RETROVIRUS
Ferdinando Dianzani
I r. costituiscono una famiglia di virus (Retroviridae) estremamente diffusa in natura e in grado di infettare praticamente tutti i vertebrati e, forse, anche animali [...] questo differente comportamento è forse da ricercarsi nel fatto che entrambi infettano i linfociti T, ma mentre gli HTLV vi inducono a bassa frequenza la trasformazione in senso tumorale, gli HIV producono sui linfociti un effetto citopatico letale ...
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GRADISCA d'Isonzo (A. T., 24-25-26)
Elio MIGLIORINI
Ferdinando FORLATI
Ettore PATUNA
Cittadina veneta, in provincia di Gorizia (10 km. da questa città e 12 da Monfalcone), posta presso l'Isonzo, [...] Gradisca, ma invano. La nuova guerra fra Venezia e Ferdinando III fu detta guerra di Gradisca perché centro di questa 1754, anno in cui tutt'e due furono definitivamente unite. Pio VI (con bolle 8 marzo e 20 agosto 1788) soppresse le cattedre ...
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MATERA (A. T., 27-28-29)
Paolo DE GRAZIA
Ernesto PONTIERI
Vincenzo VERGINELLI
Città dell'Italia meridionale, capoluogo, dal 1927, di una delle due provincie della Lucania. Il centro è posto a 401 m. [...] , consapevole dell'importanza strategica di Matera, la conquistò, vi spedì una colonia di orientali, ne fece una piazzaforte con costante fedeltà e aiuti, durante la guerra d' Otranto, Ferdinando I d'Aragona, che l'aveva risollevata e riscattata. D ...
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Città della Spagna centrale (Vecchia Castiglia), posta a 1114 m. sul mare, nell'alta valle dell'Adaja, affuente del Duero, allo sbocco della valle di Ambles, 120 km: a O.-NO. di Madrid. Ebbe nel passato [...] il mausoleo del principe Don Giovanni, figlio di Ferdinando e d'Isabella, opera stupenda del fiorentino Domenico per km. Prodotti principali sono il grano, il legname, la lana. Vi sono fabbriche di tessuti di lino e di lana, conce di pelli, fabbriche ...
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Nato il 14 settembre 1774, figlio cadetto del terzo duca di Portland, pervenne rapidamente al grado di maggior generale batteridosi in tutte le guerre condotte dall'Inghilterra contro la Francia rivoluzionaria. [...] poneva l'assedio a Genova. Entratovi nell'aprile vi fu raggiunto dal barone Sigismondo Trechi inviatogli dal in Sicilia rassegnandosi a vedervi riassunto il governo dal re Ferdinando. Rientrato in patria, accentuò la sua opposizione al gabinetto ...
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PORTOFERRAIO (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Gino SCARAMELLA
Leone Andrea MAGGIOROTTO
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Città e porto principale dell'Isola d'Elba, già capoluogo del circondario omonimo [...] franchigie a chi vi si stabilisse; i suoi successori prodigarono pur essi nuove cure e Ferdinando II nel 1647 2070 navi di 782.000 tonn. (di cui 610 di bandiera italiana) che vi sbarcarono 24.532 viaggiatori e 708.000 tonn. di merci e ne imbarcarono ...
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Antica provincia francese, che costituisce i due terzi del dipartimento dei Bassi Pirenei. È una regione che presenta varî aspetti, e dà un'impressione generale di ricchezza agricola e di benessere. Allo [...] le piante da foraggio e la vite (vini di Jurançon). Vi si pratica anche l'allevamento dei suini, delle oche, e nucleo feudale così costituito durò poco: passata la Navarra a Ferdinando il Cattolico (1512), solo il Béarn e la Bassa Navarra ...
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Città e porto della Sicilia orientale, in provincia di Siracusa, posta su una penisoletta che sporge verso mezzogiorno nella parte settentrionale della vasta insenatura, limitata rispettivamente a N. e [...] che portano il nome di Garzia e Vittoria e il viceré Ferdinando d'Avalos eresse nel 1570, sullo scoglio a 500 m. , non è in relazione con le qualità nautiche del porto. Nel 1926 vi approdarono 823 navi a vela, di complessive 10.383 tonnellate, e 25 ...
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Città dell'Abruzzo (prov. di Aquila), situata su una collina (750-800 metri) dominante da settentrione la vasta conca già riempita dal lago Fucino (o di Celano), dall'antico orlo del quale l'abitato dista [...] conte Pietro, uno dei più potenti fautori di Costanza e di Enrico VI contro Tancredi. E alla sua tutela e a quella di Berardo, partito angioino, accusò la madre d'esser ligia a Ferdinando e condusse senz'altro Iacopo Piccinino ad assaltarla nel suo ...
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VILLON, François
Ferdinando Neri
Poeta francese, nato a Parigi nel 1431; il suo cognome di famiglia era Montcorbier: quello di V., ch'egli portò poi sempre, gli venne da Guillaume de V., un ecclesiastico [...] rissa, ferì mortalmente un prete, e fuggì da Parigi; vi tornò l'anno seguente, dopo aver ottenute le lettere di comuni nella poesia del tempo; ma il V. li ha rinnovati, vi ha impresso il sigillo originale di uno spirito inquieto, sincero, ch'è ...
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ciccidi
ciccidì (cicidì), s. m. e agg. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Ccd, Centro cristiano democratico, partito politico costituitosi a Roma il 18 gennaio 1994; appartenente o sostenitore del Ccd. ◆ Il ciccidì...
palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....