WENDERS, Wilhelm, detto Wim
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 14 agosto 1945. Dopo aver studiato medicina e filosofia, si dedicò, a Parigi, alla pittura e, a Monaco, [...] pubblico, ha consentito a W. − e ad altri cineasti − di dirigere film ''alternativi'', caratterizzati dalla restituzione fenomenologica del comportamento della generazione nata nel dopoguerra (per es., in Die Angst des Tormanns beim Elfmeter, La ...
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Biot Jean-Baptiste
Biot 〈bió〉 Jean-Baptiste [STF] (Parigi 1774 - ivi 1862) Prof. di fisica matematica nel Collège de France, a Parigi (1800). ◆ [EMG] Campo di B. e Savart: ogni campo magnetico avente [...] ), descritto dalla legge, o formula, di B. e Savart: v. magnetostatica nel vuoto: III 602 f. ◆ [TRM] Equazione, o legge fenomenologica, di B. e Fourier: altro nome dell'equazione di Fourier per la conduzione del calore: v. conduzione termica: I 701 e ...
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Tran Duc Thao (Trần Đức Thảo)
Filosofo vietnamita (Hanoi 1917- Parigi 1993). Trasferitosi in Europa negli anni Trenta, studiò all’École normale supérieure di Parigi, dove conobbe M. Merleau-Ponty, diplomandosi [...] anni di vita. Al centro del suo pensiero vi è il tentativo di operare una sintesi tra la filosofia fenomenologica e il marxismo. In Phénoménologie et matérialisme dialectique (1951; trad. it. 1970) egli cerca di superare i presupposti idealistici ...
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Teologo protestante e filosofo delle religioni (Peine, Hannover, 1869 - Marburgo 1937); prof. (1904) di teologia sistematica nell'univ. di Gottinga, poi (1915) a Breslavia e (1917) a Marburgo; fu anche [...] fenomeno religioso rispetto a tutti gli altri campi dello spirito e della sua natura essenzialmente irrazionale. Tentò un'analisi fenomenologica del sacro o, con il termine da lui introdotto negli studî, del "numinoso" che egli considerava come un ...
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sostanza
Nozione che viene determinandosi nella filosofia antica a partire da Aristotele, il quale la designa con il termine οὐσία, che indica la forma intesa in relazione all’individuo concretamente [...] ), ma lo stesso Hegel incentra sull’esito spinozista la riflessione sulla sostanza. Per Hegel la s., fin dalla Fenomenologia dello spirito (➔) (1807) si connota come soggetto, ma sullo sfondo della necessaria evoluzione verso lo spirito assoluto: «in ...
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La filosofia dell’evidenza tra Husserl e Gentile
Jonathan Salina
Nonostante le accuse di arretratezza mosse al pensiero gentiliano nel corso del Novecento, non sono mancati alcuni interpreti i quali, [...] ‘confuso’ alla filosofia e, con i suoi presupposti storicistici, lo sviluppo del relativismo teorico. D’altra parte, il fenomenologo maturo – dall’inizio del secondo decennio del Novecento – si pone al di fuori di un’ottica ontologica tradizionale, e ...
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particella
particèlla [Lat. particella, var. popolare di particula, dim. di pars partis "parte"] [LSF] Generic., parte molto piccola di qualcosa, cioè di un corpo o di una sostanza o di una qualche forma [...] partire dal 19° sec. e spec. nel 20° secolo. Grosso modo, questa evoluzione può essere vista, in chiave fenomenologica, come un continuo tendere dal macroscopico al sempre più microscopico, insieme con il progressivo aumento del potere di risoluzione ...
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Filosofo francese (Rochefort-sur-Mer 1908 - Parigi 1961), professore all'univ. di Lione (1945-49) e al Collège de France (1952). Discepolo e amico di J.-P. Sartre, con questo fondatore nel 1945 della rivista [...] contro Husserl l'esistenza di una realtà che trascende la coscienza (reinterpretando quindi la nozione di riduzione fenomenologica e sottolineando il "primato della percezione"). In La structure du comportement (1942; trad. it. 1963), attraverso una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Esistenzialismo e fenomenologia
Costantino Esposito
La crisi dell’idealismo e l’arrivo dell’esistenzialismo in Italia
Per una storia della formazione e dello sviluppo del ‘pensiero civile’ nell’Italia [...] di Husserl e l’ontologia di Heidegger, «Rivista di filosofia», 1928, 4, pp. 330-47.
G. De Ruggiero, Husserl e la fenomenologia, «La Critica», 1931, 29, pp. 100-09.
E. Grassi, Dell’apparire e dell’essere (seguito da Linee della filosofia tedesca ...
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Meditazioni cartesiane (Meditations cartesiennes)
Meditazioni cartesiane
(Méditations cartésiennes) Opera (1931) di E. Husserl. Testo ampliato delle conferenze tenute da Husserl alla Sorbona nel 1929 [...] ’evidenza apodittica si perviene mediante l’epochè (➔), messa tra parentesi del mondo, e la «riduzione fenomenologica», che sottraggono la coscienza all’atteggiamento «naturale», consentendo di coglierla mediante un atteggiamento ‘disinteressato’ e ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico e filosofo ted. J. H. Lambert (1764)]. –...
fenomenologico
fenomenològico agg. [der. di fenomenologia] (pl. m. -ci). – Della fenomenologia, relativo alla fenomenologia: processo f.; descrizione f.; metodo f.; ricerca f.; ecc. In fisica, teoria f., ogni teoria che, senza indagare previamente...