LA VIA, Vincenzo
Filosofo, nato a Nicosia il 28 gennaio 1895. Dal 1940 titolare di filosofia alla facoltà di Magistero dell'univ. di Messina, e dal 1958 di filosofia teoretica alla facoltà di Lettere [...] al conoscere, dall'altra, contro lo stesso idealismo, interpretato però come mero fenomenismo e formalismo, sostiene che il contenuto del conoscere non è l'essere fenomenico o ideale, bensì la realtà ontologicamente intesa. Di qui l'identificazione ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] là dei f., la ‘cosa in sé’, pur ammettendone l’esistenza. J.S. Mill tentò di risolvere il problema principale del fenomenismo ontologico (quello della permanenza delle cose in assenza di una loro percezione) dichiarando che la realtà è un insieme di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra la seconda metà e la fine del XIX secolo una nuova fase attraversa la fisica e, [...] , trad. it. Il concetto umano di mondo, 1891).
Rimane da chiedersi se ci sia un qualcosa oltre l’apparenza. Se il fenomenismo di Mach e Avenarius non è solo epistemologico, ma forse anche ontologico, dato che non postula nessun’altra realtà al di là ...
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Filosofo e uomo politico, nato a Milano il 7 marzo 1811, morto a Roma nella notte dal 1° al 2 luglio 1876. Prima avvocato, passò poi completamente agli studî filosofici, considerando come proprio maestro [...] della conoscenza: ma poi si arresta alla soggettività del conoscere, pur respingendo l'accusa di scetticismo. Sennonché il fenomenismo e la descrizione psicologica, cui egli restringe il campo della filosofia, costringono la ragione a riconoscere il ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] Psicogenesi della coscienza: saggio di una teoria generale dell'evoluzione (Milano 1905), ispirata ai principi del fenomenismo kantiano, ma altrettanto attenta alle posizioni della cultura contemporanea (in particolare l'evoluzionismo e la psicologia ...
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solipsismo Termine filosofico con cui si indica l’orientamento di chi considera il soggetto come l’unica autentica realtà, sia dal punto di vista pratico, ponendo l’interesse individuale a fondamento determinante [...] il piano linguistico nell’attività conoscitiva. In Der logische Aufbau der Welt, R. Carnap sostiene un rigoroso fenomenismo sulla base di un ‘s. metodologico’ che, ritenendo in ogni caso infondato il tradizionale s. gnoseologico-metafisico ...
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Parola dell'uso corrente, che nella scienza assume vari significati fra loro affini, ma rispecchianti differenti gradi di astrazione dalla realtà. Nella fisica (pur non pretendendo di dare una vera e propria [...] , cosi i corpi sono costituiti di monadi: la differenza è solo nel grado di chiarezza delle percezioni. Kant, contro il fenomenismo, afferma l'esistenza reale dei corpi nello spazio, ma ciò non significa che essi siano indipendenti dall'esperienza. L ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La sintesi newtoniana
Maurizio Mamiani
La sintesi newtoniana
Le opere maggiori di Newton
Isaac Newton rese pubbliche due sole opere, destinate [...] ai quali sono formulati i principî matematici ossia meccanici), e quindi, a partire da queste forze, di dimostrare gli altri fenomeni. Questo compito è assolto nei primi due libri dei Principia, e nel terzo lo stesso schema è adottato per spiegare ...
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MANSEL, Henry Longueville
Guido Calogero
Pensatore inglese, nato a Cosgrove (Northamptonshire) il 6 ottobre 1820, morto a Oxford il 31 luglio 1871. Lettore di teologia metafisica e morale e poi professore [...] ci sia nota nella sua incondizionata realtà. Dal suo punto di vista religioso, infine, il M. sfrutta il suo fenomenismo per dimostrare come, non essendo mai possibile che la conoscenza di una realtà assoluta sia raggiunta dall'intelletto, non resti ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] cognitivo; essa conserverebbe unicamente un significato emotivo.
Gli sviluppi
Cornice gnoseologica del n. era il fenomenismo (➔ fenomeno): la verifica doveva partire dalle sensazioni. Non occorse molto, tuttavia, per rendersi conto dei problemi ...
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fenomenismo
s. m. [der. di fenomeno]. – In genere, ogni dottrina filosofica che consideri la realtà esclusivamente o prevalentemente come «fenomeno», cioè come rappresentazione, presupponendo quindi che la realtà sussista in forma obiettiva...
fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...