RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] , duomo), identificato come Enrico II o s. Stefano, re d'Ungheria, potrebbero essere stati realizzati con la stessa finalità. Ciò è e i donatori dell'11° secolo. Anche le statue di Ferdinando III il Santo (1217-1252) e della sua sposa Beatrice ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] il trono. P. favorì inoltre il matrimonio tra Ferdinandod'Aragona e Isabella di Castiglia, celebrato nel 1469. Luigi XI re di Francia, il pontefice sollecitò il re di Ungheria Mattia Corvino a dichiarargli guerra (31 marzo 1468). Nonostante i ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] Regno di Napoli, la Sicilia e la Sardegna. Ferdinando, eletto imperatore del Sacro Romano Impero, ottenne invece i territori ereditari, oltre al Regno di Boemia e a quello, poco più che nominale, d'Ungheria.
La suddivisione dei domini asburgici era l ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] concessione del calice ai laici da parte di Ferdinando I, nel 1562, e di nuovo nel parere di Bellarmino del 1608 sulla patente di tolleranza emessa dall’arciduca Mattia per il regno d’Ungheria: «È contraria all’esempio dell’ottimo principe Costantino ...
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Una storia dei confini mobili: santi e culti fra universale e particolare
Sofia Boesch Gajano
Dal punto di vista cronologico la storia della santità è caratterizzata da un’accentuata diacronia e dalla [...] 45). E ancora l’Italia sacra (1642-62) di Ferdinando Ughelli, che ricomponeva unitariamente la storia delle diocesi italiane, 10° sec., Olaf II di Norvegia (995-1030), Stefano I d’Ungheria (975 ca.-1038), Canuto IV di Danimarca (1040 ca.-1086), ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] del patriarca aquileiese con il re d'Ungheria e con i Carraresi signori di Padova D. Mansi, Sacrorum conciliorum, cost. XXV, col. 881.
16. F. Corner, Ecclesiae venetae, decas XIII, 2, p. 120.
17. V. Piva, Il patriarcato, II, p. 238.
18. Ferdinando ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] sfondo della raccolta è il periodo che va «dai fatti d’Ungheria all’esplosione di Krusciov»33; secondo uno schema che ritroveremo tra ‘motivi’ razionali e ‘moventi’ soggettivi:
Quando Ferdinando Lot, dopo aver dimostrato che le ragioni che si ...
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Patriziato e giurisdizioni private
Sergio Zamperetti
Un ceto eterogeneo
Nella tarda primavera del 1646 i fratelli Ottoboni patrizi veneziani non lo erano ancora diventati. Anzi, la complessa trattativa [...] rivolse addirittura ad un «Principe externo», l’arciduca Ferdinando Carlo conte del Tirolo, per acquisire la giurisdizione della pace stipulata in quell’anno tra Venezia e il re d’Ungheria, dall’aprile del 1422 agli Zorzi venne ad esempio attribuito ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] Castiglia e Ferdinandod'Aragona decretarono nel 1492 la loro espulsione dal regno unificato di Castiglia e d'Aragona; nel portò all'istituzione di numerose scuole in Boemia, Moravia e Ungheria. Vi fu tuttavia, soprattutto in Galizia, una forte ...
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Le strutture commerciali
Gerhard Rösch
Venezia fu un porto tutt'altro che franco. Una quantità incontrollabile di norme ne regolava e guidava la vita commerciale, nell'epoca fiorente della sua storia. [...] mercati di sbocco. Nell'anno 1217 il re Andrea II d'Ungheria fu costretto a rinunciare a Zara; nel 1228 si tentò pp. 4-5.
5. Salimbene da Parma, Cronica, II, a cura di Ferdinando Bernini, Bari 1942, p. 169.
6. Gerhard Rösch, Venezia e l'Impero 962 ...
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