GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] un significato simbolico che le rendeva una forma opportuna se non indispensabile di ogni grande progetto di chiesa, fermo restando che l'ideale era quello della chiesa completamente voltata.Per il Romanico si trattava di adattare le chiese ...
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POITIERS
M.T. Camus
(Civitas Pictava, Pictavis, Peytieus, Poyters, Poictiers nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. della Vienne, nell'antica provincia del Poitou, [...] nel Poitou, raffigurante Cristo in gloria presentato da angeli, con il nome, scomparso, dello scultore.Il primo cantiere si fermò all'arco trionfale, mentre la seconda fase vide l'edificazione del corpo longitudinale, che venne costruito già in ...
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Scienza greco-romana. Ingegneria
Serafina Cuomo
Pietro Dominici
Ingegneria
A rigore, un'ingegneria greco-romana antica non esiste. Esistevano ed erano oggetto di definizione e di trattazione specifica [...] presentato come rivolto all'intera popolazione, alla città in generale) è soprattutto quello di dirigere e imporre ordine, fermo controllo di fronte al caos (non soltanto materiale, ma anche morale) che altrimenti prenderebbe piede. Non si tratta ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] sec. 6° al 10°-11° (Rugo, 1974). Tra di essi vanno ricordati i plutei murati sulla facciata della chiesa di S. Fermo a Baldeniga, nell'ex parrocchiale dei Ss. Faustino e Giovita a Bolago di Libano, nella canonica vecchia di Cadola, nella chiesetta di ...
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CEFALU
M. Andaloro
CEFALÙ (gr. Κεϕαλοίδιον; lat. Cephaloedium; arabo Qal'at Juflūd)
Città sulla costa settentrionale della Sicilia (prov. Palermo), adagiata ai piedi del versante occidentale della massa [...] I, ne consegue che la medesima datazione conviene anche alle figure di Cefalù. Ed è questo l'unico punto fermo di contro all'instabilità che contraddistingue il quadro cronologico e la logica degli abbinamenti dei restanti mosaici.Il problema di ...
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ROMA
Anna Bordoni
Sandro Benedetti
Edoardo Tortorici
Luigi Spezzaferro
(XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, II, p. 728; III, II, p. 628; IV, III, p. 232)
La città, che si era accresciuta con un ritmo [...]
La fase di attuazione è rimasta a uno stadio del tutto preliminare: il cantiere di scavo nell'area del Foro Nerva è oggi fermo dopo una prima campagna di scavi che ha fatto rinvenire i corpi di fabbrica e le cantine degli edifici demoliti negli anni ...
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Leggere l’architettura costantiniana
Federico Guidobaldi
Le grandi periodizzazioni che, per convenzione, sono imposte alla storia – e, in parallelo, alla storia dell’arte – tendono a prendere in considerazione [...] messaggio che traspariva dalle architetture dei primi tre secoli dell’Impero era dunque quello di un potere terreno, forte e fermo, conservatore e severo, pragmatico e materiale più che spirituale. Ciò che invece si poteva percepire all’impatto con i ...
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FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] le stimmate e la Predica agli uccelli, affrescate poco dopo il 1260 nell'abside del transetto sinistro della chiesa di S. Fermo Maggiore a Verona; scene alle quali, nel primo quarto del Trecento, si aggiunse lungo le pareti del transetto un vero e ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] Alcune drôleries inscritte in quadrilobi, la cui grazia o vivacità dell'atteggiamento o del gesto sono colte con un tratto fermo e agile, così come alcuni frammenti di drappeggi, attestano un'indiscutibile abilità. Altrettanto si può dire di un bell ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...