Filosofo e sociologo (Vienna 1899 - New York 1959). Dopo aver studiato giurisprudenza a Vienna, dove ebbe come maestri Mises, Spann e Kelsen, fu allievo di Husserl a Friburgo. Nel 1939 si trasferì negli [...] sua morte alla New school for social research di New York. Intento di S. fu quello di applicare il metodo fenomenologico alle scienze sociali, che egli intese sempre come studio della realtà quotidiana dell'individuo, delle sue assunzioni di senso ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] un insieme oggettivo in una successione gerarchica che viene colta da una peculiare intuizione emozionale.
Per M. Heidegger la fenomenologia come ‘scienza dei fenomeni’ significa lasciar parlare i fatti stessi, «lasciar vedere in sé stesso ciò che si ...
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Ermeneutica
Hans-Georg Gadamer
di Hans-Georg Gadamer
Ermeneutica
sommario: 1. L'ermeneutica nell'antichità. 2. L'ermeneutica nell'età moderna. □ Bibliografia.
1. L'ermeneutica nell'antichità
Come spesso [...] and answer è, nell'Autobiography di Collingwood, un capitolo estremamente degno di attenzione. Ma anche un'analisi puramente fenomenologica non può sottrarsi al fatto che non esistono né percezioni isolate né giudizi isolati. Questo fatto è stato ...
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Stato soggettivo d’incertezza, da cui risulta un’incapacità di scelte, essendo gli elementi oggettivi considerati insufficienti a determinarle in un senso piuttosto che in quello opposto.
Filosofia
Il [...] contemporanea la problematica del d. nella sua forma radicale appare ormai abbandonata; ben altra ampiezza ha l’impostazione fenomenologica di E. Husserl, che pur si richiama, sotto certi aspetti, al d. cartesiano.
Psicologia
Il d. che raggiunge ...
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Filosofo tedesco (Marienberg 1838 - Zurigo 1917), nipote di Clemens; dapprima sacerdote cattolico, abbandonato il cattolicesimo, insegnò (1872) filosofia a Würzburg e dal 1874 al 1895 a Vienna. In contrapposizione [...] . Importanti gli studî storici su Aristotele. Grande influenza esercitarono le sue dottrine sullo sviluppo della filosofia fenomenologica (Husserl, Stumpf), e su altri pensatori posteriori come Meinong. Altre opere: Vom Ursprung sittlicher Erkenntnis ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] ultimo Husserl, il riferimento alla concretezza della Lebenswelt, dove la dimensione delle idee non è oggetto di una riduzione fenomenologica che astrae dal reale, ma al contrario il telos di un processo temporale attraverso cui la realtà muove verso ...
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RICOEUR, Paul (App. IV, iii, p. 221)
Antonio Rainone
Filosofo francese. Dal 1966 al 1978 ha insegnato all'università di Parigi x. Direttore del Centre de recherche phénoménologique et herméneutique presso [...] 1981) e sulla narrazione (Temps et recit, 3 voll., 1983-85; trad. it. Milano 1986-88), condotte con metodo fenomenologico, ma in continuo confronto con l'orientamento e i risultati della filosofia analitica, e volte a mostrare l'inadeguatezza di ogni ...
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Psicologo e filosofo (Berlino 1871 - Poughkeepsie, New York, 1938). Studiò a Berlino, dove ebbe come maestro H. Ebbinghaus; insegnò dal 1897 a Breslavia, nel 1906 fondò a Berlino (in collab. con O. Lippmann) [...] erano stati esposti nel suo Person und Sache: System des kritischen Personalismus (3 voll., 1918-23). La descrizione fenomenologica e l'analisi in termini di scopi prendono così il sopravvento sulla spiegazione causale. In ambiente statunitense S. ha ...
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ZUBIRI APALATEGUI, José Xavier
Marco M. Olivetti
Filosofo, nato a San Sebastián il 12 aprile 1898; dal 1918 al 1921 compì studi di filosofia e teologia nelle università di Madrid, Lovanio, Gregoriana [...] 1974; E. Gregorio, Il problema di Dio in X. Zubiri, in Riv. Fil. neosc., 1976, pp. 269-305; A. Savignano, Il pensiero fenomenologico di E. Husserl secondo X. Zubiri, in Aquinas, 1977, pp. 1-42; A. Babolin, La "Sobre la esencia" di X. Zubiri nella ...
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Filosofia
Antonio Rainone
Negli ultimi decenni del 20° sec. sono giunte a maturazione e hanno acquistato larga diffusione idee che erano implicite o allo stato embrionale nei primi anni Sessanta. Non [...] , che, per quanto polemico nei confronti del movimento analitico ed estraneo ai temi della f. europea di derivazione fenomenologica, ha raggiunto risultati per certi versi non dissimili da quelli delle aree suddette, benché la ferma adesione a un ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico e filosofo ted. J. H. Lambert (1764)]. –...
fenomenologico
fenomenològico agg. [der. di fenomenologia] (pl. m. -ci). – Della fenomenologia, relativo alla fenomenologia: processo f.; descrizione f.; metodo f.; ricerca f.; ecc. In fisica, teoria f., ogni teoria che, senza indagare previamente...