accenno /a'tʃ:en:o/ s. m. [der. di accennare]. - 1. [l'accennare brevemente o di sfuggita, con la prep. a: fare a. a una faccenda] ≈ allusione, cenno. ↑ richiamo, riferimento. 2. (estens.) [l'accennare [...] a. di una vecchia canzone] ≈ attacco, [solo con riferimento al movimento corporeo] abbozzo. 3. (fig.) [lieve avvertimento di un fenomeno, dell'evoluzione di una situazione, ecc., con la prep. di: a. di pioggia, di miglioramento] ≈ avvisaglia, indizio ...
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positivo /pozi'tivo/ [dal lat. tardo positivus "che viene posto" (usato soprattutto nel sign. gramm.), der. di ponĕre "porre"]. - ■ agg. 1. a. (filos.) [che è stato stabilito per istituzione divina o umana: [...] , di avverbio, che esprimono una qualità nel suo stato normale] ↔ comparativo, superlativo. 2. (estens.) a. [di fenomeno, evento e sim., che è dato dall'esperienza: conoscenza, certezza p.] ≈ accertato, assodato, concreto, effettivo, fondato, reale ...
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accentuazione /atʃ:entua'tsjone/ s. f. [der. di accentuare]. - 1. (non com.) [l'accentare una parola] ≈ accentatura, accentazione. 2. (estens.) [l'essere espresso o il manifestarsi con particolare rilievo: [...] . dei colori di un dipinto, dei lineamenti del volto] ≈ rilievo, risalto, spicco. 3. (fig.) [l'aggravarsi di un fenomeno, di una situazione, ecc.: a. di una crisi, di un contrasto] ≈ acutizzazione, aggravamento, (non com.) esacerbamento, inasprimento ...
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magnitudine /maɲi'tudine/ s. f. [dal lat. magnitudo -dĭnis, der. di magnus "grande"]. - 1. (ant.) [l'essere grande] ≈ grandezza, grossezza. ↔ piccolezza. 2. (geol.) [entità di un fenomeno fisico, spec. [...] sismico] ≈ magnitudo. ‖ Ⓖ forza ...
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accidente /atʃ:i'dɛnte/ s. m. [dal lat. accĭdens -entis, part. pres. di accidĕre "accadere"]. - 1. a. [ciò che accade, spec. fortuitamente] ≈ caso, circostanza, combinazione, evenienza, evento, imprevisto, [...] è stato per lui un brutto a.] ≈ disgrazia, dolore, incidente, trauma. ↔ benedizione, fortuna, (fam.) manna. 2. a. [fenomeno morboso o aggravamento improvviso e imprevisto] ≈ complicanza, complicazione, infortunio, malanno. b. [nome generico di varie ...
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focolaio /foko'lajo/ s. m. [lat. tardo focularis o foculare, der. di focus "fuoco"]. - 1. (med.) [sede di un qualsiasi processo patologico, anche estens.: il f. di un'infezione; il f. di una rivolta] ≈ [...] ‖ centro, fonte, origine, sorgente. 2. (fig.) [punto di origine o causa di un fenomeno, spec. negativo] ≈ causa, fonte, origine. ...
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fondamentale [dal lat. tardo fundamentalis]. - ■ agg. 1. [che costituisce il fondamento di qualche cosa: nozioni f. di una disciplina] ≈ basilare, cardinale, centrale, (non com.) fondante, generale. ↔ [...] , centrale, di fondo, essenziale, imprescindibile, primario, principale, sostanziale. ↔ accessorio, secondario, trascurabile. ↑ insignificante. ■ s. m. [solo al plur., parametri essenziali di un fenomeno, spec. economico] ≈ [→ FONDAMENTO (2. b)]. ...
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fonetico /fo'nɛtiko/ agg. [dal gr. phōnētikós, der. di phōnḗ "voce, suono"] (pl. m. -ci). - (ling.) [che concerne la fonetica, in generale, o il fenomeno della fonazione: studi f.] ≈ ‖ fonologico. ...
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fonologico /fono'lɔdʒiko/ agg. [der. di fonologia] (pl. m. -ci). - 1. (ling.) [che concerne la fonetica in generale o il fenomeno della fonazione] ≈ ‖ fonetico. 2. (ling.) [che è relativo ai fenomeni di [...] una lingua: il sistema f. dell'italiano] ≈ (non com.) fonematico, (non com.) fonemico ...
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ciclico /'tʃikliko/ agg. [dal lat. cyclĭcus, gr. kyklikós, der. di kýklos "cerchio"] (pl. m. -ci). - 1. [relativo al cerchio, o più esattamente a un ciclo]. 2. (estens.) [relativo a successione di fenomeni [...] diversi o a uno stesso fenomeno che si ripeta con regolarità] ≈ periodico, regolare, ricorrente. ↔ aperiodico, irregolare. ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso appare senza entrare nel meccanismo della...
Termine del linguaggio scientifico e filosofico. Aristotele chiama, di solito, ϕαινόμενον ciò che cade sotto i sensi, intendendo di opporlo, come il suo predecessore Platone, a ciò che è stabile, essenziale, immune dal flusso delle cose sensibili,...