Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] 'evoluzione, che è per l'appunto il fatto che genera la sensazione del time gap.
r) Il déjà vu. Il fenomeno del déjà vu (v.) è la caratteristica di certi segmenti dell'esperienza quotidiana, fortunatamente non frequenti, di apparire come meccaniche ...
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Jainismo
Colette Caillat
Introduzione: l'India settentrionale nel corso del I millennio a.C
Verso la metà del I millennio a.C. l'India settentrionale è teatro di importanti cambiamenti economici e politici. [...] reincarnazioni nell'oceano delle esistenze (saṃsāra), e per prefiggersi da quel momento come ideale la 'liberazione' (mokṣa) dal mondo fenomenico. È questa la base comune di quasi tutte le scuole di pensiero che si esprimeranno d'ora in poi.
Escluse ...
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Yogacara
Yogācāra
Corrente filosofica del buddismo Mahāyāna, anche detta Vijñānavāda («dottrina della [sola] coscienza»). Il termine significa «pratica dello yoga».
Storia
Il primo testo dello Y. è [...] dello Y. coesistono, da una parte, influssi della letteratura della Prajñāpāramitā (➔ Madhyamaka) – che si concentra sulla vacuità del mondo fenomenico e soprattutto delle nozioni di «io» e «mio» – e, dall’altra, l’idea già presente nel canone pāli ...
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WAGNER, Wilhelm Richard
Gastone Rossi-Doria
Nacque a Lipsia, nono figlio del pubblico funzionario K. W. Friedrich Wagner e di Johanna R. Pätz, il 22 maggio 1813; morì a Venezia il 13 febbraio 1883.
Sei [...] sensi, ma pur sempre efficace più per le varie riaccensioni che per questo legame; più che per l'interiore, per il fenomenico. (Si vedrà che in future opere di W. lo stesso processo musica-dramma darà un teatro opposto). Teatro, questo del Rienzi ...
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LOTZE, Rudolph Hermann
Antonio Banfi
Filosofo tedesco, nato in Bautzen il 21 maggio 1817, studiò medicina e filosofia all'università di Lipsia, ove ebbe come maestri G. Fechner e Chr. H. Weisse. Professore [...] valida, ma è tuttavia necessario riconoscerne i limiti (Kant). Nel primo periodo il L. afferma il carattere fenomenico della conoscenza scientifica, cui oppone l'intuizione del bene, come rivelazione dell'Assoluto. Successivamente s'accentua questa ...
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prameya
Termine sanscr. («conoscibile») che indica ciò che è oggetto di una conoscenza valida. A seconda delle scuole, l’oggetto della conoscenza è ritenuto esterno o interno, reale o concettuale. L’approccio [...] delle sedici categorie in un’accezione più ristretta, cioè come «ciò che è necessario conoscere per raggiungere la salvezza dal mondo fenomenico», ed è di dodici tipi: il sé, il corpo, gli organi di senso, gli oggetti esterni, la cognizione, l’organo ...
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TRESIČ-PAVIČIČ, Ante
Arturo CRONIA
Scrittore croato, nato il 10 luglio 1867 a Verbagno (Lesina). All'università di Vienna si laureò in filosofia. Passò buona parte della sua vita in viaggi e studî e [...] ); Hirud (1910, Erode). Nelle liriche il Tr. ormeggia il classicismo del Carducci e canta tutto un mondo fenomenico, sensitivo, intellettivo panteisticamente inteso ed espresso in varie forme classiche o classicheggianti. Nelle novelle e nei romanzi ...
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Sankara
Śaṅkara
Filosofo indiano (Kaladi, India meridionale, 788-820 ca.). È il più noto esponente dell’Advaita Vedānta. Secondo la tradizione, Ś. nacque in una famiglia brahminica scivaita; contrariamente [...] Esso è innegabile poiché ogni negazione comunque presuppone un soggetto negante. La parvenza di pluralità del mondo fenomenico, māyā, è causata dalla non conoscenza (avidyā), la quale consiste nell’erronea superimposizione di una diversità illusoria ...
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Neuroscienze e fenomenologia
Vittorio Gallese
Premessa
Uno degli obiettivi principali della ricerca contemporanea delle neuroscienze cognitive, cioè di quella branca delle neuroscienze che ha come oggetto [...] posteriore. La percezione di arti fantasma in soggetti congenitamente privi di arti può così essere spiegata come il correlato fenomenico della pianificazione del movimento di un arto che non c’è.
Ne risulta così che la consapevolezza cosciente dell ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] generale.
Come 'modello di comportamento', l'Anima rappresenta la vita nella sua immediatezza pulsionale, nel suo essere un fenomeno non intenzionato, da cui scaturisce l'emotività spontanea; è una dinamica che esprime il bisogno dell'uomo di essere ...
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fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...
fenomenismo
s. m. [der. di fenomeno]. – In genere, ogni dottrina filosofica che consideri la realtà esclusivamente o prevalentemente come «fenomeno», cioè come rappresentazione, presupponendo quindi che la realtà sussista in forma obiettiva...