Evoluzione, coevoluzione e biodiversità
Anselm Kratochwil
(Fachgebiet Ökologie, FB Biologie/Chemie Universität Osnabrück, Osnabrück, Germania)
Angelica Schwabe
(Institut für Botanik / Abt. Geobotanik [...] francese J.-E. de Lamarck, definita nel 1809, secondo la quale l'evoluzione è determinata da cambiamenti nel fenotipo che vengono trasmessi alle generazioni successive. La teoria della selezione naturale implica invece che i processi evolutivi siano ...
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Biosfera. Aspetti genomici dell'oceanografia microbica
Edward F. DeLong
David M. Karl
Gli ecosistemi marini sono complessi e dinamici. La conoscenza dei meccanismi della suscettibilità degli ecosistemi [...] di oggi di fronte a queste nuove variabili? Siamo pronti per l'osservazione e l'interpretazione delle risposte fenotipiche espresse dall'oceano? Saranno necessari degli approcci nuovi e integrativi che permettano di collegare i processi microbici e ...
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Biologia molecolare e sistematica: una rivoluzione
Cecilia Saccone
Origine e sviluppo della biologia molecolare
La biologia molecolare è nata e si è sviluppata nella seconda metà del 20° sec., periodo [...]
Le differenze che sottendono i tre tipi di biodiversità possono essere descritte oppure osservate a livello del fenotipo (che include morfologia e comportamento) o a livello molecolare (ovvero dell’informazione genetica) come illustrato nella figura ...
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cervello, sviluppo del
Alessandro Sale
Gli oltre cento miliardi di neuroni che compongono il cervello umano maturo appartengono a numerosi tipi anatomicamente e funzionalmente determinati e sono fittamente [...] posizione finale dà inizio agli eventi che conducono al differenziamento (➔ differenziamento neuronale), ossia l’acquisizione del fenotipo specifico di ciascuna cellula, con la produzione di un tipo determinato di neurotrasmettitore per ogni neurone ...
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glia
La glia, o neuroglia, è la maggiore componente cellulare del sistema nervoso, essendo da 10 a 50 volte più numerosa dei neuroni. Il nome venne introdotto a metà del 19° sec. per indicare la sostanza [...] processi filamentosi. Questa morfologia è tipica della microglia del cervello normale adulto e corrisponde a un fenotipo funzionale particolarmente quiescente, se confrontato con i macrofagi residenti nei tessuti periferici. Lo stato quiescente, o ...
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chemotrasduzione
La chemotrasduzione è un processo attraverso il quale uno stimolo chimico esterno a una cellula viene convertito in un segnale interno a essa, ossia in una risposta cellulare. In particolare, [...] cellula. La combinazione di ingresso di Na+ e Ca2+e di uscita di Cl- depolarizza la CRO, causando un PdR. Il fenotipo anosmico (mancanza parziale o totale di olfatto) di topi in cui sono stati eliminati i geni che codificano i diversi componenti di ...
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MORPURGO, Benedetto
Francesco Cassata
– Nacque a Trieste il 15 agosto 1861, da Angelo e da Carolina Levi.
Svolti gli studi medi nella città natale, frequentò le Università di Roma e di Vienna, dove [...] -21). Occorreva pertanto, secondo Morpurgo, affrontare il concetto di costituzione tenendo presenti le differenze tra fenotipo e genotipo e considerando le complesse interazioni tra fattori ereditari e condizionamenti ambientali. Gli effetti mutageni ...
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Alla concezione del c. come sfondo di tutti gli eventi psichici si è giunti nel 20° sec., dopo che la psicologia ha compiuto la sua emancipazione dall'ambito filosofico, in cui era inclusa, e ha tentato [...] . Nel 20° sec. E. Kretschmer (1888-1964) ha stabilito una correlazione fra indici morfologici del c. umano (fenotipo) e determinate caratteristiche della personalità che valgono sia per individui normali, sia per psicotici con differenze solo ...
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Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] 'agente patogeno che deve essere eliminato, e quindi del tipo più efficace di risposta immune richiesta, uno dei due fenotipi è chiamato in gioco. Questo accade anche per l'autoimmunità. Esistono, per es., malattie autoimmuni, come il diabete mellito ...
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GENERAZIONE
Giuseppe MONTALENTI
Federico *RAFFAELE
Alberto CHIARUGI
*
. Il significato originale di questo termine è la produzione di un essere vivente, da esseri della stessa natura; ma per estensione [...] coppia allelomorfa è presente nel soma dell'aplonte come lo è nei gameti dei diplonti; il genotipo e il fenotipo s'identificano costantemente.
Il problema dell'alternanza di generazione antitetica fu prospettato dapprima da W. Hofmeister (1851) con ...
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fenotipo
s. m. [dal ted. Phänotypus, comp. di phäno- «feno-1» e del gr. τύπος «tipo»]. – In genetica, il complesso delle caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo, prodotto dall’interazione dei geni tra loro e con l’ambiente....
fenotipico
fenotìpico agg. [der. di fenotipo] (pl. m. -ci). – Relativo al fenotipo: caratteri f.; manifestazioni fenotipiche. ◆ Avv. fenotipicaménte, per quanto concerne il fenotipo: l’omozigote e l’eterozigote sono identici fenotipicamente...