La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I teoremi di incompletezza di Godel
Carlo Cellucci
I teoremi di incompletezza di Gödel
Nei giorni 5-7 settembre 1930 ebbe luogo a Königsberg [...] un nucleo costituito da asserzioni e metodi dimostrativi elementari, detti da Hilbert finitari (finit). Le asserzioni finitarie sono asserzioni del tipo della proposizione di Fermat ∀x∀y∀z∀w(x>0∧y>0∧z>0∧ w>2→xw+ +yw≠zw). Un tipico metodo ...
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L'Ottocento: matematica. Analisi complessa
Jeremy Gray
Analisi complessa
Lo sviluppo dell'analisi complessa è una delle caratteristiche salienti della matematica del XIX secolo. Lo studio di funzioni [...] delle funzioni razionali, nella risoluzione di equazioni polinomiali, nella teoria dei numeri (in relazione all'ultimo teorema di Fermat), nello studio delle applicazioni conformi e nella cartografia teorica. Molto spesso, però, il loro uso aveva un ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Geometria analitica, delle curve e delle superfici. Il problema delle parallele
Peter Schreiber
Geometria analitica, delle curve e delle superfici. Il problema delle parallele
A [...] ma il suo nome è legato soprattutto a una curva particolare, la "versiera" (fig. 4), che però prima di lei già Fermat e, nel 1717, Guido Grandi (1671-1742) avevano studiato.
Concetto di curva e modo di generarla
è stato dimostrato in modo convincente ...
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Scienza greco-romana. Diofanto di Alessandria
Roshdi Rashed
Diofanto di Alessandria
Nel corso degli ultimi decenni la nostra conoscenza dell’opera di Diofanto di Alessandria è cambiata in maniera considerevole, [...] di algebra, nel senso in cui questi matematici intendevano allora tale disciplina. Per al-Ḫāzin, sempre nel X sec., per P. de Fermat (1601-1665), sette secoli più tardi, esso è un libro di aritmetica, vale a dire un libro di teoria dei numeri, o ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
Emily Grosholz
La rivoluzione cartesiana e gli sviluppi della geometria
La rivoluzione [...] di Florimond de Beaune, il cui modo di affrontare le equazioni di secondo grado in due variabili era più vicino a quello di Fermat. Vanno ricordati anche il Mesolabum di René-François de Sluse e gli Elementa curvarum linearum di Jan de Witt. La prima ...
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variazionale
variazionale [agg. Der. di variazione] [LSF] Di principio o equazione esprimente una condizione cui deve soddisfare la variazione che una certa grandezza subisce quando si facciano variare [...] piccolo; un principio v., che presenta molte analogie con il principio di minima azione è, in ottica geometrica, il principio di Fermat, che stabilisce che il percorso di un raggio luminoso, che va da un punto A a un punto B passando attraverso più ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] generale un poligono regolare con un numero primo N di lati è costruibile se, e solo se, N è un numero di Fermat, ossia del tipo 22n+1. Fermat aveva ipotizzato che tutti questi numeri fossero primi, come accade per n=0, 1, 2, 3, 4, ma per n=5 Eulero ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] naturalis principia mathematica (1687) di I. Newton. La geometria analitica di Descartes ha i suoi precedenti immediati in P. Fermat, che arrivò ai risultati di Descartes in modo indipendente: l’algebra e la geometria si fondono in un metodo generale ...
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spirale 2
spirale2 [s.f. dall'agg. spirale] [ALG] Curva piana che s'avvolge indefinitamente intorno a un punto, detto polo; si tratta di una curva trascendente, che si particolarizza precisando la legge [...] quale è logρ=kϑn; in ogni punto, la tangente incontra sotto lo stesso angolo il raggio vettore. ◆ [ALG] S. di Fermat: in coordinate polari ha equazione ρ=kϑn, con k costante e n numero intero positivo. ◆ [ALG] S. di grado superiore: rappresentabile ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La rinascita delle matematiche
Pier Daniele Napolitani
Il problema
Quando, sul finire del 17° sec., nasce il nuovo universo newtoniano, al tempo stesso vedono la luce nuovi oggetti matematici (polinomi, [...] introdotte durante il Seicento – in filosofia come nelle matematiche – da Galileo Galilei, René Descartes, Pierre de Fermat e Christiaan Huygens. Ma è evidente che, a voler ricercare le radici della cosiddetta rivoluzione scientifica, bisogna ...
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problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé stessi la soluzione, partendo di solito...
variazionale
agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un campo magnetico (si contrappone a mozionale,...