BUCCI (Buzzi), Giulio
Ennio Golfieri
Nacque in Faenza, nella parrocchia di S. Emiliano, il 13 febbr. 1711 dal capitano Domenico e da Orsola Giordani. Appresi i primi rudimenti dal pittore greco Nicola [...] venne sviluppando una serie di vedute più pittoresche ed elaborate ove è evidente il desiderio di gareggiare con la pittura fenomenica, avvalendosi di motivi alla S. Rosa, ma anche tenendo d'occhio le imprese di quel fantasioso paesista che fu Marco ...
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HUMBOLDT, (Karl) Wilhelm, barone von
Gaetano Marcovaldi
Nacque a Potsdam il 22 giugno 1767 da Alexander Georg, maggiore dell'esercito prussiano, che morì nel 1779, e Marie nata von Colomb vedova von [...] qualche tempo nel 1796. Qui maturò in H. il progetto di un confronto fra l'ideale dell'umanità e la realtà fenomenica (storica) di essa (Das I8. Jahrhundert, saggio scritto nel 1796-97). Dopo la morte della madre (novembre 1796) soggiornò a Dresda ...
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. Col nome di criticismo si designa, in generale, la dottrina filosofica che prospetta il problema della possibilità della conoscenza e si oppone quindi tanto al dogmatismo quanto allo scetticismo, che [...] , come tale, non è da esso direttamente attinta, ma soltanto provoca, attraverso le forme dell'intuizione, la conoscenza fenomenica. La ragione critica segna così i limiti della conoscenza, condannando insieme la ragione metafisica, la quale non può ...
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Scienza egizia. Cosmogonia, cosmologia e teologia
Jan Assmann
Mark Smith
Jürgen Zeidler
Cosmogonia, cosmologia e teologia
Nell'Antico Egitto non è possibile separare la conoscenza che riguarda le [...] Con ciò il mondo non viene più compreso, ma spiegato.
Akhenaton ha trovato il principio unico al quale poter ricondurre tutti i fenomeni, l'unica causa in base alla quale tutto può essere spiegato in quanto effetto; da ciò egli sviluppa un sapere che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La mente e il corpo
Raffaella Grasso* e Giulia Mingucci**
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’ambivalenza dell’uso omerico del termine [...] il fatto che, pur avendo un’esperienza della realtà sempre molteplice attraverso i sensi, riesce a cogliere l’essenza dei fenomeni per averla appresa in una fase di preesistenza rispetto al corpo, in cui si misura direttamente con le entità ideali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli studi storico-artistici, oltre alla nascita della connoisseurship, la seconda [...] , nella stagione del simbolismo.
Oltre a Julius von Schlosser Magnino (1866-1918) e alle sue indagini innovative su fenomeni eccentrici quali le Wunderkammern e sull’arte di corte internazionale tra Tre e Quattrocento, tra gli altri esponenti della ...
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CICALA, Francesco Bernardino
Franco Tamassia
Nacque a Lecce il 27 dic. 1877 da Giovan Giuseppe, di antica origine genovese, e da Silvia Cosma Zurlo.
Laureatosi brillantemente in giurisprudenza all'università [...] generali, I: Introduzione alla teoria dell'essere. Le relazioni ontotetiche, Città di Castello 1923; II: La conoscenza empirica della realtà fenomenica, parte I: L'essere e i suoi elementi, ibid. 1926; I sommarii, I-IV, in unico tomo, ibid. 1924; i ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] sul contesto da cui è scaturito l’originale). In conclusione, più che una definizione chiusa, prescrittiva e atemporale, il fenomeno del tradurre sembra richiedere un trattamento più aperto, sottoposto a un fascio di condizioni più o meno cogenti a ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] a P. Verlaine, S. Mallarmé e ai loro seguaci, fu introdotta da J. Moréas (1886), in un momento in cui il fenomeno del decadentismo era in corso già da anni e quei poeti erano stati riconosciuti come i suoi maggiori rappresentanti, con Baudelaire come ...
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Felice BATTAGLIA
Giuseppe OTTOLENGHI
Riccardo MONACO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
Guido ZANOBINI
Ottorino VANNINI
STATO. - Storia del nome. - Con la parola stato si designa modernamente la maggiore [...] porzione di territorio, con la relativa popolazione, da uno stato e la sua erezione in uno stato indipendente. La fusione è fenomeno inverso: più stati si uniscono in modo da formare uno stato nuovo, che non è la continuazione di nessuno di quelli ...
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fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...
fenomenismo
s. m. [der. di fenomeno]. – In genere, ogni dottrina filosofica che consideri la realtà esclusivamente o prevalentemente come «fenomeno», cioè come rappresentazione, presupponendo quindi che la realtà sussista in forma obiettiva...