(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] patria, XIX (1896); P. Fedele, La pace del 1486 tra Ferdinando d'Aragona ed Innocenzo VIII, in Archivio stor. napol., XXX (1905). Cfr. A s. 5ª, IX (1900); id., Il richiamo di don Ferrante Gonzaga dal governo di Milano e sue conseguenze, in Mem. Acc. ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] ‒ portò a una rivalutazione della legislazione fridericiana. Il Liber, mai formalmente abrogato, fu espressamente convalidato da Ferrante I d'Aragona che, con la prammatica data a Foggia il 25 dicembre 1472, lo riportò all'attenzione di giudici e ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO DI SICILIA: L'EREDITÀ DI FEDERICO II
EEnnio Cortese
Nell'età angioina, apertasi poco dopo l'ingresso di Carlo I a Napoli con la 'rifondazione' dello Studio nell'ottobre del [...] e guerre sconvolsero ulteriormente Scuola e società, né Alfonso d'Aragona, giunto a Napoli nel 1443, fece gran che dice Toppi, nel 1469, nel 1479 gratificato di feudi da re Ferrante e infine incarcerato nel 1486 in seguito alla congiura dei baroni ( ...
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DAL POZZO (de Puteo, Aputeo, de Puzzo, Apuzzo), Paride
Ennio Cortese
Alla buona fama ch'ebbe il D. nel Cinquecento fanno riscontro apprezzabili biografie sei o settecentesche, ma un vuoto pressoché [...] aragonese, fu scelto da re Alfonso come maestro del giovane Ferrante ed presumibile lo guidasse in quegli studi di diritto che il . napol. dei re d'Aragona, Suppl., II, Milano 1969, tav. 52b). Nella veste di consigliere il D. fu interrogato da Alfonso ...
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MARICONDA, Diomede
Carmine Boccia
– Nacque a Napoli da Andrea, di una nobile famiglia del seggio di Capuana, intorno al 1455, con anticipo di un quindicennio rispetto al 1470 tramandato da Giustiniani [...] di Marina di Villahermosa, in favore del giovane Ferrante Sanseverino.
Ebbe come discepoli Scipione Di Gennaro e legalium liber da lui compilato e posseduto da Bartolomeo Caracciolo d’Aragona. Incerta pure la notizia riportata in Minieri Riccio (p. ...
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. Questa famiglia, ch'ebbe dei momenti di grande splendore e potenza, è un ramo dei Caracciolo. Ne fu capostipite Gregorio Caracciolo, detto Carafa (perché concessionario, forse, della gabella sul vino, [...] ricordo Fabrizio II, ucciso, insieme con Maria d'Avalos, dal marito di lei, Carlo Gesualdo Andrea, che combatté per Alfonso II, Ferrante II e Federico, cui rimase fedele nell Impero. In Spagna fu viceré di Aragona. Per Tiberio, principe di Chiusano, ...
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