CALTABELLOTTA, Giovanni Vincenzo de Luna e Rosso e Spadafora conte di
Giuseppe Scichilone
Nacque, probabilmente, a Palermo, nella seconda metà del sec. XV e, giovanetto, assistette, l'11 luglio 1478, [...] alla giurisdizione dei tribunali cittadini.
Dopo la morte di Ferdinando d'Aragona, nel gennaio 1516, la maggior parte della C., temendo di essere travolto dalla sommossa, cercò scampo nella fuga. Con Sigismondo e un altro dei suoi figli, riuscì a ...
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MACHIAVELLI, Ristoro
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 19 ag. 1552 da Ristoro di Lorenzo e dalla seconda moglie di questo, Simona di Ludovico Alamanni. Era il penultimo di sei figli, tre maschi e tre [...] sottovalutando il pericolo, non si misero in salvo con la fuga. Dopo Cosimo Rinieri fu Orazio Pucci a essere catturato, il il suo nome era citato in una lettera da Roma del cardinale Ferdinando de' Medici al granduca.
Nel maggio 1575 la cattura del ...
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IMPERATORE, Francesco
Salvatore Fodale
Nacque probabilmente a Palermo, città da cui proveniva la sua famiglia. La più antica notizia che lo riguarda risale al 7 maggio 1517, quando la Municipalità di [...] marzo 1516 dopo la notizia della morte del re Ferdinando il Cattolico. Il fratello maggiore, Cesare, entrato nella Furono catturati anche Vincenzo Di Benedetto, che aveva favorito la sua fuga, e Giovanni Vincenzo, con il figlio Claudio. Da Napoli, ...
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CALDESI, Vincenzo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Faenza il 2 ag. 1817 da Clemente, pittore e ceramista, e da Marianna Angiolini, in una famiglia che già aveva offerto prove di acceso liberalismo. Nei [...] Sicilie: ma, con la concessione dello statuto da parte di Ferdinando II, il progetto non ebbe più seguito.
Colmo d'entusiasmo elettori, il C. declinava il mandato sostenendo che la fuga del papa aveva praticamente svuotato di ogni potere gli organi ...
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DELLA TORRE, Luigi Antonio
Gino Benzoni
Unico figlio di Filippo Giacomo di Gianfilippo e di Teresa Rabatta, nacque nel 1662 (fu battezzato, nel giugno, nel duomo di Gorizia), venendo, quindi, nel 1670-80, [...] masso centrato da una cannonata, subito si diedero a precipitosa e disordinata fuga.
Il D. morì a Duino il 17 genn. 1723.
Dalla , canonico a Passavia - e vicario di quel vescovo (Raimondo Ferdinando Rabatta suo zio materno) - che morì nel 1768, a ...
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GUARNA, Giovanni
Francesco Storti
Nacque presumibilmente nel primo quarto del sec. XV, terzogenito di Nicola (Cola) Matteo, nobile salernitano di antica schiatta, procuratore e oratore del conte Sforza, [...] uno dei più salutari per il consolidamento dell'autorità del re Ferdinando in Principato Citra: "et credo che la cità de Salerno se sostenere così Salerno. Anche a Milano però la notizia della fuga del G. fece scalpore, e non furono pochi coloro che ...
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FEDERICI, Vincenzo, detto Capobianco
Giuseppe Masi
Nacque nel 1772 ad Altilia, piccolo casale nei pressi di Cosenza, posto su un'altura prospiciente il Savuto, un fiume che segna il confine tra le due [...] il Murat e a valutare la possibilità di Ferdinando re costituzionale. La propaganda angloborbonica ebbe così facile F., ma questi, per salvare la sua gente, si dette alla fuga.
L'energica azione militare convinse il F. ad intensificare l'agitazione. ...
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PALEOLOGO, Flaminio
Laura Turchi
PALEOLOGO, Flaminio. – Nacque a Casale Monferrato nel 1518, figlio naturale di Giovanni Giorgio, ultimo marchese di Monferrato, e di una donna «di bassa condizione» [...] da tramite fra i casalesi, Emanuele Filiberto di Savoia e Ferdinando Álvarez di Toledo duca d’Alba, tramite il diplomatico spagnolo rocca di Goito vicino a Mantova, per impedirne la fuga.
Paleologo morì in carcere il 24 maggio 1571, ufficialmente ...
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DEL CARRETTO, Giovanni, marchese del Finale
Giovanni Nuti
Figlio di Lazzarino (II), marchese del Finale, e di Caterina - di cui si ignora il casato -, nacque nel primo decennio del sec. XV.
Morto Lazzarino, [...] L'anno seguente, conquistato il Finale e messo in fuga Galeotto, il nuovo doge Ludovico Fregoso decise di liberare l'ammiraglio aragonese Bernardo Villamarino con 12 galee di re Ferdinando. Per approfittare della situazione, Genova ruppe gli indugi ...
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CARROZ, Berengario
Evandro Putzulu
Terzo di questo nome, figlio unico di Violante Carroz e del suo primo marito, Poncio di Senesterra, capitano dell'armata inviata in Sardegna nel 1378 e quivi deceduto [...] visconte venne sanguinosamente sconfitto e messo in fuga.
Tuttavia la vittoria rimase senza frutti; d'Aragona, Padova 1962, pp. 125, 158 ss.; A. Boscolo, La politica italiana di Ferdinando I d'Aragona, in Studi sardi, XII(1954), pp. 13, 16, 18, 44, ...
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