CELLA, Giovanni Battista
Sergio Cella
Nacque, figlio di Giorgio e di Anna Fucci, da famiglia d'origine carnica, a Udine il 5 sett. 1837. Qui seguì regolarmente gli studi secondari, per iscriversi poi [...] né avere aiuti dalla Lombardia, dove il Bezzi era stato fermato. Perciò, inseguita dai gendarmi, raggiunse Dierico, la valle e il Tolazzi visitarono Garibaldi a Caprera; il C. invece si fermò a Bologna (dicembre 1864), e poi si trasferì a Milano.
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BARRILE (Barrili), Manno
Nicola Raponi
Condottiero napoletano (egli stesso si firma sempre "Mannus Barrilis de Neapoli"), nacque tra il 1379 e il 1383- Militò sin dall'età giovanile al servizio degli [...] sotto il dominio sforzesco. Ma mentre, oltrepassato il confine del Regno di Napoli presso il Tronto, si accingeva a porre l'assedio a Fermo, il B. si riconciliò con lo Sforza e ritornò a lui con tutta la sua cavalleria. Non si conosce il motivo di ...
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LIMINA, Pietro Balsamo, marchese di
Salvatore Fodale
Nacque a metà del XVI secolo dal barone Francesco. Il 28 marzo 1574 ricevette dal padre, a Messina, la baronia di Limina, nei pressi di Taormina, [...] Branciforti, Baldassare Naselli conte di Comiso e pretore di Palermo, e del L., il quale tenne il comportamento più fermo e duro. In un primo tempo Naselli aveva firmato con gli altri deputati le lettere monitorie, necessarie per effettuare la ...
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BELTRANI, Vito
Francesco Brancato
Nacque a Trapani il 2 dic. 1805. Laureatosi in giurisprudenza a Palermo, si recò a Milano, a spese del municipio di Trapani, per studiarvi scienze naturali: a Milano [...] d'arte. Rientrato in patria subito dopo lo sbarco dei Mille a Marsala, contribuì a sollevare l'isola per Garibaldi, ma, fermo nei suoi principi separatisti, fu tra gli ultimi a convertirsi al programma di unione della Sicilia al Regno di Vittorio ...
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CANONICI MASCAMBRUNI, Francesco
Gian Paolo Brizzi
Nacque ad Apiro, nel Maceratese, l'11 giugno 1609, da Guido e una Portia. Si recò molto giovane a Roma, dove si guadagnò da vivere lavorando saltuariamente [...] solo dopo aver prodotto un registro di Urbano VIII, concernente l'erezione di una collegiata nella città di Fermo, palesemente falsificato dal Canonici.
Innocenzo X, che aveva riposto nel sottodatario tutta la sua fiducia, tanto che qualcuno ...
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BONCOMPAGNI, Boncompagno
Umberto Coldagelli
Nacque a Bologna il 13 dic. 1504, secondo figlio maschio - il maggiore, Ugo, fu papa Gregorio XIII - di Cristoforo e Angelica Marescalchi. Le fortune economiche [...] di congiunto del papa.
Miglior fortuna gli riservò il pontificato di Sisto V, che il 22 giugno 1585 gli assegnò il governo di Fermo, il 19 dic. 1586 la carica di capitano di Budrio e l'11 luglio 1587 lo confermò nel numero dei quaranta senatori ...
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Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici [...] aveva sostenuto con successo il 26 maggio un combattimento a Varese, seguito il 27 da un altro successo a San Fermo (Como). Dopo Magenta, poté occupare anche Lecco, Bergamo e Brescia. Garibaldi fu poi inviato in Valtellina, da dove intendeva invadere ...
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Diritto
Insieme di corpi militari e civili dello Stato, o di enti pubblici territoriali, con cui si mira alla rimozione di tutte le cause che possono ostacolare la tranquilla e ordinata convivenza civile [...] repressione. Per tale motivo la p. giudiziaria può esercitare anche poteri coercitivi quali l’arresto in flagranza o il fermo di una persona gravemente indiziata; inoltre la sua funzione è svolta sotto la direzione del pubblico ministero e sotto la ...
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ZAMOYSKI (anche Zamojski), Jan (Johannes Sarius Zamoscius)
Giovanni Maver
Uomo di stato, condottiero e umanista polacco, nato il 19 marzo 1542 a Skokówka da Stanislao, prefetto di Belz, e da Anna Herburt; [...] re e il suo cancelliere scoppiò presto, per diversità di temperamento e di vedute politiche, un forte dissidio. Sempre fermo nella sua politica antiasburgica, Z. costrinse il re, nella dieta inquisitoria del 1592, a ritrattare i suoi segreti accordi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Il Medioevo
Giuseppe Galasso
Un nuovo paesaggio storiografico
La storiografia dal 6° sec. in avanti (per il senso che questo termine poteva allora avere) è quella che qui possiamo considerare il punto [...] e ammodernarsi del pensiero, il quale cresce con la vita e fa crescere la vita. E né vita né pensiero rimasero fermi alle concezioni dei padri della Chiesa, di Agostino, di Orosio, ai quali la storia offriva soltanto le prove degli infiniti mali ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...