PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] , Lutero e Melantone.
Dedicata al re dei Romani Ferdinando d’Asburgo, l’opera rappresenta la prima riflessione teologica epoca, segnata dalla scomparsa degli antichi protettori, dalla fuga Oltralpe di numerosi amici lucchesi e dall’inasprirsi della ...
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BALBI, Girolamo
Gerhard Rill
Nato a Venezia nel dicembre di un anno imprecisato verso la metà del sec. XV, appartenne alla oscura famiglia Accellini (Azalini), ma si chiamò sempre Balbi (nome di una [...] vide costretto ad una seconda redazione del suo libello polemico (De fuga Balbi), apparsa dopo il 1496. Da Parigi il B. si entrate della prepositura di Presburgo ed entrò al servizio di Ferdinando, che gli concesse il vescovato di Gurk (fu consacrato ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] trovava dopo la fuga da Siena, città originaria della sua famiglia, in quel tempo nel caos delle violenze e dei disordini politici problema del dare del "voi" a una sola persona.
Ferdinando I lo nominò perpetuo archivista di Siena; in questo periodo ...
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PARISIO, Giovan Paolo
Fabio Stok
(Parrasio, Aulo Giano). – Nacque a Cosenza il 28 dicembre 1470 da Tommaso, giureconsulto e consigliere del Senato napoletano, e Pellegrina Poerio.
Ebbe come primo maestro [...] Taverna e a Lecce. Era in rapporti di amicizia con Ferdinando II (Ferrandino), come evidenziano una lettera a lui indirizzata , 1987). È probabile che Parisio abbia seguito Ferrandino nella fuga da Napoli occupata da Carlo VIII (febbraio 1495) e ...
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PIGNOTTI, Lorenzo
Valeria Tavazzi
– Nacque il 9 agosto 1739 a Figline Valdarno, quintogenito del mercante Santi e di Margherita Curlandi (prima di lui erano nati nel 1729 Maria Antonia, nel 1731 Domenico, [...] Paolini, Rugani e altri biografi, a seguire Santi nella fuga fu solo il figlio Domenico. Lorenzo rimase con la in sestine, composto per l’ingresso a Firenze del nuovo granduca Ferdinando III e della moglie Maria Amalia, con cui ottenne una medaglia ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] fuori dal senso delle condizioni reali restava invece il lamento di Ferdinando Martini per La città morta, di cui riferiva nel '98 magari quella della vecchiaia, in cui fermare l'inganno della fuga delle esperienze, o del tempo. È una traccia ancora ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] le quali, a loro volta, si dimostreranno più leste nella fuga che pugnaci nel combattimento. E i nobili di Padova e di smaccato celebratore della «maestà sempre augusta» dell'imperatore Ferdinando III, sarà nominato «cronografo regio» da Filippo IV ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] , non ha autorizzato loro propositi di fuga dalle responsabilità sociali. Le baconiane «ragioni la maggior parte) lo fece a tavolino con la gran borsa del Gran Duca Ferdinando de Medici, e non andava (come faceva il Malpighi) a veder crescere le ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] ‘motivi’ razionali e ‘moventi’ soggettivi:
Quando Ferdinando Lot, dopo aver dimostrato che le ragioni che G.K. Chesterton, Ortodossia, Casale Monferrato 1999, p. 186.
91 J. Brodskij, Fuga da Bisanzio, Milano 1987, pp. 134-135 e 144.
92 C.E. Gadda, ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] del 1560 ebbe incarico di presentare all'imperatore Ferdinando I la bolla di convocazione del concilio a Castelvetro, che lo avevano pregato di intervenire in loro favore. Dopo la fuga da Roma, essi erano andati esuli in Svizzera, protetti dal duca ...
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