DELFINI, Egidio
Katherina Walsh
Non ci è nota la data della sua nascita, che deve tuttavia porsi, tenendo conto della sua successiva carriera, in un'epoca anteriore al 1440. Le fonti francescane lo [...] a quello che perseguiva il ministro generale. Il D. non riuscì a ottenere l'appoggio diFerdinando ed Isabella contro lo Ximénez: non fu perciò in grado di portare a termine che ben poco del suo piano originario.
Si riportò quindi in Francia ...
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SPINELLI, Giovanni Battista
Vittoria Fiorelli
– Figlio di Troiano e di Maria Caracciolo, non si conoscono con certezza luogo e data di nascita.
Cavaliere napoletano del seggio di Nido, dottore utriusque [...] la sua fedeltà aragonese nonostante le pressioni dei rappresentanti di Francia e i rischi, in patria, per la sua famiglia Ferdinando per sostenerlo nella successione in Castiglia, contesa dal genero. La benevolenza del sovrano gli fruttò la carica di ...
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GRASSI, Alfio
Emanuele Pigni
Nacque ad Acireale, presso Catania, il 2 ag. 1766 da Nicola e da Maria Vasta. Di famiglia benestante, ebbe un'ottima educazione letteraria (studiò con passione Livio e Plutarco), [...] il G. tornasse in servizio attivo durante i Cento giorni, e rimase a mezza paga anche dopo la seconda abdicazione dell'imperatore, rifiutando l'incarico di aiutante di campo di Carlo Ferdinando d'Artois, duca di Berry. Viaggiò in Grecia e in Turchia ...
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BALASSI, Mario
Renzo Chiarelli
Nacque a Firenze nel 1604, e fu affidato in giovane età, per la sua educazione artistica, a Iacopo Ligozzi, veronese attivo in Firenze. Morto il maestro, passò alla scuola [...] per incarico diFerdinando Brandoni, fiorentino abitante in Roma, dipinto che fu portato poi "in Castiglia" ( giorni, l'artista, molto devoto, diede ordine che fossero distrutti i quadri "sconvenienti" da lui dipinti, ordine che, peraltro, non ...
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JOVERNARDI (Jobernardi, Giovenardi), Bartolomeo (Bartolomé)
Luca Mancini
Nacque a Roma intorno al 1604. Scarse sono le notizie pervenuteci sulla giovinezza e la formazione di questo arpista e teorico [...] di Spagna Filippo IV; soltanto nel 1632 lasciò l'Italia, soggiornando prima a Barcellona, al servizio del cardinale infante Ferdinando e Castiglia, l'altra a una improrogabile azione di moralizzazione tra gli amministratori della giustizia in tutti i ...
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Sancio Garces III il Grande
Sancio Garcés III il Grande
Re di Navarra (m. 1035). Figlio di García Sánchez II. Salito al trono (995 ca.), accrebbe i propri domini non solo a danno degli arabi (gran parte [...] la Navarra e al suo tempo risale l’introduzione in essa della riforma di Cluny. Morendo, divise lo Stato tra i suoi quattro figli (la Navarra a García, la Castiglia a Ferdinando, Sobrarbe e Ribargoza a Gonzalo, l’Aragona al bastardo Ramiro), il che ...
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Figlio (n. Coimbra 1345 - m. 1383) di Pietro I il Giustiziere, salì al trono nel 1367. Alla morte di Pietro il Crudele re diCastiglia (1369) lottò a lungo, ma senza successo, per ottenere quel regno. [...] Favorì la marineria e il commercio portoghese, che assunsero grande sviluppo. Sposò Eleonora Teles, divorziata da João Lourenço da Cunha. Con lui ebbe termine la linea maschile borgognona, iniziata con ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
molle
mòlle agg. [lat. mŏllis]. – 1. a. Che cede al tatto o alla pressione; si contrappone direttamente a duro, ed è quindi sinon. di tenero, morbido, soffice, comune però solo in determinate locuz.: le parti m., del corpo umano o animale;...