Filosofo (Monterado 1911 - Milano 1976), prof. di filosofia teoretica nelle univ. di Pavia (dal 1951) e di Milano (dal 1958), fondatore (1951) e direttore della rivista Aut-Aut. Interpretando l'esistenza [...] mondo della prassi, P. proponeva una soluzione di quello che per lui era il problema irrisolto della fenomenologia husserliana, l'oggettivazione dell'uomo concepita come sua riduzione a una categoria astratta, oggettivazione avvicinata al concetto ...
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Filosofo (Taranto 1922 - San Giovanni Rotondo 1996), prof. di filosofia teoretica (dal 1962) nell'univ. di Bari. A partire dall'ontologismo critico di P. Carabellese, di cui fu allievo nell'univ. di Roma, [...] (1953; 2a ed. col titolo: Storicismo e ontologismo critico, 1960); La filosofia come scienza rigorosa e la critica fenomenologica del dogmatismo (1960); Da Schelling a Merleau-Ponty (1962); Esperienze del pensiero moderno (1969); Filosofia e potere ...
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Filosofo tedesco (Landau 1892 - Gastein 1974). Emigrò nel 1938 negli USA dove insegnò all'univ. di Boston fino al 1951; tornato in Germania, fu professore onorario all'università di Monaco (dal 1952). [...] Il suo pensiero è informato ai principî della fenomenologia husserliana. Tra le sue opere: Phänomenologie und Metaphysik (1933); Freiheit und Tod (1955); Freiheit und Dämonie (1956); Automation und Autonomie (1964); Dämonie und Transzendenz (1964); ...
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Critico letterario italiano (Milano 1911 - Bologna 1995). Fondatore della rivista Il Verri , ha insegnato estetica all'università di Bologna; si è dedicato in prevalenza a studi di poetica, di cui è stato [...] 1968; Da Bacone a Kant, 1972; Da Ungaretti a D'Annunzio, 1976; Il caos, il metodo: primi lineamenti di una nuova estetica fenomenologica (1981); L'idea del barocco: studi su un problema estetico (1984); Che cosa è la poesia? (1986); Gli specchi della ...
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Termine ricorrente, con significato non univoco, nella terminologia neuropsichiatrica e in quella psicanalitica, ora come equivalente di nevrosi (➔), che però gli è preferito, ora per distinguere da quelle [...] che sarebbero le nevrosi propriamente dette le forme caratterizzate da un particolare sviluppo della fenomenologia psichica.
Nella dottrina freudiana (1894), categoria diagnostica che raggruppa i disordini mentali caratterizzati da sintomi che ...
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Filosofo tedesco (Lipsia 1891 - Zurigo 1958). Nel 1936 lasciò la Germania per gli USA, dove insegnò prima alla Northwestern University, poi alla univ. di Buffalo; nel 1958 ritornò in Europa. Discepolo [...] di Husserl a Friburgo, mirò a dare un'interpretazione metafisica della fenomenologia. Tra i suoi scritti: Die philosophie des Grafen Paul Yorck von Wartenburg (1928); Geschichtsphilosophie der Gegenwart (1931). Notevoli anche i suoi scritti di ...
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Filosofo (Verona 1875 - Bosco Chiesanuova 1950), sacerdote (1901); prof. di criteriologia e gnoseologia nell'univ. Cattolica di Milano (1921), fu costretto ad abbandonare la cattedra (1931) per l'ostilità [...] suscitata nell'ambiente della neoscolastica italiana dalla sua "gnoseologia pura", da lui teorizzata come "fenomenologia del dato conoscitivo elementare nella coscienza e nell'autocoscienza attuale del soggetto conoscente". Opere principali: Studi ...
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Filosofo italiano (Milano 1902 - Monaco di Baviera 1991); ha insegnato a Monaco di Baviera (1948-73), dove ha anche diretto il centro di studî umanistici. Ha cercato di stabilire un confronto tra pensiero [...] italiano e pensiero tedesco, in partic. tra l'idealismo gentiliano e la fenomenologia husserliana e l'esistenzialismo heideggeriano. Opere principali: Il problema della metafisica platonica (1932); Vom Vorrang des Logos (1946); Verteidigung des ...
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Filosofo (Monaco di Baviera 1874 - Francoforte sul Meno 1928). Professore nelle univ. di Jena, di Monaco, di Colonia e di Francoforte. Dopo un saggio ispirato ancora alle prospettive del suo maestro R. [...] cui il più celebre e importante è Der Formalismus in der Ethik und die materiale Wertethik (1916). Il metodo fenomenologico consente infatti, secondo S., d'individuare degli oggetti completamente inaccessibili all'intelletto e disposti tra loro in un ...
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Filosofo lituano naturalizzato francese (Kaũnas 1905 - Parigi 1995); prof. all'École normale israélite orientale (1946-63), alle univ. di Poitiers e di Paris-Nanterre e infine alla Sorbona (1973-75). Muovendo [...] da studî husserliani (Théorie de l'intuition dans la phénoménologie de Husserl, 1930), trasse dalla fenomenologia gli strumenti metodici per un pensiero che considera l'etica come inglobante ogni ontologia. Opere principali: Totalité et infini (1961 ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico e filosofo ted. J. H. Lambert (1764)]. –...
fenomenologico
fenomenològico agg. [der. di fenomenologia] (pl. m. -ci). – Della fenomenologia, relativo alla fenomenologia: processo f.; descrizione f.; metodo f.; ricerca f.; ecc. In fisica, teoria f., ogni teoria che, senza indagare previamente...