Memorie dalla guerra civile
Giovanni Contini
Questo saggio si occupa di come è stato elaborato il ricordo da parte dei sopravvissuti alle stragi e da parte di repubblichini e partigiani. Da parte di [...] è presente sin nell’incipit: «Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell’anno 1944» (Fenoglio 1990, p. 159). E non è casuale se «l’Unità» stroncò il libro quando uscì nel 1963: sui partigiani non si fa dell ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] che avrei fatto tornando a Torino (Pavese, Il diavolo sulle colline, pp. 95-96)
(10) Non si parlavano mai, ballando (Fenoglio, Una questione privata, p. 15)
Nell’esempio (9) tornando equivale a «quando fossi tornato a Torino», mentre nell’esempio (10 ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] LIP NC11)
(27) Avevo appena sotterrato mio padre e già andavo a ripigliare in tutto e per tutto la mia vita grama (Fenoglio, La malora, cit., p. 4)
Anche la perifrasi avere da + infinito può indicare un futuro immediato. Come si vede dagli esempi qui ...
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Termine usato dalla critica letteraria per indicare un tipo di scrittura che ricorre liberamente a realtà linguistiche periferiche e irregolari, attingendo ai dialetti, alle lingue straniere, ai gerghi, [...] invenzioni personali; presente con intensità diversa in quasi tutti i momenti della letteratura italiana, caratterizza in modo particolare le esperienze di alcuni scrittori italiani del Novecento (C.E. Gadda, G. Testori, P.P. Pasolini, B. Fenoglio). ...
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Scrittore e critico letterario italiano (n. Roma 1972). Docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università “Roma tre”, è alla guida della redazione de Il Caffè illustrato (bimestrale di letteratura, [...] di P. Schrader e F. Jameson. Nel 2001 ha pubblicato un saggio su B. Fenoglio (La strada più lunga – Sulle tracce di Beppe Fenoglio), in cui suggerisce nuovi profili interpretativi dello scrittore piemontese, offrendo una ricognizione dei suoi ...
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I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] in (1) e (2), sia transitivi, come tirare e mandare in (3) e (4):
(1) s’alzò e andò fuori facendoci spostare tutti (Fenoglio 1991: 24)
(2) il tedesco veniva su di cattivo umore (Calvino 1993: 7)
(3) tutte le volte che vedevo nostra madre tirar fuori ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] e l’avverbio pure, perché esprima valore concessivo:
(38) Eravamo tutti fissi, come ipnotizzati, e la maestra non si ribellava più (Fenoglio 1986: 138)
(39) Fece così pur convinto che era tardi (ivi, p. 130)
(40) L’ascesso si stava rimarginando, e il ...
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Storico della lingua e saggista italiano (n. Castigliole Saluzzo, Cuneo, 1936); dal 1976 prof. di storia della lingua italiana all'univ. di Torino. Oltre a studi su diversi aspetti della lingua, letteraria [...] e della sintassi: Dante, Pascoli, D'Annunzio (1975); La guerra e gli asfodeli: romanzo e vocazione epica di Beppe Fenoglio (1984); Le forme della lontananza. La variazione e l'identico nella letteratura colta e popolare: poesia del Novecento, fiaba ...
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PROIETTI, Luigi, detto Gigi
Biancamaria Mazzoleni
Attore, nato a Roma il 2 novembre 1940. Dopo aver lavorato in spettacoli di cabaret ed essersi occupato di doppiaggio, esordì in teatro partecipando [...] grandi camaleonti di F. Zardi, Il Circolo Pickwick di C. Dickens, diretto da U. Gregoretti, Piccoli borghesi di E. Fenoglio. Tornò al teatro nel 1971 accanto a R. Rascel nella commedia musicale Alleluja, brava gente!, interpretazione che gli valse la ...
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Filologa, critica e scrittrice italiana (Milano 1915 - ivi 2002); prof. di storia della lingua italiana dal 1962, prima all'univ. di Lecce, poi a Pavia, dove istituì il Centro di ricerca sulla tradizione [...] prospettive per Cavalcanti e Dante, 1983), sviluppò parallelamente interessi per la letteratura contemporanea (direzione dell'ed. critica di B. Fenoglio, 1978) e per la critica (Metodi e fantasmi, 1969; I metodi attuali della critica in Italia, con C ...
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parco letterario
loc. s.le m. Area verde o monumentale che comprende case, strade, interi centri abitati o parchi, legati alla memoria, alla vita, alle atmosfere che hanno ispirato le opere di uno scrittore o ai luoghi nei quali ha rappresentato...
v. tr. e intr. [lat. calare, chalare, dal gr. χαλάω «allentare»]. – 1. tr. a. Far discendere, mandare giù lentamente, a poco a poco: c. una corda dalla finestra; c. in mare una scialuppa; lo calarono con una fune nel pozzo; la bara fu calata...