IMBRIANI, Paolo Emilio
Giuseppe Paladino
Nato a Napoli il 31 dicembre 1808, morto ivi il 3 febbraio 1877. Il padre, Matteo, fu deputato al parlamento napoletano del 1820-21. Dopo che fu restaurato l'assolutismo [...] nel 1821, l'I. seguì il padre nell'esilio a Roma e a Firenze e, in seguito all'amnistia concessa da Ferdinando II, tornò a Napoli. Si occupò di studî letterarî, collaborando al Progresso e alla Temi Italiana con articoli di esegesi dantesca e d'altro ...
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TONDI, Matteo
Giuseppe CHECCHIA-RISPOLI
Mineralogista, nato nel 1762 a Sansevero, morto a Napoli il 16 novembre 1835. Si laureò in medicina a Napoli. nel 1783. Fu uno dei primi a diffondere in Italia [...] sue lezioni e le sue opere fu inviato da Ferdinando IV a Vienna, allo scopo di rendersi edotto delle ultime vedute della scienza. Da mineralogica, che regalò in seguito all'università diNapoli. I risultati delle sue osservazioni sono raccolti nei 40 ...
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ZURLO, Giuseppe
Alessandro Cutolo
Nato a Baranello del Molise il 6 novembre 1757, morto a Napoli il 10 novembre 1828. Venuto a Napoli dal Molise, educato alla scuola di Gaetano Filangieri; fu inviato, [...] , ma anche gli avversarî ne riconoscono i meriti come economista.
Opere: Stato della r. Sila, Napoli 1862-67, voll. 3; Rapporto generale sulla situazione del regno diNapoli per gli anni 1806-11, Napoli 1813; Rapporto al Parlamento nazionale, ivi ...
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Figlia primogenita diFerdinando III Gonzaga di Guastalla, nacque nel 1655; sposò nel 1671 Ferdinando Carlo Gonzaga, duca di Mantova, recando in dote le terre di Suzzara e Reggio che dovevano indennizzare [...] . Quando, nel 1678, Ferdinando III di Guastalla morì, lasciando il suo feudo alle due figlie Anna Isabella e Maria Vittoria, un lontano parente residente a Napoli, l'abate Vincenzo Gonzaga, figlio di Giovanni Andrea conte di San Paolo, spogliatosi ...
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ROSAROLL, Cesare
Mario Menghini
Patriota e soldato, nato a Roma il 29 novembre 1809, morto alla difesa di Venezia il 27 giugno 1849. Condotto dal padre prima in Spagna, poi in Grecia, insieme con i [...] Vito Romano e il tenente Francesco Angelotti, con i quali teneva discorsi caldi di amor patrio; e insieme decisero di uccidere il re Ferdinando II di proclamare a suo successore Carlo principe di Capua, che avebbe dovuto elargire la costituzione ...
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Nacque da Artale. Ancora giovanissimo, fu imprigionato per aver ferito il cognato Enrico Ventimiglia, marchese di Geraci; liberato, passò nel regno diNapoli, dove militò al seguito di Consalvo di Cordova [...] Ferdinando il Cattolico lo autorizzò a ritornare in Sicilia e gli conferì prima la carica di stratigò di Messina e poi quelle di Moncada, e la diceria alimentò i nuovi tumulti scoppiati sotto il viceré Ettore Pignatelli di Monteleone. Tornata poi la ...
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Nato a Calvanico (Salerno) il maggio 1804, morto a Caserta il 3 agosto 1880. Avvocato celebre, fu nominato nel 1848 Procuratore generale della Gran Corte criminale diNapoli. Ministro dell'interno nel [...] , non poté evitare che s'ingaggiasse la discussione tra i deputati e Ferdinando II, a proposito delle riforme da introdursi nello statuto. C. tornò a Napoli e partecipò attivamente al movimento che precedette l'arrivo di Garibaldi. Nominato ministro ...
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Nato a Calvanico (Salerno) il 7 gennaio 1743, giustiziato a Napoli il 7 dicembre 1799. Nel 1771 la pubblicazione della Teologia attirò su di lui l'attenzione del Tanucci, che lo creò dapprima rettore e [...] fogli contrarî al potere regio, e condannato a morte.
Bibl.: A. Vannucci, I martiri dell'unità italiana, Firenze 1860; V. Cuoco, Saggio storico della rivoluzione diNapoli, ed. Cortese, Firenze 1926; M. D'Ayala, Le vite degli italiani benemeriti ...
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Con deliberazione 3 febbraio 1910 il R. Commissario della Consulta araldica ha autenticato l'albero genealogico presentato dalla famiglia napoletana Castriota Scanderbeg, attualmente fiorente, col titolo [...] Corte della Vicaria diNapoli aveva emanato un decreto che li riconosceva quali discendenti non di Giorgio Castriota, attraverso il Ferdinando e l'Achille sopra ricordati, bensì di un Alessandro Castriota Scanderbeg, marchese di Atripalda, il quale ...
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Giureconsulto e uomo politico, nato a Caggiano, presso Salerno, il 21 gennaio 1759, morto a Napoli il 9 agosto 1818. Fuggito da Napoli appena si scoprì la congiura giacobina del 1794, spiegò proficua azione, [...] e il 1815, tanto da Giuseppe Bonaparte e da Gioacchino Murat, quanto da Ferdinando IV di Borbone, che gli affidò l'ufficio di consigliere della Corte suprema di giustizia in Napoli. L'A. fu vivace scrittore politico. Nel 1797, fondò a Milano, con tre ...
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ferrandino
s. m. [dim. merid. del nome Ferdinando]. – In numismatica, il ducato d’oro fatto coniare nella zecca di Napoli nel 1465 da Ferdinando I d’Aragona; anche, il carlino d’argento dello stesso sovrano coniato nella zecca di Sulmona.
armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...