KOJÈVE, Alexandre (russo: Alexandr Kožev)
Giuseppe Bedeschi
Filosofo francese di origine russa, nato a Mosca nel 1902, morto a Parigi nel maggio 1968. Studiò a Berlino con K. Jaspers, e all'inizio degli [...] con A. Koyré. Dal 1933 al 1939 fu professore alla École Pratique des Hautes Études, dove tenne le sue lezioni sulla Fenomenologia dello spirito di Hegel, poi raccolte in volume da un suo allievo, R. Queneau, col titolo Introduction à la lecture de ...
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(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] l'oggetto e il senso della sua intera ricerca che, fin dagli inizi, si è articolata in una prospettiva dichiaratamente fenomenologica in cui, appunto, si giustificano i vari approcci alle questioni estetiche e artistiche mediante l'uso dei dati e dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] ultimo Husserl, il riferimento alla concretezza della Lebenswelt, dove la dimensione delle idee non è oggetto di una riduzione fenomenologica che astrae dal reale, ma al contrario il telos di un processo temporale attraverso cui la realtà muove verso ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale [...] illustrati (come nel caso di molte illusioni ottiche raffigurate comunemente nei manuali di psicologia). Il metodo fenomenologico, che proviene direttamente dall’elaborazione in campo percettivo della scuola della Gestalt, segue, comunque, procedure ...
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ZUBIRI APALATEGUI, José Xavier
Marco M. Olivetti
Filosofo, nato a San Sebastián il 12 aprile 1898; dal 1918 al 1921 compì studi di filosofia e teologia nelle università di Madrid, Lovanio, Gregoriana [...] 1974; E. Gregorio, Il problema di Dio in X. Zubiri, in Riv. Fil. neosc., 1976, pp. 269-305; A. Savignano, Il pensiero fenomenologico di E. Husserl secondo X. Zubiri, in Aquinas, 1977, pp. 1-42; A. Babolin, La "Sobre la esencia" di X. Zubiri nella ...
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Filosofia
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. [...] il suo pieno essere-in-sé" (v. Husserl, 1954; tr. it., p. 52).
Non è il caso di discutere qui del metodo fenomenologico, di quello che veramente fu, di come si svolse, e dei rapporti fra le Ideen e la Logica. Qui importa sottolineare la risposta che ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] valide esigenze da lui sollevate. Nonostante i suoi meriti, infatti, Husserl è caduto in una forma di descrittivismo fenomenologico, che diventa spesso una mera accettazione dell'esistente e dunque, di nuovo, una forma di positivismo. La concezione ...
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SPIRITUALISMO CRISTIANO
Vittorio STELLA
. Indirizzo di pensiero italiano sorto da un orientamento di reazione critica interna contro l'assoluta immanenza dell'"atto" gentiliano. La denominazione, dovuta [...] F. Battaglia, il personalismo dello Stefanini. l'intenzionalismo di R. Lazzarini come superamento dell'orizzonte fenomenologico, il personalismo formativistico di L. Pareyson. Queste singole filosofie, talune in persistente connotazione idealistica ...
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Ontologia
SSofia Vanni Rovighi
di Sofia Vanni Rovighi
Ontologia
sommario: 1. Il termine. 2. Dalla logica all'ontologia. a) Brentano. b) Husserl. c) Heidegger. d) Hartmann. 3. La neoscolastica. a) Garrigou-Lagrange. [...] ha il logos dell'essere), l'ente che ha coscienza di sé come uno che ‛c'è' (Dasein). Circa l'analisi fenomenologica che Heidegger fa dell'uomo come Dasein (v. esistenzialismo) ci limiteremo qui a osservare come uno dei caratteri del Dasein (uno degli ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] a cura di F. Bollino - F. Cattaneo - G. Matteucci, in Studi di Estetica, s. 3, 2013, n. 47 (n. monografico); F. Curi, Fenomenologia e storiografia nell’opera di L. A., in Id., Il critico stratega e la nuova avanguardia, Milano-Udine 2014, pp. 9-39. ...
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fenomenologico
fenomenològico agg. [der. di fenomenologia] (pl. m. -ci). – Della fenomenologia, relativo alla fenomenologia: processo f.; descrizione f.; metodo f.; ricerca f.; ecc. In fisica, teoria f., ogni teoria che, senza indagare previamente...
fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico e filosofo ted. J. H. Lambert (1764)]. –...