Schelling, Friedrich Wilhelm Joseph
Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854).
Gli studi e i primi scritti
Tra il 1790 e il ’95 studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, [...] di Würzburg nel 1803 e guastarsi definitivamente nel 1807 con la pubblicazione dellaFenomenologiadellospirito (➔) e il ben noto attacco hegeliano contro la filosofia dell’intuizione. Continuava frattanto intensa l’attività di S., che pubblicava la ...
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tempo
L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo la quale i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo, o durante altri eventi), [...] invece la riflessione di Hegel che a partire dalla Fenomenologiadellospirito (1807) e fino alle Lezioni sulla filosofia della storia (post., 1837) rimodula il problema all’interno dell’Io e dell’autocoscienza e sullo sfondo speculativo del prodursi ...
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Nella storia della filosofia si incontrano sostanzialmente due significati di c., uno soggettivo, come sicurezza da parte del soggetto della verità di una conoscenza acquisita, e uno oggettivo, come garanzia [...] , diversamente da Kant, è rifiutato, e anzi il primo capitolo dellaFenomenologiadelloSpirito è espressamente dedicato alla ‘critica’ della c. sensibile, recuperando tutti i tropi dello scetticismo antico contro la stessa. E così, passo dopo passo ...
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Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, incondizionato. Si oppone quindi propriamente a «condizionato», «dipendente», ma non a «relativo», giacché esso non esclude la relazione per la quale un [...] resterà sostanzialmente fermo a quella che Hegel definirà ironicamente una «notte in cui tutte le vacche sono nere» (FenomenologiadelloSpirito, 1807) (➔), Hegel si attesta sul concetto di un a. che ha in sé la differenza, definito fin dagli ...
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sistema
Termine che indica: (1) un insieme di proposizioni, di cui quelle iniziali costituiscono le premesse e quelle finali le conclusioni e fra le quali vige un rigoroso nesso deduttivo; (2) insieme [...] filosofia. A titolo di esempio, si potrà ricordare questo passo di Hegel tratto dalla Prefazione alla Fenomenologiadellospirito (1807): «soltanto come scienza o come s. il sapere è effettuale, e può venire presentato soltanto come scienza o come ...
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Una delle nozioni fondamentali del sistema hegeliano. La m. è definita da Hegel «passaggio a un secondo termine, in modo che questo secondo solo in tanto è, in quanto vi si è giunti [muovendo] da un qualcosa [...] dimostrazione, ma con una intuizione immediata, quindi senza m. o passaggi intermedi. Conseguentemente della m., dice Hegel contro Schelling nella Fenomenologiadellospirito (➔) (1807), «si ha un sacro orrore». Ma in realtà quel sacro orrore «deriva ...
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Termine che significa «indiviso», o che non può essere diviso, e viene riferito a ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie. Come termine filosofico esso compare per la prima volta [...] di formazione», mentre «l’i. particolare è lo spirito non compiuto: una figura concreta […] il cui essere determinato domina una sola determinatezza e nella quale le altre sono presenti solo di scorcio» (FenomenologiadelloSpirito, prefazione). ...
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di Giuseppe Bedeschi
L’idea di anima bella, è già presente in Plotino (con questa espressione egli intende l’anima che ritorna in sé stessa), viene ripresa dai mistici spagnoli del Cinquecento e da Rousseau [...] la legge morale. Goethe dedicò all’ a. b. il sesto libro delle Esperienze di Wilhelm Meister (1795-96), dove a proposito di essa dice nella Fenomenologiadellospirito (➔) (1807). In quest’opera si insiste sul carattere mistico e contemplativo dell’a. ...
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Figura della dialettica dell’autocoscienza nella Fenomenologiadellospirito di Hegel, che ha come riferimento storico la religione giudaica e quella cristiana. In tale figura la coscienza si sdoppia in [...] l’immutabile, con il trascendente, è quindi un rapporto infelice, che nasconde e presuppone una lacerazione, una scissione della coscienza all’interno di sé stessa. Da questa scissione la coscienza non riesce a recuperarsi. Il suo atteggiamento verso ...
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Filosofo, saggista e poeta spagnolo di lingua inglese (Madrid 1863 - Roma 1952). Dal 1872 visse negli USA, pur conservando la cittadinanza spagnola; nel 1889 si laureò alla Harvard University, dove poi [...] umana, nei suoi aspetti scientifici, morali, estetici e religiosi, il cui modello può considerarsi la Fenomenologiadellospirito di Hegel. S. non può tuttavia essere ritenuto un pensatore idealista. Piuttosto, vicino alle posizioni del "realismo ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico e filosofo ted. J. H. Lambert (1764)]. –...
sardinista
(Sardinista) agg. e s. m. e f. In politica, che, chi aderisce al movimento delle sardine o è collegato al fenomeno del sardinismo. ♦ Questi sardinisti, come puntualmente dimostrato dalla stampa avversa, sono già dentro al gioco,...