Elisa Biagini, di origini fiorentine, esordisce negli anni ’90 del Novecento (Questi nodi, Gazebo, 1993) e dunque rientra nell’ultimo gruppo di autori e autrici per cui è già possibile un inquadramento [...] funzione della lingua, facendosi una propaggine con cui l’Io esplora il circostante. «Le mie, le tue / labbra, sono / le feritoie», «Con gli occhi- / forbici ti ritaglio / il profilo», «Mi si chiudono / le notti / il palmo», sono numerosi gli esempi ...
Leggi Tutto
feritoia
feritóia s. f. [der. di ferire]. – 1. Apertura praticata nelle opere fortificate o nelle piastre di corazzature dei forti e dei carri armati, attraverso la quale il difensore può fare uso delle armi rimanendo al coperto. Nelle antiche...
bertesca
bertésca (ant. bertrésca e beltrésca) s. f. [lat. mediev. brittisca, prob. der. di Brittus «bretone», cioè propr. «torre o fortificazione di tipo bretone, alla maniera dei Bretoni»]. – 1. Nell’antica architettura militare, opera difensiva...
Rifugio blindato, completamente sotterraneo e protetto da strutture in cemento armato o anche da piastre d'acciaio. Anche fortino in cemento armato, di solito a cupola e munito di sottili feritoie orizzontali, costruito in posizione strategica...
Antico ingegnere greco, costruttore della helepolis, torre di legno usata da Demetrio Poliorcete nell'assedio di Rodi (304 a. C.), alta circa 40 m e larga circa 18 m, divisa in 16 piani, con feritoie, e trasportabile su ruote.