ANGIOLINI, Luigi
Ettore Bonora
Nacque a Seravezza (Lucca) il 7 marzo 1750 da Giuseppe e da Anna Salvi da Pietrasanta. Fatti i suoi primi studi in Versilia, frequentò prima l'università di Pisa, quindi [...] Pio VI; quando poi il granduca fu cacciato dalla Toscana, l'A., con l'aiuto del Talleyrand, che gli era amico, riuscì a risparmiargli l'avvilimento di essere portato come ostaggio nella capitale francese. Chiamato a Vienna nel 1801 da Ferdinando III ...
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COLLOREDO, Fabrizio
Maria Rosa Pardi Malanima
Nacque in Friuli nel 1576 da Giovanna di Mels e da Fabio, discendente dal ramo della famiglia che aveva avuto come capostipite Vicardo di Guglielmo, vissuto [...] i quali esprimevano anche il timore che vi fossero dissapori fra la Toscana, da una di Giovan Battista Borghese, fratello del papa Paolo V. L'anno successivo fu inviato in Spagna Firenze si dedicò, come tutore diFerdinando II, alle cure del governo. ...
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DE ROSSI (De Rubeis), Ferdinando Maria
Pietro Messina
Nacque a Cortona (Arezzo) il 3 ag. 1696.
I De Rossi erano nobili: marchesi di Firenze e patrizi romani; di origine toscana, si erano trasferiti [...] quando, essendo stati cacciati i gesuiti dalla Spagna, si dovette decidere se accoglierli nello Stato 238; II, p. 165; V. Forcella, Iscrizioni delle chiese... di Roma, Roma 1869-1880, II, p. 43; III, p. 340; VI, p. 184; VII, p. 543; IX, p. 386; ...
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CALEPIO (Caleppio), Pietro
Carlo Capra
Discendente dell'antica famiglia comitale, nacque a Bergamo nel 1762. Nulla sappiamo dei suoi studi ("uomo più zelante che dotto" lo chiamerà il Valeriani), né [...] Ferdinando; ma nulla di quanto sappiamo sul suo conto permette di con quella a ministro plenipotenziario in Spagna, con trattamento di 64.000 lire annue. Il cura di A. Bertoldi, I-VI, Firenze 1928-33, ad Indicem;E. Veggetti, Note inedite di Eugenio ...
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FARRO, Matteo
Giuseppe Masi
Nato a Bellosguardo (Salerno) il 13 marzo 1779 da Giuseppe e da Isabella Marmo, fece i suoi studi nel seminario di Diano (l'odierna Teggiano), dove ebbe come compagno di [...] Ferdinando I per Lubiana, i fratelli Domenico e Gabriele Abatemarco e altri liberali di Salerno e di bagno penale di Nisida (Napoli). Nel luglio del 1854 vi contrasse il G. Spini, Mito e realtà della Spagna nelle rivoluzioni italiane del 1820-21, ...
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PARISIO, Cataldo
Giuseppe Marcocci
– Nacque in Sicilia, forse a Sciacca, nel 1455, ma le circostanze dei suoi natali e dei suoi primi anni di vita restano poco chiare. Allievo dell’umanista bizantino [...] servizio del re Ferdinandodi Napoli e che stava lavorando a un poema sulle città italiane, di cui non si Spagna tale incarico era stato assolto dal celebre umanista António de Nebrija. Al clima di festa, tuttavia, si sostituirono in breve toni di ...
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PANDOLFI, Domenico
Fabrizio Longo
PANDOLFI (Pandolfi Mealli), Domenico (in religione Giovanni Antonio). – Secondogenito di Giovanni Battista Pandolfi e quartogenito di Verginia Bartalini, fu battezzato [...] Ferdinando Carlo arciduca d’Austria» (governatore del Tirolo) e dedicate rispettivamente all’arciduchessa Anna e a Sigismondo Francesco d’Austria, fratello minore dell’arciduca (ed. facsimile a cura di E. Gatti-F. Longo, Magdeburg 2011). Non vi ...
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CIBO MARI, Lorenzo
Franca Petrucci
Di origine genovese, nacque intorno alla metà del sec. XV da Domenico De Mari e da una donna spagnola che il padre aveva sposato in Spagna, pur avendo lasciato a Genova [...] del Sacro Collegio, fu presente qualche mese dopo alla cerimonia della consegna delle lettere diFerdinando d'Aragona al papa, da parte del principe Federico.
Quando Alessandro VI si allontanò da Roma, il 27 maggio 1496, per non essere costretto a ...
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CIMINNA, Guglielmo Ventimiglia barone di
Pietro Burgarella
Nacque tra il 1484 e il 1490, probabilmente a Ciminna (Palermo) da Paolo, barone di quella terra, e da Giovannella Moncada. Cresciuto in ambiente [...] altro, nutre odio verso la Spagna, il re Ferdinandoeil suo rappresentante in Sicilia Ugo Moncada. Nel Parlamento congregato nel marzo 1516 è tra quelli che sostengono decaduta, in seguito alla morte di re Ferdinando, l'autorità del viceré, e quando ...
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LUCARELLI, Giambattista
Federico Masini
Nacque a Montelevecchie (oggi Belvedere Fogliense, frazione di Tavullia), nel Pesarese, nel 1540 da Gregorio e Camilla Perti. Rimasto orfano, nel 1554 entrò nell'Ordine [...] ritorno in Spagna per trovare dodici religiosi disposti a seguirlo in tale impresa e, tra costoro, vi fu il granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici. Anche queste suppliche - come le precedenti - rimasero inascoltate.
Il L. morì nel convento di ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...