PLANA Città della Spagna orientale, fondata nel 1251 sotto il regno di Giacomo I, capoluogo della provincia di Castellón, con 34.600 abitanti, sulla ferrovia da Valenza a Barcellona, a 5 km. dal Mediterraneo, [...] costruita, con larghe strade, regolari, belle piazze, alcune ornate da monumenti commemorativi, come quelli al pittore Francisco Ribalta che vi naque, al re Giacomo I d'Aragona, il quale nel 1251 riedificò la città nel sito attuale, dopo avere preso ...
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Nacque nel castello di Montilla (Cordova) il 1° settembre 1453 da don Pedro Fernández de Aguilar. Orfano del padre in tenera età, poiché a lui, cadetto, non toccava di aver parte nell'eredità paterna, [...] gli porse nuova occasione di mostrare la sua bravura. Inviato da re Ferdinando in Italia, sbarcò in Sicilia nel maggio 1500, si unì con vinto anche a Seminara, Gonzalo marciò su Napoli e vi entrò trionfalmente il 16 maggio. Restava a conquistarsi la ...
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Generale e uomo politico spagnolo, nato a Granatula il 27 febbraio 1793, morto a Logroño il 9 gennaio 1879. Destinato dai genitori alla carriera ecclesiastica, nel 1808, quando la Spagna si sollevò per [...] in Spagna fu destinato di guarnigione a Logroño. Morto Ferdinando VII (23 settembre 1833), che aveva abolito nel 1830 Il Narváez, postosi a capo degl'insorti, marciò su Madrid, vi penetrò senza resistenza (22 luglio 1843), costringendo l'E. a ...
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POERIO, Carlo
Mario Menghini
Patriota e uomo politico, fratello del precedente, nato a Napoli il 13 ottobre 1803, morto a Firenze il 28 aprile 1867. Adolescente, seguì il padre nell'esilio in Toscana, [...] concessa, e si formò un ministero liberale, il P. vi ebbe dapprima la carica di direttore di polizia, poi il camera eletta il 10 luglio, rimanendo in buone relazioni con Ferdinando II, dal quale, sedata l'insurrezione calabrese del giugno ...
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I Barbiano di Belgioioso, di origine romagnola, non contano fra di loro alti magistrati o dignitarî ecclesiastici, e solo negli ultimi secoli hanno ingentilito le loro tendenze schiettamente militari col [...] dai barbari", segnato sull'insegna che a lui diede papa Urbano VI (v. alberico da barbiano). Il nipote di lui, altro di Belgioioso. Fu capo della casa militare dell'arciduca Ferdinando: governatore del ducato di Milano. Questo gentiluomo, dotato ...
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Poeta drammatico nato a Prato nel 1875, vissuto a Firenze fino al 1906, poi a Milano e a Zoagli. I due primi lavori, La Terra e la Gaia Scienza, di argomento moderno, non lasciarono traccia, come un Ferdinando [...] . Più ancora che per la forma, i drammi del B. si distinguono tuttavia per il loro contenuto drammatico. Un motivo tipico vi ritorna quasi sempre: il debole astuto e intelligente che oppone la sua scaltrezza al forte ottuso e prepotente: Lorenzino e ...
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MARMARA, Mare di (A. T., 90)
Giovanni Platania
Il Mar di Marmara, l'antica Propontide, comunica con l'Egeo per mezzo dello Stretto dei Dardanelli, col Mar Nero per mezzo del Bosforo. È circondato da [...] Secondo il Krümmel, già Procopio di Cesarea, nel sec. VI, aveva conosciuto la controcorrente inferiore nel Bosforo per la direzione presa dalle reti dei pescatori. Il conte Luigi Ferdinando Marsili, verso la fine del sec. XVII, le aveva sperimentate ...
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Comune della provincia di Foggia, con 8745 ab. Sorge, a 73 m. s. m., nella parte più settentrionale del Tavoliere, e propriamente in prossimità del punto in cui il Gargano si salda con l'Appennino. Ha, [...] datati da quel luogo): gli scrittori napoletani ritengono che egli vi costruisse un palazzo dopo aver ucciso un cinghiale e tenuto ; ma il suo diploma non ebbe effetto, e Ferdinando II, anziché punir quei cittadini della facile devozione mostrata ...
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LA FAYETTE, Marie-Madeleine, Madame de
Ferdinando Neri
Scrittrice, nata a Parigi, nel marzo del 1634, dai Pioche de la Vergne, famiglia di modesta nobiltà; morta a Parigi il 25 maggio 1693. Giovinetta, [...] e l'esempio delle proprie novelle a complicarne la trama, in cui s'intrecciano due storie d'amore, di sfondo spagnolo: vi ha gran parte l'analisi della gelosia, che, nell'episodio di Alfonso e Belasira, è raffigurata come un'ossessione irragionevole ...
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Compositore, nato a Verona il 12 luglio 1675, morto a Monaco di Baviera il 12 luglio 1742. Da ragazzo fu allievo, probabilmente, del veronese Giuseppe Torelli - vissuto a lungo a Bologna - e poi, a Modena, [...] successione di Spagna e vi fu nominato maestro dei concerti. Tornò a Monaco ai primi del 1714 e vi rimase sino alla morte. e delle sinfonie del tipo sammartiniano.
Il figlio Giuseppe Clemente Ferdinando, nato a Bruxelles nel 1709, morto a Verona nel ...
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ciccidi
ciccidì (cicidì), s. m. e agg. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Ccd, Centro cristiano democratico, partito politico costituitosi a Roma il 18 gennaio 1994; appartenente o sostenitore del Ccd. ◆ Il ciccidì...
palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....