Filosofo tedesco (Marburgo 1900 - Heidelberg 2002). Dopo aver conseguito la libera docenza con Heidegger a Marburg nel 1929, fu professore di filosofia a Lipsia dal 1939, a Francoforte dal 1947 e a Heidelberg [...] , G. sviluppò come tema centrale della sua filosofia l'universalità dell'ermeneutica. Riprendendo i risultati della fenomenologia di Husserl e soprattutto la concezione heideggeriana del manifestarsi storico della verità all'interno del linguaggio e ...
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Bazin, André
Giorgio De Vincenti
Critico cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 aprile 1918 e morto a Bry-sur-Marne (Seine-et-Marne) l'11 novembre 1958. Sospinto da un generoso [...] . In questo interrogare sé stesso e le cose, e nell'esibizione implicita di questo interrogativo, vale a dire di questa relazione fenomenologica tra la cinepresa e la realtà, consiste il cuore stesso di questo cinema e il senso più profondo della sua ...
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Filosofo (Vienna 1902 - Colonia 1991). Dal 1923 al 1930 assistente di Edmund Husserl, fu, fino al 1939, professore nell'università tedesca di Praga (curò, tra l'altro, l'edizione postuma dell'opera husserliana [...] pensiero di Husserl, ne riprese e svolse le principali tematiche, indagando i rapporti fra fenomenologia e metafisica e il problema della riduzione fenomenologica, con aperture anche in senso teologico. Opere principali: Wilhelm Diltheys Theorie der ...
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Storico della filosofia italiano (Carrara 1902 - Pisa 1990). Dal 1950 ha insegnato negli Stati Uniti, alla Columbia University di New York (1950-60), poi alla University of California di Berkeley, fino [...] della dialettica hegeliana, 1930; Interpretazione di Hegel, 1943, rived. e ampl. 1969), gli si deve la traduzione della Fenomenologia dello spirito (2 voll., 1933-36, rived. 1960), dei frammenti giovanili, degli scritti del periodo jenense. Altre ...
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Filosofo francese (n. Parigi 1946). Studiò all’École normale supérieure; diretto da F. Alquié, nel 1974 discusse in Sorbona il dottorato in filosofia. Prof. nel 1981, dal 1995 ha iniziato l’insegnamento [...] dalle ricerche sul divino e la religione (L’idole et la distance, 1977; Dieu sans l’être, 1982) in cui la fenomenologia risponde al tempo stesso alla nichilistica ‘morte di Dio’ e alla ‘crisi della metafisica’. Tra le altre opere: Prolégomènes à la ...
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Filosofo (Turnov 1907 - Praga 1977); dopo aver compiuto studî di romanistica, filologia slava e filosofia all'univ. di Praga, si addottorò nel 1937 in filosofia. Fondamentale per la sua formazione fu un [...] (fu uno dei tre portavoce di Charta 77), morì in seguito ai duri interrogatorî subiti dalla polizia. Massimo esponente della fenomenologia nel suo paese, P. ha coniugato la tradizione ceca collegata all'umanitarismo di T. G. Masaryk con il pensiero ...
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Borgna, Eugenio. – Psichiatra italiano (Borgomanero, Novara, 1930 - ivi 2024). Laureatosi in Medicina e chirurgia nel 1954 presso l’Università di Torino e specializzatosi in Malattie nervose e mentali [...] e riduzionismo biologico dei processi mentali, è stato tra i principali esponenti della psichiatria fenomenologica, che sulla base della fenomenologia husserliana sposta il suo oggetto di analisi dalla malattia al paziente, e strenuo sostenitore ...
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Musicologo (Milano 1913 - ivi 1986). Laureato in filosofia, studiò musica con A. Casella. Si dedicò inizialmente all'attività cinematografica, fondando nel 1935 la Cineteca italiana. Partecipò alla nascita [...] di Palermo (1957-70) e al DAMS di Bologna (1971-83), ha scritto saggi fondamentali quali: Espressionismo e dodecafonia (1954; 2a ed. ampliata con il titolo La scuola musicale di Vienna, 1966), Fenomenologia della musica radicale (1966; 2a ed. 1974). ...
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Pensatore inglese (Cosgrove, Northamptonshire, 1820 - Oxford 1871). Ebbe alti gradi nella gerarchia ecclesiastica. Fu il più notevole continuatore dell'indirizzo filosofico, riallacciantesi al criticismo [...] , il ruolo preminente dell'attenzione, vista come volontà, fornendo a sostegno delle sue tesi un'interessante fenomenologia di alcuni processi psicologici (fantasticherie, stati di semincoscienza). Particolarmente criticato (specie da parte di J ...
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Fairey, Shepard. - Artista, designer e illustratore statunitense, conosciuto anche con lo pseudonimo di Obey the Giant (n. Charleston 15 febbraio 1970), tra i più celebri e influenti nella scena della [...] affissione dell’immagine apparentemente nonsense del lottatore, associata a imperativi illogici, viene spiegata dall’autore come un esperimento di fenomenologia dove, in linea con le teorie del sociologo M.E. McLuhan, è il mezzo, ovvero il poster, il ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico e filosofo ted. J. H. Lambert (1764)]. –...
fenomenologico
fenomenològico agg. [der. di fenomenologia] (pl. m. -ci). – Della fenomenologia, relativo alla fenomenologia: processo f.; descrizione f.; metodo f.; ricerca f.; ecc. In fisica, teoria f., ogni teoria che, senza indagare previamente...