SCARAVELLI, Luigi
Mauro Visentin
– Discendente da antiche famiglie blasonate (il padre era marchese e la madre baronessa), nacque a Firenze il 19 luglio 1894 da Enrico, piemontese, e da Elisa Stabile, [...] sia pure solo generica del grado e della sua intensità, vale a dire di quel carattere della realtà fenomenica che non può essere definito nella sua specifica determinatezza che a posteriori, prestandosi quindi ad applicazioni che oltrepassavano ...
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ZIVERI, Alberto
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 2 dicembre 1908, primogenito di Carlo, originario della provincia di Parma e conduttore di wagon-lits, e di Giovanna Ciotola, romana (Costantini, 1985). [...] Roma, Galleria nazionale d’arte moderna), un dipinto emblematico del suo particolare realismo, in grado di superare la realtà fenomenica (una rissa vista al mercato di piazza Vittorio) per mettere a nudo, attraverso la lezione dei maestri del passato ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] credo estetico contiano era la consapevolezza del carattere transcunte del raggiugimento della "cosa in sé", oltre la barriera fenomenica. L'intuizione dell'idea. la meta dell'idea-bellezza e del dissolvimento della vita individuale erano obiettivi ...
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SPINOSA, Domenico
Federica De Rosa
– Nacque a Napoli il 15 agosto 1916 da Nicola e da Giovanna Aliberti.
Il padre, libraio, morì disperso nel primo conflitto bellico durante una battaglia sul Carso; [...] successivi, gabbiani, galli e, infine, cavalli –, che adoperò per rappresentare il «senso fortissimo della mutevolezza della realtà fenomenica» (Pomilio, in Spinosa, 1974, s.p.). Gli anni Sessanta si chiusero con due personali a Milano (galleria ...
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TURCATO, Giulio
Roberta Serpolli
– Nacque a Mantova il 16 marzo 1912 da genitori veneziani, Carlo – commissario del Regio deposito dei monopoli di sali e tabacchi – e Margherita Sartorelli.
Nel 1920 [...] di visione. Negli anni Ottanta, negli esemplari denominati Ipnotici, Turcato rielaborò il tema dell’opera quale apparizione fenomenica (Ipnotico viola, 1981), nel motivo della linea curva connesso alla sua concezione di uno spazio sferoide (Ipnotico ...
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CALDARA, Polidoro (detto Polidoro da Caravaggio)
Giulietta Chelazzi Dini
M. G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
Molto scarsi sono i dati biografici del C., di cui è incerta anche la data della nascita (cfr. [...] 102-135, 351-376). Nei pochi frammenti delle facciate si intravedono lo stesso impeto compositivo, la stessa accentuazione fenomenica delle luci e delle ombre che caratterizzano gli affreschi di S. Silvestro.
Anche come pittore di soggetti religiosi ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] bianco, che, nato come il Campo di istruzione dall'esperienza di Fojano, lascia benissimo intendere che non la realtà fenomenica delle manovre sta all'origine della sua invenzione ma la struttura segreta delle cose, quella prorompente, aggressiva e ...
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fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...
fenomenismo
s. m. [der. di fenomeno]. – In genere, ogni dottrina filosofica che consideri la realtà esclusivamente o prevalentemente come «fenomeno», cioè come rappresentazione, presupponendo quindi che la realtà sussista in forma obiettiva...