Brandi, Cesare
Flavio De Bernardinis
Scrittore, teorico e critico d'arte, nato a Siena l'8 aprile 1906 e morto a Vignano (Siena) il 19 gennaio 1988. La sua riflessione 'fenomenologica' sull'essenza [...] ma un superamento della flagranza nella flagranza stessa" (p. 228). In tale superamento, senza dubbio, si annida un apice fenomenologico: "L'astanza a cui può aspirare il cinema tramite la fotografia (e il suono registrato) può apparire allora un ...
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ZANUSSI, Krzysztof
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico polacco, nato a Varsavia il 17 giugno 1939, da una famiglia di origine friulana, trapiantata in Polonia da tre generazioni. Ad appena sedici [...] anni dopo per studiare filosofia all'università di Cracovia, dove ebbe come insegnante un professore di formazione fenomenologica. Nel 1966 si diplomò in regia cinematografica alla scuola di Łódź con un singolare mediometraggio (Śmierć prowincjała ...
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WENDERS, Wilhelm, detto Wim
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 14 agosto 1945. Dopo aver studiato medicina e filosofia, si dedicò, a Parigi, alla pittura e, a Monaco, [...] pubblico, ha consentito a W. − e ad altri cineasti − di dirigere film ''alternativi'', caratterizzati dalla restituzione fenomenologica del comportamento della generazione nata nel dopoguerra (per es., in Die Angst des Tormanns beim Elfmeter, La ...
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Kieślowski, Krzysztof
Serafino Murri
Regista e sceneggiatore polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941 e morto ivi il 13 marzo 1996. Rivelatosi all'attenzione internazionale grazie al monumentale film [...] alla trascendenza.
Studente alla Scuola cinematografica di Łódź, sotto la guida di Kazimierz Karabasz sperimentò una forma fenomenologica di documentario opposta al film a tesi tipico del regime. Durante il corso di studi girò due cortometraggi ...
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Derrida, Jacques
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a El - Biar (Algeri) il 15 luglio 1930. Considerato uno dei più importanti maîtres à penser della seconda metà del 20° sec., le sue riflessioni [...] , in D'ailleurs, Derrida (1999) di Safaa Fathy e in Derrida (2002) di Amy Z. Kofman e Kirby Dick.Di formazione fenomenologica, studioso di F. Nietzsche, M. Heidegger e E. Levinas, della psicoanalisi e dello strutturalismo, D. ha discusso il problema ...
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Cinéma vérité
Flavio De Bernardinis
La locuzione cinéma vérité (sull'argomento v. anche documentario) fu lanciata dal sociologo francese Edgar Morin in un articolo del gennaio 1960 sul settimanale "France [...] sono il frutto del suo intervento diretto" (1977, 3° vol., p. 247). Una prospettiva critica del C. v. di ispirazione fenomenologica, dunque, non privilegerà uno dei due poli, il 'cinema' o la 'verità', ma ciò che accade 'attraverso', nell'interazione ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] alla Nouvelle vague, fu una delle più ricettive nei confronti della lezione neorealista, che venne interpretata in chiave fenomenologica da critici come André Bazin, capaci di rilanciarne la produttività sul terreno del cinema degli anni Cinquanta e ...
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Bazin, André
Giorgio De Vincenti
Critico cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 aprile 1918 e morto a Bry-sur-Marne (Seine-et-Marne) l'11 novembre 1958. Sospinto da un generoso [...] . In questo interrogare sé stesso e le cose, e nell'esibizione implicita di questo interrogativo, vale a dire di questa relazione fenomenologica tra la cinepresa e la realtà, consiste il cuore stesso di questo cinema e il senso più profondo della sua ...
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Letjat žuravli
Bernard Eisenschitz
(URSS 1957, Quando volano le cicogne, bianco e nero, 97m); regia: Michail Kalatozov; produzione: Michail Kalatozov per Mosfil′m; sceneggiatura: Viktor Rozov, dal suo [...] fedeltà, del sacrificio e dei valori spirituali, benché la messa in scena proponga una visione dell'uomo molto più fenomenologica; ma la scena finale del mazzo di fiori possiede quel lirismo e quella bellezza fotografica in cui forma e contenuto ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] , i critici e i teorici del cosiddetto nuovo cinema internazionale degli anni Sessanta, in virtù di una critica di stampo fenomenologico, attenta allo stile e ricca di valenze teoriche.
Il 'cinema della realtà' come nuova avanguardia
Il lavoro dei C ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico e filosofo ted. J. H. Lambert (1764)]. –...
fenomenologico
fenomenològico agg. [der. di fenomenologia] (pl. m. -ci). – Della fenomenologia, relativo alla fenomenologia: processo f.; descrizione f.; metodo f.; ricerca f.; ecc. In fisica, teoria f., ogni teoria che, senza indagare previamente...