automobilistica italiana famosa per le sue vetture da corsa] (pl. m. -i). – 1. Appassionato di automobili Ferrari; persona che possiede e guida spec. tali vetture. 2. Chi, nei gran premi automobilistici,...
ferrarese
ferrarése agg. e s. m. e f. – Della città e provincia di Ferrara, in Emilia; abitante, originario o nativo di Ferrara. Come s. m., il dialetto emiliano parlato a Ferrara e, per lo più con iniziale maiuscola, il Ferrarese, il territorio...