. Così era detta la lira di Mantova coniata durante il principato dei duchi Vincenzo I, Francesco IV e Ferdinando Gonzaga (1587-1626). Al dritto portante lo stemma e il nome dei principi univa nel rovescio [...] principi vicini della stessa casa, e si trovano ricordati gli anselmini di Bozzolo e di Guastalla. Nelle stesse tariffe v'è ricordo di denari da 5 anselmini di Mantova, Parma e degli Spinola, valutati lire sei; probabilmente, per il ragguaglio con ...
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GIULIO II, papa
Alessandro Pastore
Giuliano Della Rovere nacque ad Albisola, presso Savona, il 5 dic. 1443 dalla modesta famiglia di Raffaello e di Teodora di Giovanni Manirola. A essi il Della Rovere [...] l'appoggio della Francia e del re Ferdinandodi Napoli, la cui politica egli aveva sostenuto parmi più vecchio per questa raditura la metà" (Dionisotti, pp. 163, 168).
I progetti del pontefice rimasero tuttavia immutati (il papa, scrissero allora i ...
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PIO V, papa, santo
Simona Feci
PIO V, papa, santo. – Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), all’epoca ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeri.
Nel [...] inquisitoriale a Pavia. Nel 1543, a Parma, pronunciò le conclusioni pubbliche del capitolo i cardinali e i canonisti incaricati di pronunciarsi in merito alla legittimità o meno dell’abdicazione di Carlo V e della successione del fratello Ferdinando ...
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Venezia nella Grande guerra
Bruna Bianchi
Il periodo della neutralità
La crisi economica
Non è più lo spettacolo di una crisi, è l'immagine di una rovina. […] Laboratori chiusi; cantieri agonizzanti; [...] di destinazione. Tra il 7 e l'8 novembre 700 veneziani, che avrebbero dovuto recarsi a Parma, furono improvvisamente dirottati verso Ferrara. Nei giorni precedenti i Carli e Ferdinando Annichiro furono condannati a 10 giorni di reclusione il 28 ...
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L'assistenza e la beneficenza
Dennis Romano
Introduzione: l'ideologia della beneficenza
Debbe il mercante essere largo a porgere la mano al povero, et farli elemosina della sua facultà quanto si extende, [...] di Ragusa e avesse servito Alfonso e Ferdinandodi 50 ducati in contanti e in natura (61); e Aldo Manuzio dispose un legato a vantaggio di due delle figlie del servo Hilario Botiro da Parma , p. 126.
121. M. Sanuto, I diarii, XLVII, coll. 81-84. V. ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] viva la pace".
Sempre Ferdinando Martini, che in quegli anni lo seguiva con occhio cinico non privo di ammirata ironia, osservava sé e per i suoi candidature nei blocchi nazionali, facendo presentare solo il De Ambris a Parma, come candidato unico ...
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MERISI, Michelangelo (detto il Caravaggio). – Figlio di Fermo e di Lucia Aratori, nacque verosimilmente il 25 sett. 1571 a Milano, dove fu battezzato il 30 dello stesso mese, e non a Caravaggio, dove i [...] Parma per prendere l’ «appunto prezioso» di cui parlò Longhi: «un pensiero, allora nuovo di zecca, di Annibale Carracci nella “Deposizione” dei Cappuccini a Parma Del Monte al granduca di Toscana Ferdinando de’ Medici; infine i due esemplari del ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] consistenti modifiche, e i lavori probabilmente s'interruppero dopo la partenza (1545) di Pier Luigi Farnese per Parma.
Nel frattempo, dal ceduto nel 1574 dal nipote Antonio, figlio di Orazio, al granduca Ferdinando de' Medici). In questi disegni - ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] di stanza a Firenze; i fratelli Nardi, e cioè Augusto, Alfonso, Clarissa, Penelope, Amalia; Verulo e Alcibiade Bartorelli; Enrico e Nicola Kutufá; Ferdinando Baldesi, forse un impiegato di la fama di "forte verista": nel 1870 a Parma; nel 1873 ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] dell'Alta Italia, cui avrebbero potuto eventualmente aderire anche i ducati di Modena e Parma. La cosa era invece tutt'altra per un toscano di razza, giustamente orgoglioso di quanto all'incivilimento d'Italia avevano conferito sia la Repubblica ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....