fisica P. di carica Locuzione genericamente equivalente a corpo (o corpuscolo) elettrizzato; p. liberi, i corpuscoli elettrizzati (ioni, elettroni ecc.) che sono liberi di muoversi in seno a un mezzo e [...] individui inconsapevolmente.
In genetica, individuo che possiede un allele mutato. Se l’allele è recessivo, non è espresso nel fenotipo: per es., un individuo p. dell’allele per la talassemia è sano ma può trasmettere l’allele mutato alla progenie ...
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. La c. è una branca della genetica, che mette in relazione i dati citologici, ricavati dall'osservazione diretta dei cromosomi, con i dati genetici, ottenuti dallo studio della manifestazione e trasmissione [...] , si esprimono a livello cellulare e si mantengono nella coltura in vitro. Di conseguenza la correlazione fra fenotipo (manifestazione del carattere) e cariotipo (costituzione cromosomica) può essere studiata interamente in vitro. Uno dei metodi più ...
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PATOLOGIA
Massimo Aloisi
Gaetano Crepaldi-Maurizio Muraca
Leonardo M. Savoia
(XXVI, p. 509; App. III, II, p. 376)
Patologia medica. − I grandiosi progressi conseguiti nelle scienze biologiche, e in [...] .
Non si trovi una contraddizione con quanto si diceva prima circa la ciclicità, lungo tutta la vita del fenotipo, delle funzioni organismiche: qui il termine di costanza va modulato lungo le curve della fenomenologia biologica, sia comprendenti ...
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Il termine a. venne coniato dalla ricercatrice statunitense B. Mintz, intorno agli anni Sessanta, per indicare quegli animali che si possono far sviluppare da embrioni ''sintetici'', cioè formati dall'aggregazione [...] . L'organismo che si forma e nasce nel giro di una quindicina di giorni è 'allofenico' in quanto presenta un fenotipo eterogeneo, determinato dai diversi genotipi delle cellule primordiali dalle quali deriva il tessuto, o il frammento di tessuto in ...
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IMMUNITÀ
Gino Doria
(XVIII, p. 893; App. II, II, p. 8; III, I, p. 844; IV, II, p. 155)
L'i. o resistenza dell'individuo verso le malattie infettive risulta dalla risposta dell'organismo contro l'invasione [...] ) che sopprime la risposta immune di cellule Th e B. La difficoltà di clonare cellule Ts non ha ancora consentito di precisare il loro fenotipo e di chiarire come l'antigene attivi le cellule Ts1 e Ts3, la struttura dei fattori TsF1, TsF2 e TsF3, e i ...
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Genomica
EEDOARDO BONCINELLI
di Edoardo Boncinelli
Genomica
sommario: 1. Introduzione. 2. Dalla genetica alla genomica. 3. Evoluzione del concetto di gene. 4. L'analisi dei genomi. a) Individuazione [...] la trasmissione nelle generazioni. Si tratta di marcatori genomici che si possono seguire sul genotipo, anche se non sul fenotipo. Più fitta è la rete di queste sequenze segnaposto, più dettagliata sarà la localizzazione di ogni sequenza a esse ...
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attività paracrina
Via biologica caratterizzata dalla produzione di una sostanza attiva che si diffonde nello spazio extracellulare per raggiungere una cellula bersaglio localizzata nelle vicinanze della [...] di segnali stimolatori della crescita o, ancora, di coinvolgerle nella trasformazione delle cellule sane circostanti in un fenotipo maligno. In questo modo le cellule alterate da processi infiammatori attirate verso aree tumorali possono favorire ...
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Teoria secondo la quale le cellule embrionali si differenziano in successivi stadi di sviluppo. Il termine risale al 17° sec., all’epoca della disputa tra i preformisti, secondo i quali lo sviluppo di [...] che le conseguenze di questo evento permangano nelle successive generazioni. Queste modificazioni epigenetiche, pur influenzando il fenotipo dell’individuo, non perdurano nel corso delle successive generazioni; nel momento della produzione dei gameti ...
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Albino
Rosadele Cicchetti
Il termine albino, che in origine indicava quei negri dell'Africa occidentale che mostravano pigmentazione bianca, viene oggi utilizzato per designare un individuo affetto [...] ) non coinvolto nella determinazione del sesso e deve essere presente su entrambi i cromosomi omologhi perché si determini il fenotipo albino (sono infatti sufficienti le molecole di tirosinasi prodotte da un singolo allele non mutato a garantire il ...
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ZOOTECNIA (XXXV, p. 1014; App. II, 11, p. 1140)
Angelo SALERNO
In questi ultimi decennî la z. ha sviluppato le sue conoscenze nel campo dell'alimentazione del bestiame ed in quello della genetica applicata. [...] genetica dei riproduttori (I. Johansson e A. Robertson 1952). È dimostrato che, in caso di ereditabilità elevata, il fenotipo è misura sufficiente del genotipo ed il contrario avviene in caso di bassa ereditabilità. Morley ritiene che l'esame ...
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fenotipo
s. m. [dal ted. Phänotypus, comp. di phäno- «feno-1» e del gr. τύπος «tipo»]. – In genetica, il complesso delle caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo, prodotto dall’interazione dei geni tra loro e con l’ambiente....
fenotipico
fenotìpico agg. [der. di fenotipo] (pl. m. -ci). – Relativo al fenotipo: caratteri f.; manifestazioni fenotipiche. ◆ Avv. fenotipicaménte, per quanto concerne il fenotipo: l’omozigote e l’eterozigote sono identici fenotipicamente...