VERONESI, Luigi
Miriam Panzeri
Nacque il 28 maggio 1908 a Milano, secondogenito di Silvio e di Serafina Colombo e fratello minore di Giulia Teresa (futura storica e critica d’arte e dell’architettura), [...] ’altro la possibilità di viaggiare in Europa. Già nello stesso 1932 Veronesi si recò a Parigi, dove conobbe FernandLéger e Georges Vantongerloo. Nella capitale francese l’artista milanese poté approfondire il dibattito in corso tra le due correnti ...
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TESTORI, Giovanni
Davide Dall'Ombra
– Nacque il 12 maggio 1923, da Edoardo e da Lina Paracchi, a Novate Milanese, dove il padre aveva dato vita, con il fratello Giacomo, a una fabbrica di tessuti a [...] dell’arte sacra, grazie a un confronto con il linguaggio delle avanguardie, da Pablo Ruiz Picasso a FernandLéger. Documentata da una rubrica settimanale di recensioni (1947-48) per il periodico Democrazia, organo della Democrazia cristiana ...
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TRECCANI, Ernesto
Giorgio Motisi
– Nacque a Milano il 26 agosto 1920, secondo dei quattro figli di Giulia Quartara, nobile di origini genovesi, e di Giovanni, grande industriale tessile lombardo, futuro [...] e geometrico, organizzati in campiture sintetiche e bidimensionali, che riflettono un particolare interesse per la pittura di FernandLéger. I lavori di questi secondi anni Quaranta, insieme alle incisioni delle periferie operaie parigine e londinesi ...
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NIVOLA, Costantino
Mattia Patti
NIVOLA (Nivola Mele), Costantino. – Nacque a Orani (Nuoro) il 6 luglio 1911, sesto dei dieci figli di Nicolò, muratore, e di Giovanna Mele.
Giovanissimo, iniziò ad aiutare [...] in America. Stabilitosi a New York, cominciò a partecipare alla vita artistica della metropoli, stringendo amicizia con FernandLéger e Alexander Calder, ma soprattutto con alcuni giovani emergenti, Wilhelm de Kooning, Franz Kline e Jackson Pollock ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento, la danza e la musica affrontano un profondo rinnovamento estetico e tecnico, [...] création du monde, con musiche di Darius Milhaud (1892-1974), su un soggetto di Blaise Cendrars, scene e costumi di FernandLéger, rappresentato per la prima volta a Parigi, al Théâtre des Champs-Elysées, il 25 ottobre 1923.
All’avvio del Novecento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nelle musiche cinematografiche realizzate in Francia e in Germania si può riscontrare [...] Francis Picabia con musica di Erik Satie (come intermezzo cinematografico del balletto Rêlache) e dal Ballet mécanique di FernandLéger con musica di George Antheil (un tentativo di trasferire l’esperienza cubista nel cinema), entrambi del 1924.
Con ...
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Cavalcanti, Alberto (propr. Cavalcanti De Almeida, Alberto)
Alessandro Cappabianca
Scenografo e regista cinematografico brasiliano, nato a Rio de Janeiro il 6 febbraio 1897 e morto a Parigi il 23 agosto [...] francese di avanguardia attraverso il cinema, L'Herbier aveva riunito sul set di L'inhumaine (1924; Futurismo) Robert Mallet-Stevens, FernandLéger, Pierre Chareau, Claude Autant-Lara, oltre a C., affidando a ciascuno di loro l'ideazione di uno o più ...
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L'Herbier, Marcel
Gianni Rondolino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 23 aprile 1888 e morto ivi il 26 novembre 1979. Il suo contributo alla storia del cinema va individuato soprattutto [...] L'inhumaine (1924; Futurismo), uno dei suoi film più noti e discussi, con scenografie firmate da Alberto Cavalcanti, FernandLéger, Robert Mallet-Stevens, Claude Autant-Lara, Pierre Chareau e partitura musicale di Darius Milhaud. In quest'opera, come ...
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Cendrars, Blaise
Arnaldo Colasanti
Pseudonimo di Frédéric-Louis Sauser Hall, poeta e scrittore svizzero, di madre scozzese, nato a La Chaux-de-Fonds, Neuchâtel, il 1° settembre 1887 e morto a Parigi [...] 1961. Fu un protagonista dell'avanguardia letteraria e artistica parigina di inizio secolo (Sonia Delaunay, Francis Picabia, FernandLéger, Moïse Kisling illustrarono i suoi libri). Il suo rapporto con il cinema fu diretto: lavorò con Abel Gance ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] découpage cinematografico, quando non si è essa stessa cimentata con tali tecniche, come nel caso di artisti quali FernandLéger, Marcel Duchamp, Hans Richter. Esiste, insomma, un legame esplicito e dichiarato tra le pratiche della cronofotografia e ...
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