FASSINI, Vincenzo Domenico
Carlo Fantappiè
Da non confondersi con altri Fassini a lui contemporanei, con nome parzialmente identico, originari dello stesso luogo e ugualmente appartenenti all'Ordine [...] uffici presso P. M. Paciaudi per ottenere un posto nell'università diParma. Andato a vuoto questo tentativo per le pregiudiziali del duca Ferdinando contro i regolari (cfr. Il giansenismo in Italia..., I, 2, pp. 79, 84), in quello stesso anno lasciò ...
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MANARA, Prospero Valeriano
Marica Roda
Nacque a Borgo Val di Taro, nel Ducato diParma, il 14 apr. 1714, primogenito di Marcello e Caterina Pellegrini. Famiglia di notabili di provincia, i Manara erano [...] parmensi, Parma 1974, ad vocem; M. Petroboni Cancarini, Camillo Ugoni, letterato e patriota bresciano. Epistolario, I-IV, Milano 1974-78, ad ind.; M. Turchi, Problemi politici e rapporti umani nella corrispondenza tra il duca Ferdinandodi Borbone e ...
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PEZZANA, Angelo
Marica Roda
PEZZANA, Angelo. – Nacque a Parma il 17 febbraio 1772 da Giuseppe e da Teresa Droghi.
Il padre (1735-1802), discreto letterato, era stato collaboratore di Guillaume-Léon [...] nel Parmense: la confusa transizione dal Ducato diFerdinandoI all’amministrazione francese, l’Impero napoleonico, la restaurazione ducale e il Regno d’Italia.
A fine Settecento la Reale Biblioteca diParma (Biblioteca Palatina dal 1865), come del ...
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GIUDICI, Carlo Maria
Giuseppe Stolfi
Nacque il 25 marzo 1723 a Viggiù, presso Varese, da Giovanni Battista e Orsola Buzzi (Caprara). Il padre era intagliatore, ossia scultore di ornati, della Fabbrica [...] C.G. Firmian in cui egli rivendicò i propri titoli: l'aggregazione all'Accademia diParma culla del nuovo gusto, la pubblicazione di una Riflessione in punto di belle arti (1775), il proposito di curare una riedizione del Trattato dell'arte della ...
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GREGORI, Carlo Bartolomeo
Nicola Iodice
Nacque a Lucca il 18 apr. 1702 da Pellegrino di Tomeo e Maria di Nardi. Pochi mesi dopo la sua nascita la famiglia, di umili origini, si trasferì a Firenze in [...] del giovane neo duca diParma Don Carlosdi Borbone (Roma, Gabinetto naz. delle stampe) da una tela di G. Pignatta. Dalla corte ebbero modo di formarsi e farsi conoscere rapidamente. I nomi di A. Scacciati, C. Faucci, del figlio Ferdinando e dell' ...
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LIPPARINI, Ludovico
Francesca Franco
Nacque a Bologna il 17 febbr. 1800 da Giuseppe e da Francesca Tarin. Trasferitosi a Venezia sin dal 1817, iniziò a studiare con L. Cozza e si perfezionò all'Accademia [...] i cinquecentisti toscani e, in particolare, le opere di Fra' Bartolomeo (Bartolomeo di Paolo); tornato per breve tempo a Bologna, fu poi a ParmaFerdinandoI (1840 circa: Vienna, Österreichische Galerie Belvedere; incisione di D. Gandini su disegno di ...
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GONZAGA, Ferrante
Raffaele Tamalio
Unico figlio maschio di Cesare, signore di Guastalla, duca di Ariano, principe di Molfetta e conte di Giovinazzo, e di Camilla Borromeo, sorella di s. Carlo, nacque [...] -1398, 2571; Arch. di Stato diParma, Gonzaga di Guastalla, bb. 5-9, 17-20, 27-29, 50/1-52, 53/1-62, 83-85; Guastalla, Bibl. comunale, Fondo Mossina, Fonti guastallesi, Trascrizione delle lettere ai Gonzaga, I, pp. 141-204 (lettere di T. Tasso al G ...
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DELLA CELLA, Guglielmo
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque a Piacenza il 27 sett. 1817 da Giuliano e Antonietta Gazola; studiò ingegneria a Vienna presso l'accademia militare. Si sposò tre volte: con Angela [...] diParma, 18 ag. 1857).
Il 18 apr. 1859 iniziò la costruzione della chiesa di S. Savino a Rezzanello, voluta dal conte Ferdinando 1875 il D. fu impegnato nel cantiere del duomo dove diresse i restauri finanziati dal canonico G.B. Rossi. Si tratta del ...
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GUADAGNINI
Nadia Carnevale
Famiglia di liutai operante tra Piacenza, Milano, Parma e Torino, la cui discendenza, grazie alla trasmissione del mestiere di padre in figlio, ha mantenuto una linea costante [...] Borbone e poi del suo successore Ferdinando. A Parma egli rimase fino al maggio 1771, quando si trovò senza commissioni a causa della decisione del governo locale di revocare le pensioni a tutti i musicisti.
La produzione del periodo parmense segna ...
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CANTONI (Cantone), Simone
Ennio Poleggi
È il rappresentante più noto di una famiglia di architetti, attiva da molte generazioni, che doveva concludere con lui e con il fratello Gaetano la sua discendenza. [...] all'Accademia diParma, il C. nel 1768 vi si diplomò e vinse il premio.
Non a caso a Parma in quegli trovò nel conte Serbelloni un cliente esigentissimo. Nel 1775 gli consegnava i disegni per il palazzo a Porta Orientale che nel 1780 era terminato ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....