ARGAN, Giulio Carlo
Claudio Gamba
Nacque a Torino il 17 maggio 1909 da Valerio, economo del Manicomio provinciale di via Giulio, e Libera Paola Roncaroli, maestra elementare. Aveva una sorella maggiore, [...] " si compie negli anni Sessanta, con la discussione delle teorie sociologiche sull’arte e la città: il campo fenomenico dell’arte non andava limitato ai capolavori o ad alcune categorie di oggetti, era l’intera città che racchiudeva ...
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La filosofia dell’evidenza tra Husserl e Gentile
Jonathan Salina
Nonostante le accuse di arretratezza mosse al pensiero gentiliano nel corso del Novecento, non sono mancati alcuni interpreti i quali, [...] viene affermata da Husserl in modo provvisorio e, soprattutto, con una valenza strumentale, ovvero per consentire di attingere i fenomeni al di fuori di qualsiasi elemento estraneo a essi.
Ben diversamente in Gentile, ove la riduzione di ogni realtà ...
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Donazioni indirette
Marco Martino
Le Sezioni Unite hanno ritenuto che il trasferimento per spirito di liberalità di strumenti finanziari dal conto di deposito titoli del beneficiante a quello del beneficiario [...] nel senso di fare emergere un concetto di liberalità indiretta in cui convivono atti ablativi (rinunce) singolarmente considerati e fenomeni più complessi, in cui l’atto ablativo si pone all’esito di una sequenza che origina dal compimento anche di ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Gottfried Wilhelm Leibniz
Massimo Mugnai
Gottfried Wilhelm Leibniz
Gli anni giovanili
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 1° luglio 1646, da famiglia [...] appare come 'realtà esterna': essa ha concetti e principî innati che orientano e determinano la comprensione del mondo fenomenico.
Il 1° febbraio 1705 Sofia Carlotta muore improvvisamente, lasciando Leibniz nel più grande dolore. All'inizio del 1706 ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] il punto di partenza che è diverso. Come appare sia dagli esempi che Pasolini adduce (i materiali del quotidiano fenomenico e quelli delle realtà costituite dai testi e dai linguaggi), sia dalla sua contemporanea elaborazione sul cinema come "lingua ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] dallo sguardo che le seleziona e le determina come proprietà visibili. Vertov percepì con la massima chiarezza che il Kinoglaz organizza il mondo fenomenico solo in quanto ne fa parte, gli è interno, e dunque è al tempo stesso un occhio che vede e un ...
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Vedi PERSEPOLI dell'anno: 1965 - 1996
PERSEPOLI (ant pers. Pārsa; Πέρσοι, Περσέπολις; Persepolis)
C. A. Pinelli
È il più celebre complesso monumentale dell'Iran antico. Le sue rovine giacciono lungo [...] che l'Oriente antico non accettò mai l'idea di una frattura tra il potere civile e quello religioso, o tra il mondo fenomenico in cui operano i re ed il mondo soprasensibile su cui regnano gli dèi.
Gli abitanti dell'Asia Anteriore e dell'Iran, come ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] II, 2,704 b 12 segg.). Avendo l'occhio a queste due leggi della continuità e della finalità, A. muove dall'analisi dei fenomeni e delle forme vitali. E se poco conosciamo di quello che aveva detto sulle piante, più largamente ci è noto il suo sapere ...
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Paesaggio
Lucio Gambi
Paola Gregory
(XXV, p. 901)
Parte introduttiva
di Lucio Gambi
Occorre in primo luogo trovare un minimo comune denominatore fra i vari significati che le discipline, che più sovente [...] conquista di spazi coltivabili, da stagni che erano, nei dipinti e nei disegni fiamminghi - o quello di simboleggiare un grande fenomeno storico (così è per la rappresentazione della città, da A. Lorenzetti a U. Boccioni). Ma il canone estetico che ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] un sottile gioco di messa in scena (da Man Ray a Cecil Beaton a Arturo Ghergo) quanto per quello più attento al dato fenomenico e agli aspetti sociali (da Tina Modotti a W. Eugene Smith).
Per quanto la fotografia sia diventata ben presto un efficace ...
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fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...
fenomenismo
s. m. [der. di fenomeno]. – In genere, ogni dottrina filosofica che consideri la realtà esclusivamente o prevalentemente come «fenomeno», cioè come rappresentazione, presupponendo quindi che la realtà sussista in forma obiettiva...