HYPPOLITE, Jean
Giuseppe Bedeschi
Filosofo francese, nato a Jonzac (Charente-Maritime) l'8 gennaio 1907, morto a Parigi il 27 ottobre 1968; professore a Strasburgo (1945-48) e alla Sorbona (dal 1949), [...] società, tra uomo e Dio, tra padrone e schiavo. Al tempo stesso Hegel, soprattutto negli scritti giovanili e nella Fenomenologia, è, secondo H., un filosofo meno lontano da Kierkegaard di quanto possa sembrare. Infatti ciò che caratterizza per Hegel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Martinetti e Antonio Banfi
Massimo Ferrari
Nella filosofia italiana della prima metà del Novecento Piero Martinetti e Antonio Banfi hanno rappresentato due percorsi intellettuali che non solo [...] storia, nel tempo e, quindi, nella negazione della propria infinità (E. Paci, Relazioni e significati, 1° vol., Filosofia e fenomenologia della cultura, 1965, p. 20)
a cui il pensiero di Banfi degli anni Venti aveva dato espressione.
Opere di Piero ...
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LUPORINI, Cesare
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Nacque a Ferrara il 20 ag. 1909 da Luigi e Rosa Mongini. Rimasto in tenera età orfano del padre, un ufficiale di carriera morto durante la prima guerra mondiale, compì i suoi studi [...] dell'esperienza (Milano 1937). Fu, comunque, il contesto filosofico tedesco a influenzare i suoi primi scritti, che prendono in esame la fenomenologia e l'esistenzialismo (cfr. Esistenza, in Argomenti, I [1941], 1, pp. 34-44; 2, pp. 23-37; 5-6, pp ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] morale attraverso l'esame delle situazioni di potere e delle loro trasformazioni nella storia della sessualità. Più concentrata su una fenomenologia della vita morale è l'opera di E. Levinas (1982), il quale rileva come al centro dell'e. vi sia ...
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Esistenzialismo
NNicola Abbagnano
di Nicola Abbagnano
Esistenzialismo
sommario: 1. I caratteri generali. 2. Precedenti storici. 3. Possibilità, trascendenza, progetto. 4. Finitudine: angoscia, colpa, [...] merito di aver visto nella ragione il manifestarsi delle cose così come esse sono; e di avere perciò concepito la ‛fenomenologia' come il metodo che consiste nel far sì che le cose stesse manifestino la propria esistenza cioè si rivelino per quello ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] 1942), vero fulcro della rivista dopo la morte di Paci, rielaborerà in chiave di teoria dei bisogni la problematica fenomenologica del precategoriale, aprendo le pagine di «Aut aut» ai filosofi della scuola di Budapest (Ágnes Heller, Ferenc Feher) e ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), [...]
E. religiosa In generale, percezione dell’assoluto mediata da elementi dottrinali e culturali. Da un punto di vista fenomenologico, l’espressione ha assunto nei 19° e nel 20° sec. valori diversi in relazione alle varie concezioni filosofiche ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] di risolvere in essa o meglio nello spirito o autocoscienza tutto il reale. G.W.F. Hegel ha indicato nella Fenomenologia dello spirito un processo di sviluppo dialettico della c. per cui essa si libera alla fine da qualsiasi riferimento ad altro ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] Il primo a 'tornare a Brentano' è, naturalmente, il suo allievo più importante, Husserl, il cui progetto di fenomenologia mira a sottrarre il "mondo della vita" umana ai vincoli troppo restrittivi posti dal positivismo. Husserl dà alla caratteristica ...
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Rorty, Richard
Antonio Rainone
Filosofo statunitense, nato a New York il 4 ottobre 1931. Laureatosi nel 1956 a Yale, dal 1961 al 1981 ha insegnato alla Princeton University; dal 1982 insegna alla University [...] l'immagine professionale e scientifica che della filosofia hanno dato le principali correnti del Novecento (il neokantismo, la fenomenologia, il neopositivismo e la filosofia analitica), R. ha inoltre auspicato il diffondersi di una "cultura post ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico e filosofo ted. J. H. Lambert (1764)]. –...
fenomenologico
fenomenològico agg. [der. di fenomenologia] (pl. m. -ci). – Della fenomenologia, relativo alla fenomenologia: processo f.; descrizione f.; metodo f.; ricerca f.; ecc. In fisica, teoria f., ogni teoria che, senza indagare previamente...