Figlio (Madrid 1713 - Villaviciosa, Madrid, 1759) di Filippo V e di Maria Luisa Gabriella di Savoia; successo al padre (1746), fu uomo mediocre ma ebbe la ventura di potersi servire di ministri come J. de Carvajal y Lancaster e il marchese della Ensenada. Dopo la pace di Aquisgrana (1748), seguì una politica di astensione dai grandi problemi internazionali e rimase neutrale, anche se su posizioni implicitamente ...
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FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] il padre, sebbene anch'egli terzogenito, prendeva possesso del trono spagnolo, essendo entrambi i fratelli - Luigi I e FerdinandoVI - senza eredi; dall'altro il primogenito maschio di Carlo, Filippo, era idiota, mentre il secondo, anch'egli Carlo ...
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Quinto figlio (1716-1788) di Filippo V di Spagna, ma primogenito dei nati dal suo secondo matrimonio con Elisabetta Farnese; per parte della madre, nata da un Farnese figlio d'una Medici, ereditò la successione [...] di togliergli il regno. Nonostante il trattato di Aquisgrana (1748), il quale stabiliva che C., succedendo al fratellastro FerdinandoVI di Spagna, avrebbe dovuto lasciare i regni di Napoli e di Sicilia al fratello Filippo, C. riuscì a passare ...
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Figlia (Versailles 1727 - ivi 1759) di Luigi XV. Si adoperò perché al marito Filippo di Borbone venisse assegnato il ducato di Parma e Piacenza, nel quale esercitò la sua influenza per orientarne la politica [...] , e protesse G.-L. Du Tillot, che riuscì a far nominare ministro delle Finanze e poi, alla morte di FerdinandoVI di Spagna (1759), ministro segretario di stato. A rafforzare l'orientamento filofrancese, avvicinando Parma all'Austria e rinsaldando l ...
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Pittore (Molfetta 1703 - Napoli 1765). A Napoli, dove si recò nel 1719, fu allievo di N. M. Rossi e forse di F. Solimena. Nel 1723 si stabilì a Roma e collaborò con S. Conca, con il quale nel 1730 si recava [...] , 1749-52 e chiesa del Suffragio) e a Pisa (cattedrale, 1752). Fu in Spagna, pittore di FerdinandoVI (1752) e poi direttore dell'Accademia di S. Ferdinando; alle sue soluzioni guardò anche F. Goya. Lavorò per i castelli reali di Aranjuez e del Buen ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] alla corte di Alfonso il Magnanimo (IV), poi la sua giovinezza e le sue gesta durante la guerra degli Angioni contro Ferdinando (VI), e da ultimo il suo ritorno in patria (VIII). Esalta poi la lungimirante generosità di Borso, che affida ad Ercole e ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] diplomazia sabauda riuscì (grazie anche alle nozze nel 1750 dell'erede al trono Vittorio Amedeo con la sorella di FerdinandoVI di Spagna, Maria Antonietta) ad assecondare le propensioni della corte di Madrid a liberarsi della soggezione ai disegni ...
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ELISABETTA Farnese, regina di Spagna
Marina Romanello
Nacque a Parma il 25 ott. 1692 da Odoardo Farnese, primogenito del duca Ranuccio II, e da Dorotea Sofia di Neuburg, a sua volta figlia dell'elettore [...] "Elisabetta perse il governo della Spagna e la speranza di futura influenza sulla Francia" (Armstrong, p. 387).
FerdinandoVI, salito al trono con la moglie Barbara di Braganza, sebbene formalmente corretto, tuttavia dava segni di insofferenza nei ...
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GRIMALDI, Girolamo
Gino Benzoni
Secondogenito di Francesco Maria di Raniero di Tommaso, uomo politico, grosso proprietario immobiliare e intraprendente operatore commerciale, le cui nozze, del 14 febbr. [...] 22 sett. 1757, del trattato commerciale e d'amicizia ispano-olandese, il credito del G. a corte cresce. Già stimato da FerdinandoVI, morto il 10 ag. 1759, è del pari apprezzato dal successore Carlo III, sordo, per tal verso, alla diffidenza nutrita ...
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ciccidi
ciccidì (cicidì), s. m. e agg. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Ccd, Centro cristiano democratico, partito politico costituitosi a Roma il 18 gennaio 1994; appartenente o sostenitore del Ccd. ◆ Il ciccidì...
palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....