GADDI, Jacopo
Fabio Tarzia
Nacque a Firenze nei primi anni del sec. XVII. Il padre Camillo, primogenito di Jacopo Pitti - insigne studioso e politico - e di Maddalena di Sinibaldo Gaddi, aveva assunto [...] da parte diFerdinando II - di G. Chiabrera, per cura di F.L. Mannucci, Torino 1926, pp. 209-211; G. Negri, Istoria degli scrittori fiorentini, Ferrara 1722, pp. 326-328; D. Moreni, Bibliografia storico-ragionata della Toscana, Firenze 1805, I ...
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BATTINI, Costantino (al secolo Lazzaro Agostino)
Nicola Tanda
Nacque a Lerici, dove il padre Niccolò era medico, il 13 ott. 1757. La madre, Maria Domenica Bonifazi, alla morte del marito condusse gli [...] vicario generale apostolico, per il riordinamento del suo istituto e da Ferdinando III fu chiamato a leggere teologia dommatica nell'università di Pisa. Conoscitore di lingue orientali, scrisse un commentario della Cosmogonia Mosaica (Firenze 1817 ...
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ADEMOLLO, Alessandro Felice
Arnaldo D'Addario
Nacque a Firenze il 20 nov. 1826 da Ardario e da Rebecca Sbolgi. Di opinioni liberali moderate, collaborò ad alcuni dei periodici toscani del periodo costituzionale. [...] Toscana e dell'Italia; e scrisse anche, nel 1848, su Il Popolano, assumendovi una posizione di critica stimolatrice verso i Revere, Ferdinando Martini ed altri. Nel 1860 tornò a collaborare a Il Lampione, risorto ad opera del Lorenzini e di Angelo ...
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BARTOLOMMEI SMEDUCCI, Mattias Maria
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze :il 14 ag. 1640 da Girolamo e Caterina Frescobaldi. Giovanissimo, segui con interesse l'attività patema, tutta volta alla riforma [...] Girolamo e Ferdinando.
Nel 1676 venne pubblicata a Roma la commedia Il finto marchese nella quale ritornano, con monotona fedeltà, i personaggi e le situazioni delle opere precedenti.
L'azione comica nasce da un fortuito scambi? di ritratti, avvenuto ...
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CAPEZZALI, Bonavita
Martino Capucci
Nacque a Pisa il 20febbr. 1604 da Alessandro e Clarice Roncioni. La famiglia era di antica origine corsa, ma risiedeva a Pisa da tempo.
Nell'università pisana il [...] ricoperto la carica di vicerettore, nella quale, per volontà del granduca Ferdinando II, che , Storia della Toscana. Biografia, I, Fiesole 1843, p. 378; G. Imbert, Il "Bacco in Toscana" di F. Redi e la poesia ditirambica, Città di Castello 1890, ...
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Scrittore (Firenze 1878 - ivi 1928). Fu pittore e poeta, e per molti anni giornalista alla Nazione, ove tenne anche la rubrica di critica drammatica. La sua arte si riallaccia alla letteratura toscana [...] felice nella resa dell'ambiente agreste-venatorio. Fra le sue opere: Novelle toscane, 1913; Novelle selvagge, 1918; Novelle incredibili, 1919; Uomini e bestie, 1920; Vita di tutti i giorni, 1920; Il libro dell'amore, 1920; Natio borgo selvaggio, 1922 ...
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fiorentino
agg. e s. m. [lat. Florentīnus, agg. di Florentia «Firenze»; cfr. la forma latineggiante Fiorenza del nome della città, frequente nell’uso poet. (anche in Dante) e in quello dialettale di varie parti d’Italia]. – 1. agg. Di Firenze,...
molle
mòlle agg. [lat. mŏllis]. – 1. a. Che cede al tatto o alla pressione; si contrappone direttamente a duro, ed è quindi sinon. di tenero, morbido, soffice, comune però solo in determinate locuz.: le parti m., del corpo umano o animale;...