sublime
Dal lat. sublimis, comp. di sub «sotto» e limen «soglia»: propr. «che giunge fin sotto la soglia più alta», quindi (in senso spirituale, intellettuale, estetico) «nobilissimo, eccelso», «la [...] riflessione kantiana il s. è non un ‘oggetto’, né tantomeno un predicato che possa essere riferito alla realtà fenomenica, bensì il risultato di un giudizio. Si tratta insomma di una dimensione che riguarda innanzitutto le facoltà conoscitive del ...
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Wenders, Wim (propr. Ernst Wilhelm)
Giovanni Spagnoletti
Regista cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 14 agosto 1945. Una delle massime personalità del cinema tedesco (e internazionale), tra [...] cui si è parlato sino alla noia negli anni Ottanta, e che nasce dall'idea antonioniana della riproduzione fenomenica del mondo suscettibile di molti livelli di lettura. La riflessione metalinguistica derivata da questo apparato concettuale si estende ...
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Cinéma vérité
Flavio De Bernardinis
La locuzione cinéma vérité (sull'argomento v. anche documentario) fu lanciata dal sociologo francese Edgar Morin in un articolo del gennaio 1960 sul settimanale "France [...] in cui può scattare l'evento della comunicazione fra chi gira e ciò che viene ripreso.Oltre che in Francia, il fenomeno del C. v. si affermò in Gran Bretagna, nel solco del grande documentarismo della Scuola di Brighton, negli Stati Uniti, dove ...
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MODELLO LINEARE
Attilio Gardini
Nella statistica il m.l. è una tecnica per l'analisi delle relazioni tra fenomeni. In generale il modello è costituito da un sistema di equazioni, lineari nei parametri, [...] alla [3].
Un'ulteriore forma di non linearità che non impedisce l'utilizzo del m.l. sopra definito, per l'analisi delle relazioni tra fenomeni, è definita dall'equazione:
log zi=a+bxi+ui [8]
in cui chiaramente z non è funzione lineare di x, ma è ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] un sottile gioco di messa in scena (da Man Ray a Cecil Beaton a Arturo Ghergo) quanto per quello più attento al dato fenomenico e agli aspetti sociali (da Tina Modotti a W. Eugene Smith).
Per quanto la fotografia sia diventata ben presto un efficace ...
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Pier Giuseppe Monateri
Davide Gianti
Abstract
La voce esamina questa nozione nell’ambito della responsabilità civile. Particolare attenzione è data alle teorie in materia di accertamento del nesso eziologico [...] soggetto alle dinamiche naturali ma, per il tramite della propria volontà e del proprio agire, può modificare la realtà fenomenica e dunque a sua volta inserirsi nel novero delle cause che concorrono a produrre un dato evento preso in considerazione ...
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CIRILLO, Giuseppe Pasquale
Raffaele Ajello
Nacque nel 1709 a Grumo Nevano, un borgo a metà strada fra Napoli ed Aversa. Conterraneo di Nicola Capasso, trovò in quel dotto letterato non soltanto colui [...] correnti scientifiche che rifiutavano drasticamente di impegnarsi nella soluzione dei problemi primi, postulavano una conoscenza soltanto fenomenica, e la volevano aperta ad ogni tipo di sperimentazione, e perciò problematica e provvisoria. Cartesio ...
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Panico
Paolo Pancheri
Maria Caredda
Panico viene dal greco πανικός, termine che deriva dal nome di Pan, dio delle montagne e della vita agreste: era detto timor panico, o terrore panico, quel timore [...] del suo quadro clinico compare già nell'Isteria di Ippocrate (5°-4° secolo a.C.) e in altri classici. Descrizioni del fenomeno si ritrovano nella letteratura scientifica fin dalla prima decade del 19° secolo. Si deve a K.F. Westphal, nel 1871, l ...
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TRAVERSI, Gaspare
Gianluca Forgione
Figlio di Domenico e di Margherita Mariniello, fu battezzato nella parrocchia napoletana di S. Maria dell’Incoronatella il 15 febbraio del 1722 (Terrone, 2009b). [...] un posto non secondario nel mercato capitolino. Traversi aveva dato prova della sua capacità di cogliere l’apparenza fenomenica e la verità psicologica dei propri modelli già durante la giovinezza napoletana. Intorno al 1750 è da collocare ...
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VIANI, Alberto Gaspare
Roberta Serpolli
Nacque a Quistello (Mantova) il 26 marzo 1906 da Oreste e da Itala Costanza Bettini, ultimo di cinque figli.
Dopo il trasferimento della famiglia a Mestre nel [...] a considerare la contenuta monumentalità delle sue sculture come il portato di un classicismo scisso tra la figura umana e la presenza fenomenica della forma (G.C. Argan, Il classicismo di Viani, in Letteratura, 1954, n. 7, pp. 53-58). Dal modello in ...
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fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...
fenomenismo
s. m. [der. di fenomeno]. – In genere, ogni dottrina filosofica che consideri la realtà esclusivamente o prevalentemente come «fenomeno», cioè come rappresentazione, presupponendo quindi che la realtà sussista in forma obiettiva...