Figlio (Madrid 1713 - Villaviciosa, Madrid, 1759) di Filippo V e di Maria Luisa Gabriella di Savoia; successo al padre (1746), fu uomo mediocre ma ebbe la ventura di potersi servire di ministri come J. de Carvajal y Lancaster e il marchese della Ensenada. Dopo la pace di Aquisgrana (1748), seguì una politica di astensione dai grandi problemi internazionali e rimase neutrale, anche se su posizioni implicitamente ...
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Nato a Napoli da Carlo (poi III come re di Spagna) e da Maria Amalia Walpurga di Sassonia, il 12 gennaio 1751, morto a Napoli il 4 gennaio 1825. Era il terzo maschio e gli toccò di regnare in Napoli perché [...] Dopo che Gioacchino Murat, vinto, abbandonò Napoli, F. vi fece ritorno, e, in relazione al nuovo ordinamento uniforme , Roma 1922; A. Simioni, Nell'intimità di una reggia (lettere di Ferdinando IV di Napoli a Carlo III di Spagna), in Rass. stor. del ...
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Città della Spagna (6.497.124 ab. nel 2018), capitale dello Stato e capoluogo dell’omonima provincia. Situata nella Nuova Castiglia, sorge sulla Meseta, alle pendici meridionali della Sierra de Guadarrama, [...] Tacca (1640); all’interno, notevoli affreschi di G.B. Tiepolo, di C. Giaquinto e di A.R. Mengs. Sotto FerdinandoVI il genere praticato da Sacchetti continuò (convento delle Salesiane, costruito nel 1750 da F. Carlier, poi palazzo di Giustizia). Nel ...
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Quinto figlio (1716-1788) di Filippo V di Spagna, ma primogenito dei nati dal suo secondo matrimonio con Elisabetta Farnese; per parte della madre, nata da un Farnese figlio d'una Medici, ereditò la successione [...] di togliergli il regno. Nonostante il trattato di Aquisgrana (1748), il quale stabiliva che C., succedendo al fratellastro FerdinandoVI di Spagna, avrebbe dovuto lasciare i regni di Napoli e di Sicilia al fratello Filippo, C. riuscì a passare ...
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Figlia (Versailles 1727 - ivi 1759) di Luigi XV. Si adoperò perché al marito Filippo di Borbone venisse assegnato il ducato di Parma e Piacenza, nel quale esercitò la sua influenza per orientarne la politica [...] , e protesse G.-L. Du Tillot, che riuscì a far nominare ministro delle Finanze e poi, alla morte di FerdinandoVI di Spagna (1759), ministro segretario di stato. A rafforzare l'orientamento filofrancese, avvicinando Parma all'Austria e rinsaldando l ...
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Pittore (Molfetta 1703 - Napoli 1765). A Napoli, dove si recò nel 1719, fu allievo di N. M. Rossi e forse di F. Solimena. Nel 1723 si stabilì a Roma e collaborò con S. Conca, con il quale nel 1730 si recava [...] , 1749-52 e chiesa del Suffragio) e a Pisa (cattedrale, 1752). Fu in Spagna, pittore di FerdinandoVI (1752) e poi direttore dell'Accademia di S. Ferdinando; alle sue soluzioni guardò anche F. Goya. Lavorò per i castelli reali di Aranjuez e del Buen ...
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Città della Spagna settentrionale (182.302 ab. nel 2008), capoluogo della provincia e della comunità autonoma della Cantabria, situata sul Mar Cantabrico 350 km circa a N di Madrid. Porto atlantico, ha [...] Laredo e San Vincente de la Barquera. Il commercio con l’America gli diede nuovo impulso e nel 1753 fu riconosciuto puerto habilitado, cioè avente diritto a commerciare con le terre d’oltreoceano. Nel 1755 ottenne da FerdinandoVI il titolo di città. ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] quello stesso anno salito al trono di Aragona il marito Ferdinando, si venne a realizzare un’unione fra i due , di H. del Castillo (sec. 15°-16°) ecc., e nei poeti che vi parteciparono, da A. Álvarez de Villasandino (sec. 14°-15°) e F. Imperial ...
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Grande stato dell'America Meridionale, il secondo per estensione territoriale e per popolazione, già denominato Provincie Unite del Río de la Plata. Il nome Argentina, oggi di uso comune, è una forma latinizzata [...] , si rifiutò di eseguirlo, se prima il re non fosse stato da lui informato di tutte le clausole. Pare, difatti, che FerdinandoVI e gli altri ministri ignorassero la vera natura del trattato negoziato dal Carbajal, in modo che, fra per le proteste ...
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ciccidi
ciccidì (cicidì), s. m. e agg. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Ccd, Centro cristiano democratico, partito politico costituitosi a Roma il 18 gennaio 1994; appartenente o sostenitore del Ccd. ◆ Il ciccidì...
palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....