PEVERONE, Giovanni Francesco
Federica Favino
– Nacque a Cuneo nel 1509 da Gaspare, membro del patriziato locale. Non è noto il nome della madre.
Ebbe due sorelle, Anna, sua erede universale e moglie [...] vicino le condizioni di probabilità di vincere, avrebbe risolto questo semplice problema in sostanza quasi un secolo prima di Fermat e Pascal» (Kendall, 1956, p. 7).
Il codice Corvo gli attribuisce anche la composizione di un trattato di agrimensura ...
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DE CRISTOFARO (Cristoforo), Giacinto
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1664 (secondo alcuni anche parecchi anni prima, addirittura nel 1650, seguendo il Minieri Riccio) dal noto avvocato Bernardo [...] aequationum libellus (Neapoli 1700), testimonia una buona conoscenza delle opere di Cartesio, Van Schooten, de Sluse, Fermat.
La recensione all'opera, apparsa sugli Acta eruditorum Lipsiensium (forse di Leibniz) afferma che in tale opera ...
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TORRICELLI, Evangelista
Federica Favino
Nacque a Roma ai Prati di Castello il 15 ottobre 1608 da Giacoma Torricelli, della famiglia proprietaria del podere agricolo la Torricella, nei pressi di Faenza, [...] per le mani di autorevoli matematici transalpini come Marin Mersenne, Gilles Personne de Roberval, Pierre de Fermat e gli garantì immediatamente fama europea. Nell’opera impiegava con notevole maestria la nuova geometria degli indivisibili ...
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BALIANI, Giovanni Battista
Enzo Grillo
Nacque a Genova nel 1582. Il rango della sua famiglia lo costrinse a seguire le orme del padre, senatore della Repubblica genovese, avviandolo alla carriera politicoamministrativa, [...] polemizzarono, a favore di Galileo, prima Gassendi, nelle tre lettere De proportione qua gravia decidentia accelerantur,e poi P. Fermat; mentre sul B. lo stesso Gassendi nella risposta a G. Bardi dell'ottobre 1640 aveva espresso l'opinione che egli ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] densità del mezzo). Nell'isolamento della cecità la corrispondenza lo distrasse e stimolò. Nel giugno 1637 replicò a P. de Fermat sulla caduta dei gravi; dal tardo 1638 discusse il De motu naturali gravium solidorum (Genova 1638) del Baliani, che per ...
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problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé stessi la soluzione, partendo di solito...
variazionale
agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un campo magnetico (si contrappone a mozionale,...