BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] Gregorio. Nel settembre 1407 si trovava a Siena al seguito del pontefice che, proprio in quel tempo, gli conferiva, fermo il suo ufficio curiale, un canonicato presso la cattedrale fiorentina e la prepositura fiesolana lasciata libera dal senese A ...
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LIPPI, Lorenzo
Paolo Falzone
Nacque a Colle di Val d'Elsa, presso Siena, intorno al 1440. In una lettera all'amico e benefattore, nonché segretario di Lorenzo de' Medici, Niccolò Michelozzi, priva di [...] da Lorenzo de' Medici.
Gli Ufficiali dello Studio deliberarono che il L. tenesse l'incarico per tre anni, il primo fermo, con salario fissato alla somma, non elevata, di 80 fiorini, i restanti adbeneplacitum, alla condizione cioè che la condotta gli ...
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AURISPA, Giovanni
Emilio Bigi
Nacque a Noto (patria di altri tre umanisti contemporanei, Giovanni Marrasio, Giovanni Campiano e Antonio Cassarino), verso la metà del 1376. In alcuni documenti egli è [...] L'A. tuttavia si limitò ad accompagnare l'imperatore solo nelle prime tappe, a Venezia, a Verona, a Milano, dove si fermò: aveva portato dall'Oriente molti e preziosi codici greci, e da varie parti aveva ricevuto offerte allettanti e anche inviti di ...
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BONECHI (Bonecchi), Giuseppe
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Figlio di un poverissimo pittore di cassapanche, nacque a Firenze intorno al 1715. Grazie alla protezione di un facoltoso gentiluomo fiorentino, Ugolino Grifoni, iniziò [...] d'inviare ogni anno alla corte russa due nuove opere drammatiche. Partito dalla Russia nell'ottobre 1752, durante il viaggio si fermò a Vienna dove stabilì rapporti di amicizia con il Metastasio, che lesse e approvò alcuni componimenti del B., tra i ...
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CORTESE, Ersilia
Eduardo Melfi
Nacque a Roma il 1° nov. 1529 da Iacopo, gentiluomo modenese che aveva fissato all'inizio del secolo il suo domicilio a Roma, facendosi rapidamente ricco con l'esercizio [...] l'evento, il 21 luglio, trascurando i passati contrasti, il nuovo pontefice nominò Giambattista governatore della città di Fermo. Insoddisfatto, quest'ultimo tentò di sfruttare il conflitto scoppiato tra il pontefice e Ottavio Farnese per crearsi un ...
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CASOPERO, Giano Teseo
Mauro De Nichilo
Nacque a Cirò (l'antica Psychròn, donde il patrionimico Psicroneo) il 10 apr. 1509 da Agamennone, di famiglia un tempo ricca e nobile, originaria di Lecce, emigrata [...] non ancora riavutasi dopo il terribile sacco del '27, speso gia tutto il danaro, ripartì subito, aiutato da Francesco Franchini. Si fermò a Napoli, dove, oltre al Telesio e ai fratelli Martirano, ritrovò lo zio, che lo riportò con sé in Calabria e ...
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LUTTI (de Lutti), Francesca
Elena Rialti
Nacque a Riva del Garda il 31 genn. 1827 da Vincenzo e da Clara Capolini.
Il padre discendeva da una delle famiglie più in vista della valle delle Giudicarie, [...] quelle scritte per ricordare familiari defunti (A mio padre). La L. fu anche autrice di commedie quali La marchesa di Fermo e La nutrice (Riva 1880). Nella Nuova Antologia pubblicò alcuni testi (sotto il cognome Alberti Lutti), tra cui sono da ...
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BOLOGNINI, Nepomuceno
Carlo Piovan
Nacque il 24 marzo del 1824 da Vigilio e da Perpetua De Benvenuti a Pinzolo in Val Rendena (Trento), dove la famiglia gestiva una vetreria. Dopo aver studiato nel [...] ordini di Garibaldi, cui il poeta Giovanni Prati lo aveva raccomandato con una lettera il 26 maggio. Combatté a San Fermo, meritandosi il grado di brigadiere. Finita la guerra, si stabilì a Milano; ma per poco, perché, arruolatosi di nuovo, raggiunse ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] , e fu assiduo del salotto della poetessa M. G. Guacci a cui dedicò una lirica. Sulla via del ritorno a Torino si fermò per un soggiorno di tre mesi a Roma.
Le esperienze culturali e letterarie di questi anni fino, al '47 sono raccolte nel volume ...
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CINUZZI, Marcantonio
Valerio Marchetti
Figlio di Mariano, erede di una famiglia della nobiltà (iscritta al "monte" dei gentiluomini) che stava allora trasformandosi in famiglia borghese impiegando i [...] il lavoro delle attribuzioni delle canzoni, stanze, sonetti e odi conservate manoscritte soprattutto nei codici senesi e fiorentini è ancora fermo a quanto hanno detto quegli eruditi toscani come U. Benvoglienti e S. Bichi Borghesi (ai quali è ancor ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...