Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se la galleria dei ritratti si apre in Francia con l’apoteosi dell’assolutismo nel [...] di Francia – Rousseau e Voltaire vivono allora a distanze ravvicinate. La sua attenzione all’apparenza fenomenica delle cose, quella sospensione incantata e silente impongono una nuova iconografia del modello: immagini nitide, documentarie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cinema è stato forse il luogo principale dell’elaborazione simbolica dello statuto [...] "ottico-sonore pure"), dove la rappresentazione cinematografica è costretta in qualche modo a "reagire" di fronte alla modificazione fenomenica prodotta dalla guerra e all’azzeramento cui i crolli e le distruzioni hanno portato le città europee. Di ...
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SCARAVELLI, Luigi
Mauro Visentin
– Discendente da antiche famiglie blasonate (il padre era marchese e la madre baronessa), nacque a Firenze il 19 luglio 1894 da Enrico, piemontese, e da Elisa Stabile, [...] sia pure solo generica del grado e della sua intensità, vale a dire di quel carattere della realtà fenomenica che non può essere definito nella sua specifica determinatezza che a posteriori, prestandosi quindi ad applicazioni che oltrepassavano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Tra etica ed estetica: la musica nel pensiero di Platone e Aristotele
Eleonora Rocconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le riflessioni [...] – specificano Aristotele e altre fonti peripatetiche – le percepiamo come “dinamiche”, cioè grazie al fatto che, nella realtà fenomenica, la musica si sviluppa in una successione temporale e, in virtù del suo movimento percepito, “muove” emotivamente ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] . La m., proclamandosi scienza suprema capace di penetrare e conquistare la natura, induce a un più diretto contatto con i fenomeni naturali, mentre per il suo fondamentale dogma della ‘simpatia’ del tutto e della ‘plasticità’ della natura, spinge a ...
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Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] alcune dimensioni chiave della m., e, infine, di ciò che egli definisce "il mondo estinto delle cose". L'esistenza fenomenica della merce come cosa avrebbe dovuto costituire il tema centrale dell'ultima parte, mai scritta, di quest'opera. Benjamin ...
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MEDICINA (XXII, p. 703)
Massimo Aloisi
Mario Coppo
Per economia di trattazione, in questa sede sono presi in considerazione solo alcuni argomenti d'interesse generale, oltre che particolarmente significativi: [...] e su quelli ecologici e sociologici che vi si connettono, è tutta orientata a valorizzare la molteplicità della produzione fenomenica.
Non è chi non veda come questo stato di cose finisca per allontanare anziché avvicinare gl'interessi del settore ...
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SCHOPENHAUER, Arthur
Guido Calogero
Pensatore tedesco, nato a Danzica il 22 febbraio 1788, morto a Francoforte il 21 settembre 1860. Il padre, ricco banchiere, voleva indirizzare il figlio al commercio, [...] . Non c'è, in concreto, volizione senza azione, per quanto la prima appartenga alla natura noumenica e la seconda alla natura fenomenica dell'uomo: bisogna quindi concluderne che in questo nesso si manifesta la duplice natura della cosa in sé e del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Salvatore Pugliatti
Vincenzo Scalisi
Salvatore Pugliatti occupa nella civilistica italiana del Novecento un posto di primissimo piano. Il suo pensiero giuridico è di quelli che dividono il tempo tra [...] ancora una volta per la valorizzazione di ciò che deve ritenersi l’effettivo e concreto centro di gravitazione del fenomeno, ossia il comune interesse del gruppo, quale forza coesiva che, in quanto sostenuta da un'altrettanto comune destinazione di ...
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ZIVERI, Alberto
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 2 dicembre 1908, primogenito di Carlo, originario della provincia di Parma e conduttore di wagon-lits, e di Giovanna Ciotola, romana (Costantini, 1985). [...] Roma, Galleria nazionale d’arte moderna), un dipinto emblematico del suo particolare realismo, in grado di superare la realtà fenomenica (una rissa vista al mercato di piazza Vittorio) per mettere a nudo, attraverso la lezione dei maestri del passato ...
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fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...
fenomenismo
s. m. [der. di fenomeno]. – In genere, ogni dottrina filosofica che consideri la realtà esclusivamente o prevalentemente come «fenomeno», cioè come rappresentazione, presupponendo quindi che la realtà sussista in forma obiettiva...