In genetica, l’insieme delle caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo determinate dall’interazione fra la sua costituzione genetica e l’ambiente. Il f. indica sia la specifica espressione di un gene che l’insieme dei caratteri di un determinato organismo: esso comprende quindi tutti i prodotti o tutte le manifestazioni dei geni di un essere vivente quali, la sequenza amminoacidica ...
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fenotipo immunologico
Massimo Breccia
Esame che permette di identificare la presenza di antigeni specifici sulla membrana, o di antigeni intracito plasmatici o endonucleari, mediante metodiche di marcatura [...] e valutazione dell’apoptosi (morte cellulare programmata). Nell’ambito delle patologie oncologiche, la determinazione del fenotipo immunologico permette di identificare antigeni associati a un valore prognostico più o meno favorevole, di ricercare ...
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fenotipo di superficie
Mauro Capocci
Insieme delle molecole esibite dalla superficie di una cellula, e in particolare dalle proteine che ne caratterizzano l’interazione con l’ambiente circostante e [...] classe I, presenti in tutte le cellule nucleate), o caratterizzano in modo costante alcune di queste (per es., il fenotipo Rh presente sui globuli rossi). Altre molecole si modificano, invece, nel corso dell’esistenza della stessa cellula, secondo i ...
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Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] Esse rappresentano la base dell’e.: le mutazioni geniche possono produrre effetti sull’insieme dei caratteri visibili di un organismo (fenotipo); avvengono spontaneamente (e cioè per cause ignote) con frequenza molto bassa (circa 1/100.000 o 1/1.000 ...
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In genetica, ripristino di un fenotipo normale o selvatico (in assenza di ricombinazione) in un individuo doppio eterozigote per due mutazioni che interessano lo stesso carattere ma che sono localizzate [...] in cistroni diversi. In questo caso si dice che le due mutazioni si complementano in quanto, per ciascuna di esse, è presente l’allele normale che determina la sintesi delle corrispondenti proteine funzionali ...
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In genetica, mutazione che, a partire da un fenotipo mutato, dà origine nuovamente a un fenotipo selvatico. A livello molecolare la r. si chiama reversione vera quando la sequenza del DNA ritorna a quella [...] entro il codone coinvolto nella mutazione senza ristabilire la sequenza originale delle basi. È possibile inoltre una reversione al fenotipo normale grazie a un meccanismo di soppressione, in cui una nuova mutazione all’interno del gene riporta alla ...
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Termine introdotto da R. Goldschmidt (1935) per indicare un fenotipo indotto dall’ambiente che somiglia al fenotipo prodotto per mutazione. ...
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penetranza
Giuseppe Novelli
Frequenza con cui, dato un certo genotipo, si manifesta il fenotipo corrispondente (per es., una malattia). I caratteri semplici hanno una penetranza alta, mentre i caratteri [...] complessi ne hanno una bassa. Un’alta penetranza è indice dell’esistenza di un gene maggiore che determina il fenotipo, mentre al contrario una bassa penetranza indica l’effetto di più geni, nessuno di essi maggiore. La penetranza determina la ...
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Trasformazione delle cellule
Renato Dulbecco
di Renato Dulbecco
Trasformazione delle cellule
sommario: 1. Introduzione: a) trasformazione permanente e abortiva; b) il fenotipo delle cellule trasformate; [...] : infatti, se la temperatura d'incubazione di cellule trasformate da un mutante viene elevata bruscamente da 35 a 40 °C, il fenotipo da trasformato ritorna a normale in un ora circa, cioè in un tempo molto breve, anche in assenza di sintesi di nuove ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] una placca con una particolare morfologia; analizzandoli, Benzer fu in grado di scoprire che, benché tutti i mutanti possedessero fenotipi simili, esistevano in effetti delle variazioni nell'uno o nell'altro dei due geni. Egli poté giungere a questa ...
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fenotipo
s. m. [dal ted. Phänotypus, comp. di phäno- «feno-1» e del gr. τύπος «tipo»]. – In genetica, il complesso delle caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo, prodotto dall’interazione dei geni tra loro e con l’ambiente....
fenotipico
fenotìpico agg. [der. di fenotipo] (pl. m. -ci). – Relativo al fenotipo: caratteri f.; manifestazioni fenotipiche. ◆ Avv. fenotipicaménte, per quanto concerne il fenotipo: l’omozigote e l’eterozigote sono identici fenotipicamente...